Capitolo 14.

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–Tu cosa?!– urlò Ron allibito, lui, Harry ed Hermione erano riuniti nella camera dei due ragazzi dopo il disperato richiamo d'aiuto del prescelto. Aveva tenuto le cose nascoste per troppo tempo, ma adesso sentiva che non poteva andare avanti da solo, aveva bisogno dei suoi amici, dei loro consigli e del loro sostegno. Quest'ultima però sembrava una richiesta un tantino di troppo per il suo migliore amico dal viso rosso di esasperazione
-Quel Malfoy deve avere sangue di Veela nelle vene, ve lo dico io, deve averti persuaso non c'è altra spiegazione -. disse a Harry senza guardalo, era troppo impegnato ad attraversare da un punto all'altro la stanza per scaricare la tensione di troppo.
-Ron cerca di ragionare - intervenne Hermione, che si era dimostrata estremamente calma e risoluta, se ne stava tranquillamente seduta ai piedi del letto del ragazzo e li fissava entrambi dal basso -È un Malfoy, un Purosangue. E' impensabile che abbia anche solo una minima traccia di sangue di Veela in corpo-
-Ragazzi, non è questo il punto- li interruppe Harry decisamente a disagio. -Veela o non Veela sono stato uno stupido a cascarci in pieno, mi ha mentito, stava tramando qualcosa e lo sapevo, ma ho permesso al mio cervello di dimenticarsene o di accantonare semplicemente la cosa- Al solo pensiero che poche ore prima Harry stesse letteralmente seguendo Pansy per pura gelosia e affetto verso quello che ormai Harry riteneva il suo ragazzo lo riempiva di rabbia, pensava che l'unica ingannatrice fosse Pansy, si era illuso che tutto il mistero che avvolgeva Draco come una fitta nebbia fosse dipendente dal fatto che lui avesse il marchio, niente inganni, niente progetti malvagi, solo sentimenti di paura verso il proprio marchio. E invece non era così. Se lo fosse stato, perché Draco avrebbe mentito sul filtro d'amore? Ricordava ancora la risata che Pansy gli sputò addosso dopo che lui metteva pian piano i tasselli al loro posto, le aveva chiesto quali pozioni avrebbero ucciso il verde delle piante; "Nessuna" rispose fiera "Soltanto i veleni depongono questa caratteristica". Veleni. Ricordò lo sguardo vacuo di madama Rosmerta e il viso di Draco travolto dalla rabbia per il fallimento della donna. Certo, si disse. Draco deve aver usato su di lei l'oggetto che George quel giorno gli aveva mostrato, aveva fallito perché era progettato per non far commettere azioni pericolose. Le aveva sicuramente ordinato di avvelenare qualcuno, e lei non era riuscita nell'intento. Come poteva aver pensato di voler amare qualcuno del genere?
-Non prendertela con te stesso, Harry- lo portò fuori dai suoi pensieri Hermione –Chiunque ci sarebbe cascato, il filtro d'amore è un preparato illegale molto difficile da preparare aveva senso che Draco chiedesse a qualcun altro di prepararlo, è normale che non ti sia passato per la testa che potesse esserci dell'altro.–
I tentativi di rassicurarlo non rincuoravano molto Harry, ma li apprezzava.
-Se solo ne avessi parlato subito con voi, tutto questo non sarebbe successo- guardò Hermione –Tu sicuramente avresti notato qualcosa che non andava con il "filtro... "– poi Ron –... e tu avresti insistito nel non fidarmi di Draco, ti avrei odiato forse, ma mi avresti fatto riflettere molto di più–
–Ti prego smettila di chiamarlo per nome– gli rispose inorridito Ron, ignorando le sue parole. Non riusciva a credere che tutta quella situazione fosse reale.
-Dovresti parlare con Malfoy- gli suggerì Hermione –Una cosa che abbiamo imparato in questi anni è che non dovremmo affidarci sempre alla prima conclusione –
Ron sbuffò incredulo –Con Malfoy, Herm? Davvero? E cosa pensi che gli dirà? Lo ingannerà per bene un'altra volta! Sono sicuro che già se la sia filata dalla festa con la Parkinson ad architettare qualcosa di terribilmente grosso e pericoloso–
In realtà Harry non era sicuro che Pansy fosse davvero coinvolta in qualcosa di losco, era confusa quanto lui quando Harry farneticava in giardino tra sé e sé cose riguardanti l'amortentia e il giorno ad Hogsmeade, poi era scappato dentro furioso e Malfoy era già sparito, l'unica cosa rimasta da fare era trascinare i suoi amici al dormitorio e raccontare loro tutto. E poi c'era una cosa che i suoi amici non sapevano e che Harry non aveva nessuna intenzione di rivelare, il marchio nero, quella non solo era la seconda conclusione che aveva tratto dal contenuto del preparato di Rosmerta, ma sapeva bene che stavolta davvero non poteva essere nulla di giustificabile, troppe cose pericolose si accostavano tra loro.
Ma forse Hermione non aveva tutti i torti Harry doveva sapere cos'altro il suo amante stava nascondendo, non era oramai semplice questione di orgoglio, ma poteva benissimo trattarsi di questioni di vita o di morte per tutti ad Hogwarts. E poi Draco glielo doveva, almeno spiegargli il motivo della sua sparizione, poteva affrontarlo faccia a faccia e non fuggire come un codardo.
Ma si sa, la codardia fa parte di molti sfacciati Serpeverde e come era prevedibile Draco non si fece vedere per nulla neppure nei giorni a seguire.

Amortentia. - Italian Drarry Fanfiction.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora