Capirtolo 28

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Torno a casa e di Nico non c'è neanche l'ombra così vado a letto per cercare di schiarirmi un po' le idee dopo ovviamente aver raccontato tutto nei minimi dettagli a Jack e Marta.
Non ho chiuso occhio per tutta la notte così ignorando il mio aspetto fisico prendo il mio pacchetto di sigarette e vado fuori in giardino cercando di schiarirmi un po' le idee. Ma l'unica cosa che ottengo sono lacrime, solo lacrime. Rientro e trovo Marta e Josh intenti a fare colazione.
"Buongiorno principessa" dice Jack abbracciandomi e dandomi un bacio sulla fronte.
"Buongiorno amore mio" dice Marta ripetendo lo stesso gesto fatto da Jack.
Fisso il caffè senza proferire parola. Arriva anche Nico che ovviamente non mi degna di uno sguardo.
"Buongiorno Marta, Buongiorno Jack" dice.
Non mi aspettavo certo che le cose sarebbero andate a gonfie vele ma poteva almeno parlarmi.
Arriva Christian che saluta tutti con un bacio per poi guardarmi negli occhi e abbracciarmi.
"Mamma che ti succede?" Chiede procurato sentendosi sulle mie gambe.
Domanda errata visto che incomincio  a piangere
"Nulla amore, sta tranquillo" dico stingendolo più a me e nascondendo il viso nei suoi capelli
"Mamma ti conosco" insite
"Io vado, voi recuperate il tempo perso. Ve lo meritate" dico indicando Nico e Christian.
"Posso chiamarti papà ora vero?" Chiede Christian speranzoso.
"Certo amore di papà. Io non sono arrabbiato con te, io sono arrabbiato con la tua mamma"
A quelle parole mi immobilizzo.
Marta sbatte i pugni sul tavolo e prende parola..
"Sono stata zitta fin troppo, ora basta. Sei arrabbiato con lei perché?! Perché mentre lei ti amava tu avevi una moglie a casa che ti aspettava?! Perché non ha voluto rovinare la tua famiglia?! Sai cosa ha passato a causa tua?! No, no che non lo sai. Ha cresciuto un figlio da sola. Oltre ad accudirlo è andata a scuola subendo gli insulti o i pettegolezzi da tutti, ha lavorato ed è tornata a casa stanca e quando i soldi non bastavano è andata a fare le lotte clandestine tornando a casa sempre malandata. Carla tu perdonami per quello che sto per dire. Ti ho rivelato che Carla aveva un figlio tuo e tu ne sei sbattuto. Detto ciò non venirmi a dire che la colpa è sua. Mi ha chiamata piangendo dicendo che avrebbe voluto una vita come tutti gli adolescenti, una vita normale ma non gli era possibile. Si è privata di tutto pur di di dare una vita felice a Christian mentre tu eri a scoparti quelle quattro troie. Purtroppo era incinta di uno stronzo e non poteva farci nulla. Ha vissuto momenti orribili, mi ha chiamata piangendo, ha pensato di farla finita una volta per tutte e tu non c'eri come non ci sei mai stato d'altronde. Non era questa la vita che voleva per suo figlio ma quando ci si innamora non si può fare niente, al cuore non si comanda. Solo io e Jack sappiamo come è stata mentre tu eri a fare il coglione per strada. È una ragazza da stimare e sai perché a te non va bene? Perché non è una delle tue tante puttane. Lei devi saperla prendere, devi sapergli tenere testa. È una ragazza, una mamma e tra poco anche una moglie fantastica e tu non la meriti." Dice urlandogli.
Bhe ha perfettamente ragione. Non mi sarei mai aspettata una cosa del genere da Marta ma infondo capisco che lo ha fatto a fin di bene. La cosa che mi fa più male e che sapeva tutto e non ha mosso un dito mentre io piangevo giorno e notte.
"Io....io....mi dispiace" dice venendomi incontro e abbracciandomi.
"Tu sei solo uno stronzo" urla a sua volta Christian.
Mi stacco dall'abbraccio ed esco dalla stanza seguita da Christian.

Incinta Di Uno StronzoWhere stories live. Discover now