Capitolo due

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DEREK

Sonodue giorni che Stiles se ne sta rinchiuso in camera da letto, mangiaappena e dorme pochissimo, ma la cosa che mi preoccupa di più èche per due giorni è rimasto in silenzio. Lui che non riesce a dareun filtro alla sua bocca.

Noncapisco perchè lo sceriffo abbia reagito così alla notizia dellagravidanza. Ok forse non è del tutto normale per un maschio poterpartorire, ma da quando fa parte del mio mondo non mi stupisco piùdi nulla.





Sonoquasi le cinque del pomeriggio quando entro in camera da letto etrovo Stiles che singhiozza, con un movimento veloce, vado verso dilui, abbracciandolo da dietro. Una volta dietro di lui, Stilesscoppia definitivamente a piangere << Shh piccolo, va tuttobene, ci sono io qui con te >>, cerco di farlo calmare con lasperanza che non gli venga un attacco di panico.

Deatonquando l'ho chiamato mi ha detto che per nessun motivo ne deveavere, perchè può compromettere la crescita del piccolo.



<<Derperchè mio padre non mi vuole più? È l' unica persona che mi èrimasta dopo la morte di mia madre, io non posso perdere anchelui...>> gli asciugo le lacrime cercando di farlo stare calmo.<< Piccolo calmati vedrai che si risolverà tutto – annuiscealle mie parole – hai fame piccolo? >> fa un accenno con latesta e si sposta leggermente per farmi alzare.







Unavolta in piede, vado in bagno apro l' acqua calda e la lascioscorrere, ritorno in camera e faccio il giro del letto, prendo inbraccio Stiles che si lamenta e lo porto in bagno, gli sfilo lamaglia e i boxer e una volta che mi sono spogliato anche io, cimettiamo entrambi sotto il getto dell' acqua.

Stiamoper un pò sotto l' acqua calda e sento che Stiles si sta leggermenterilassando << Grazie amore >> rimango colpito dalle sueparole, << Stiles non sto facendo nulla. Faccio solo quello chemi riesce meglio, ovvero prendermi cura di te >> alle mieparole Stiles mi fa un' enorme sorriso e mi bacia l' angolo dellabocca.

Dopoaver fatto una lunghissima doccia, mi vesto velocemente e vado alpiano di sotto a preparare qualcosa da mangiare; mentre Stiles èrimasto su in camera a vestirsi con calma.





Sentoil cuore di Stiles che batte freneticamente, forse ha voglia disentire il padre, ma ha paura che gli chiude il telefono in faccia.Andiamo piccolo, provaci, sono sicuro che ci sarà un motivo dietro aquelle parole. Niente. Il cuore di Stiles è ritornato a battereregolarmente. Mi dispiace che mio suocero si stia comportando così.







Dopopochi secondi sento scendere Stiles, così mi giro e apro le braccia;quando mi vede, corre ad abbracciarmi. Gli do uno di quegli abbracciche fanno mancare il respiro, e poi lentamente lo bacio. Ci baciamo,finchè Stiles non si stacca da me ridacchiando. Lo guardo con unsopraciglio alzato e mi scoppia a ridere in faccia, << Der seidavvero un pessimo cuoco >> alle sue parole mi giro e conorrore scopro che l' hamburger è totalmente andato, ma le patatineper fortuna no. << Sai ragazzino sei davvero cattivo >>,Stiles alle mie parole mi abbraccia da dietro, mentre io continuo acontrollare che il cibo stia cuocendo a dovere.



Dopoaver preparato altri due hamburger e spazzolato via il resto dellacena, ci mettiamo a guardare un film della Marvel, onestamente non miinteressa molto, ma a quanto pare Stiles ogni volta che vede un certoLoki, il suo cuore sussulta. Non posso essere geloso di unpersonaggio di un film. No, proprio non posso. Ma non so perchè adun certo punto le mie labbra sono attacate al collo di Stiles chesucchiano una porzione di pelle. Non posso fare a meno di enebriarmidel profumo di eccitazione che emette mio marito, adesso si che siragiona come si deve. Geme di pura soddisfazione e quando stacco lelabbra dal suo collo, Stiles piagnucola e si mette a cavalcioni su dime << Adesso che ha iniziato, finisci >> non me lofaccio dire due volte e ritorno a baciare la labbra del mio adoratomarito.



Lo preparo nel modo più dolce e lento possibile, e quando mi accorgo che è pronto, entro di lui piano facendogli sentire ogni centimetro del mio membro. Una volta dentro, ritorno a prestare attenzione all'altro lato del collo, lasciando un succhiotto pure lì. << Amore ti prego, fa qualcosa >> mi sussura direttamente nel padigliore auricolare.
Le parole di Stiles sono peggio della droga,cosi lo accontento, iniziando a muovermi piano, fin quando Stiles decide di prendere il comando e farmi perdere il controllo.

Facendo iniziare una lotta interiore con me stesso. I miei occhi passano dal rosso al verde in meno di due secondi per tutto il tempo, fino aquando rimangono rossi e vengo dentro mio marito.





Rimaniamo entrambi fermi sul divano, Stiles è appoggiato a me. La sua faccia è nascosta nell' incavo del mio collo mentre la sua mano accarezza lamia barba.

Stiamo entrambi rilassati, fino a quando non sento il respiro di Stiles farsi regolare, segno che si è addormentato. Lentamente mi alzo con in braccio mio marito e mi dirigo verso la nostra camera da letto.

Lo metto sotto le coperte e una volta infagottato per bene, scendo dinuovo per prendere il telefono di Stiles. Cerco il numero di Scott e gli mando un messaggio.

S:Scott sono Derek, domani vieni a casa nostra, abbiamo bisogno di parlarti.

Dopo neanche due secondi mi arriva la risposta.


Sc:Domani a pranzo va bene? Prima devo lavorare. Magari di pomeriggio passo un pò di tempo insieme al mio migliore amico, visto che sono due giorni che non risponde alle mie chiamate e ai miei messaggi.

S:E' perfetto, solo non prendere quello che ti diremo come un rifiuto, Stiles per una reazione simile è stato male per due giorni.

Sc:Oddio Derek sta bene?

S:Adesso si, ci vediamo domani. Buonanotte.





Dopo aver riposato il telefono di Stiles sul tavolo, ritorno in camera emi metto dietro a mio marito e ascoltando il battito del suo cuore,mi addormento pure io.





NDA:

salvegente allora cosa ne pensate? Questo capitolo era più incentrato suStiles dopo la reazione del padre. Dal prossimo ci saranno dellenovità che purtroppo non vi spoilero.... ;)

Speroche il capitolo vi sia piaciuto.

Allaprossima pubblicazione. ;)

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