XXXIII.

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Sentii una mano sfiorarmi la guancia, sorrisi senza nemmeno aprire gli occhi.
"Buongiorno." Sussurrai sentendo la sua mano scendere ad accarezzarmi un braccio, fino a raggiungere la mia. Le nostre dita si intrecciarono tra di loro, come tasselli di un puzzle.
Mi decisi ad aprire gli occhi, trovando Alex seduto accanto a me sorridente, con i capelli leggermente scompigliati che gli ricadevano sulla fronte. Bello come sempre. Mi tirai su e posai una mano sulla sua guancia, avvicinandolo a me per baciare le sue fine labbra rosee, quando qualcosa nella mia coscia iniziò a vibrare.

Il cellulare suonava insistentemente nella tasca destra dei miei calzoni, facendomi svegliare da quell'immaginazione meravigliosa. Con ancora gli occhi chiusi e il nervoso di chi si sveglia nella parte più bella di un sogno, risposi.
"Pronto?" Biascicai stiracchiandomi e drusciandomi gli occhi con la mano libera.
"Chris dove cazzo sei?" Sentii la voce di Joe trapassarmi il timpano con una forza inaudita, così fui costretta ad allontanare l'apparecchio dall'orecchio aspettando che il biondo finisse di urlare.
"Joe sono.." mi guardai intorno e mi accorsi che quella non era assolutamente camera mia.
".. a casa di Alex?" Mi tirai su col busto, trovandomi circondata dai regali del moro e dalle lenzuola che durante la notte avevo aggrovigliato tutte, probabilmente pensando che fossero Alex.
"Lo domandi a me?" Stropicciai gli occhi e riagganciai la chiamata dopo aver rassicurato Joe del fatto che sarei tornata subito a casa.

Mi alzai di mal voglia dal letto, trovando un minimo di forze per abbandonare il sogno lasciato a metà e per rimettere in sesto le coperte.
Presi i biglietti, la lettera e la rosa ed uscii da casa Turner, sorridente.
Appena varcai la soglia, trovai Joe nel divano che vedendomi tirò un sospiro di sollievo.
Passai in cucina, dove trovai Julie intenta a cucinare qualcosa. La salutai spiegando l'accaduto e lei rise. Io nel frattempo afferrai una pastina dalla credenza e corsi in camera sgranocchiandola.

Afferrai il computer e decisi di vedere se sulla rete compariva già qualcosa sulle Scimmie. E la risposta fu assolutamente positiva. Già esistevano i primi blog dedicati a loro, centinaia di fan che si divertivano a parlare tra di loro e anche qualche foto scattata da paparazzi. Risi divertita nel guardarle e vedere le loro facce, non ero davvero pronta psicologicamente e vedere i miei amici paparazzati.
Mi soffermai a guardare quelle che ritraevano Alex intento a fumare una delle sue Marlboro rosse. Sorrisi, anche in foto era magnifico.

Ne trovai altre di lui ed un ragazzo, che in realtà non avevo mai visto prima. Lessi la descrizione e scoprii che era il cantante di una delle band che aprivano i loro concerti, Miles Kane.

Dopo qualche minuto spensi tutto e ripresi in mano i biglietti, che avevo precedentemente poggiato sul comodino con la rosa e la lettera. Manchester, 9 Gennaio. Mancavano poco più di due settimane, e ancora non riuscivo a realizzare che avrei visto di nuovo tutti i ragazzi. E soprattutto Alex.
Afferrai il cellulare e proprio in quell'istante iniziò a squillare, facendo apparire sullo schermo il nome di Matt.
"Ehy Helders!"
"Chris! Come va a Sheffield?" Sorrisi sentendo la sua voce. Mi mancava il mio migliore amico.
"Non male, ma mancate tanto. a te invece come va?" Chiesi curiosa di sapere qualcosa di nuovo.
"Sono distrutto, ma è tutto bellissimo. Suonare davanti a centinaia di persone che cantano le tue canzoni è un'emozione bellissima."
"Sono davvero felicissima, Matt."
"Quindi, Alex ti ha regalato i biglietti, giusto?" Mi guardai la mano sinistra, in cui ancora impugnavo i due pezzi di carta.
"Già! Tra non molto ci rivedremo!"
"Non vedo l'ora Chris! Comunque, ti devo lasciare adesso, dobbiamo andare a fare qualche prova per stasera. Ti voglio bene Christall." Sorrisi.
"Ti voglio bene anche io Matthew, in bocca al lupo."
"Crepi." La chiamata terminò e un piccolo vuoto si creò dentro di me. Avrei voluto continuare a parlare con il castano per giorni interi.

Poco prima dell'ora di pranzo decisi di scendere al piano inferiore, dove trovai Joe che guardava la tv.
"Ti si sono incollate le chiappe al divano o è solo una coincidenza che io ti trovi sempre qui?" Chiesi sedendomi accanto a lui.
"Sto aspettando Alexa per andare a pranzo." Risi beccandomi un'occhiataccia da parte sua.
"Cosa c'è di tanto divertente?"
"Da quando sono le ragazze a dover scarrozzare al giro i ragazzi? Ti facevo più gentiluomo!" Gli diedi una botta sulla spalla e lui scosse la testa sorridendo divertito.
"Ha insistito lei per venire qua a prendermi, ti giuro le ho provate tutte." Feci spallucce ed aspettai con lui lì fino a quando il campanello suonò.

Il biondo andò ad aprire e la castana lo salutò con un dolce bacio a stampo. Uno strano pizzico fece capolino al centro del mio petto.
"Ehy, ma c'è Christall! Ciao bella!" La castana mi venne incontro costringendomi ad alzarmi per ricambiare l'abbraccio. Quella ragazza era strana.
"Ciao Alexa! Allora, dove andate a pranzo di bello?" Chiesi fingendo un leggero sorriso, mentre mio fratellastro dietro di lei sbuffava, probabilmente aveva fame e voleva uscire il prima possibile, ma la castana non sembrava avere le sue stesse intenzioni.
"Ad un ristorante italiano in centro! E ah! Joe mi sono scordata di chiamarti prima per avvertirti che ho invitato anche un mio caro amico che non vedo da molto!" Alexa si voltò verso il biondo che per poco non strozzò con la sua stessa saliva. Soffocai una risata.
"A-amico?"
"Sì, ma tranquillo! Che ne dici Chris se ti unisci pure tu? Il mio amico è un bel ragazzo, ed è anche single!" Mi fece occhiolino cingendomi le spalle con un braccio. Cosa stava succedendo?
"Alexa, grazie mille ma sono fidanzata, e poi non voglio disturbare..." cercai di liberarmi dalla sua presa, ma non ci fu nulla da fare.
"Suvvia ragazza! Alex è in tour e non lo rivedrai per un bel po', no? Perché non aprirti a nuove strade!" Arrossii improvvisamente e in pochi secondi mi ritrovai nel sedile posteriore della sua auto, con i capelli arruffati e i vestiti con cui avevo dormito, pronta per un appuntamento che non desideravo affatto.

"Quindi, come vanno le cose del gruppo del tuo ragazzo?" Chiese la castana mettendo in moto la vettura.
"Molto bene, sono davvero felici." Joe si voltò verso di me e lo guardai confusa, in cerca di una risposta, ma lui fece spallucce, tornando a guardare avanti.
"E tra quanto vedrai di nuovo Alex?" Mi stava davvero rompendo. Ma non ero il tipo che risponde male, così cercai di mantenere la calma. Soprattutto per non mettere in imbarazzo il biondo.
"Mi ha regalato due biglieti per un loro concerto a Manchester, i primi di gennaio." La osservai dallo specchietto retrovisore. I suoi occhi si accesero improvvisamente e puntò il suo sguardo sul mio riflesso.
"Hai già deciso chi portare con te?"

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Son viva aleeee!
Vabbè tanto ormai si sa che non sono puntuale ma anyway! Ci sono!

Che ne pensate di Alexa? Che avrà in mente eh? Eee poi bo, nada?

AH. CHI DI VOI HA ASCOLTATO 'Everything you've come to expect'?! IO LA ADORO.
Anche se mi sono persa alcune versioni del video e quindi sono triste. Ma vabbè, c'est la vie!

Spero vi sia piaciuto il capitolo♡

Martina.x

Arctic Monkeys || 505Where stories live. Discover now