capitolo venticinque ( 1 pt )

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Questo capitolo sarà diviso in due parti,

perchè sennò sarebbe venuto troppo lungo.

PARIGI

( DUE GIORNI DOPO )

CHRIS

Sono in cucina che parlo al telefono con Deaton riguardo i genitori di Thomas, quando Peter mi abbraccia da dietro. Mi giro e nasconde la faccia nell' incavo del mio collo, respira il mio odore, gli lascio una carezza sui capelli e sospira felice per quelle attenzioni; ma purtroppo le notizie non sono per niente positive. I genitori di Thomas sono stati uccisi. Peter emette un ringhio furioso e gli lascio una carezza sul collo, facendolo calmare all' istante.

Poso il cellulare di Peter sul bancone della cucina e poso un bacio sulla fronte di Peter, mette le mani intorno al mio collo e mi abbraccia, lo prendo da sotto le gambe e lo faccio sul sedere sul bancone.

<< Che facciamo adesso? >> mi domanda Peter nel panico più assoluto, gli prendo la mano, quella dove c'è la fede di matrimonio e gliela stringo, << Potrebbe rimanere con noi. Sempre che tu sia d' accordo. Voglio dire, abbiamo sempre voluto avere una famiglia tutta nostra e adesso possiamo farlo. Un' altra Ancora di guida e di fermezza da poter amare >> rispondo ricordando le sue parole di tanti anni fà.

<< E con il resto del branco come facciamo? >>, lo guardo e penso che al momento dei bambini nelle nostre vite, sarebbero delle cose belle, << Stiles sta aspettando un bambino, non penso che un altro bambino faccia la differenza. E poi è avvantagiato, è un piccolo lupo, Stiles l' adorerà e anche il resto del branco >> dico posando un bacio sul suo collo.

Sposto interamente l' attenzione su mio marito, ma dopo qualche minuto sentiamo un rumore nell' altra stanza << Dimmi che sta ancora dormendo. Per quanto adori quel bambino, è troppo attivo per i miei gusti >> dico rassegnato verso Peter, ridacchia felice, sta per baciarmi, ma il suo bacio viene interroto da una vocina che ci richiama all' ordine.

<< Papi >> trilla Thomas felice, ci giriamo e corre verso di noi, inciampando sui suoi piedi, per fortuna riesco a prenderlo al volo, prima che caschi, << Grazie papi >> dice Thomas, << Sai che ore sono? Perchè non sei a letto come qualsiasi altro bambino? >> domanda Peter; Tommy si arrampica su uno sgabello e si mette a sedere accanto a Peter, gli si siede in braccio e con le manine gli prende le labbra fra di esse e sorride << Papà ho una fame da lupi. E poi tu e papi non eravate al letto con me per le coccole >> dice posando un bacio sulle labbra di Peter, li guardo sorridendo e mi avvicino a loro, poso un bacio fra i capelli di Thomas baciando successivamente Peter, << Cosa ti piacerebbe mangiare? >> chiedo sapendo già quello che avrebbe fatto; mi fa segno di metterlo giù, così lo accontento e corre verso il frigo.

Apre il frigo e lo guarda per cinque minuti buoni, quando finalmente ha deciso, svuota l' ultimo scaffale del frigo, per poi guardarci con il pollice in bocca.

Strabuzzo gli occhi, a quello che ha posato sulla sedia, non ci voglio credere. Uova, pane, bacon, e cioccolata. << Non vorrai mangiare quelle cose di prima mattina >> domando più a me stesso che a Tommy, mi fa uno sguardo indispettito con gli occhi blu elettrico, si mette le mani sui fianchi e mi lancia uno sguardo di sfida. << Thomas Argent non ci provare >> gli dice Peter, ringhiandogli piano. Il mio povero cuore ha smesso di battere a quelle parole, << Perchè invece di mangiare quelle cose, non mangiamo solo del pane con la nutella con un pò di succo?! >> domanda Peter, il bimbo annuisce sconfitto e corre ad abbracciarmi, lascio una carezza sulla testa e mi abbasso alla sua altezza.

<< Pulce puoi avere tutto quello che vuoi, basta chiederlo con calma >>, annuisce e tira su col naso.

Dopo che abbiamo finito di fare colazione ed esserci vestiti tutti, usciamo per le strade parigine, ci avviamo verso un centro commerciale per comprare qualche vestito nuovo al piccolo.

Appena entriamo dentro al negozio, Thomas si fionda sulle magliette dei supereroi. << Papà possiamo comprarla? >> mi chiede con il pollice in bocca, lo guardo sorridendo, pensando al fatto che Stiles sarebbe così felice delle sue scelte in fatto di abbigliamento, << Quale ti piace? >>, << Tutte papà >> ridacchio felice e ne prendo qualcuno dallo scaffale, e gliele faccio provare. Alla fine ha deciso per quelle degli Avengers e di Star Wars, << Dimmi che non diventerà come Stiles >> dice Peter posandosi una mano sulla faccia, rido a quella frase, sapevo che l' avrebbe pensato anche lui. << Papi chi è Stiles? >> ci guardiamo << Te lo dico appena arriviamo a casa >> diciamo entrambi simultaneamente.

Paghiamo alla cassa le maglie e le camicie insieme a qualche pantalone e usciamo dal negozio.

Mangiamo qualcosa al ristorante e facciamo un giro per Parigi, ordiniamo il cinese da asporto e verso le otto torniamo a casa.

Dopo cena, ci mettiamo sul divano a guardare un cartone che trasmettono alla televisione, fino a quando Peter e Thomas sussultano, guardando verso la porta. << Pet che succede? >>, mi guarda preoccupato << Aspettavi qualcuno? >> domanda, faccio segno di no con la testa e mi alzo dirigendomi verso la porta.

Apro la porta e vedo Ava Paige che sta per suonare il campanello, mi lancia uno sguardo severo ed entra in casa, chiudo la porta e le dico << Ma fai con comodo Ava >>, mi lancia un' occhiata e sposta lo sguardo su Thomas e Peter, << Thomas devi venire con me >> dice risoluta. Tommy si attacca alla maglia di Peter e non le risponde. Sto per rispondergli, ma il campanello suona di nuovo, vado ad aprire la porta imprecando; mi trovo Deaton insieme al padre di Scott, li faccio accomodare e appena Peter li vede sussura qualcosa vicino all' orecchio di Thomas.

<< Ava quel bambino non si muoverà da qui >> dice Deaton, mostrandole dei documenti. Me li passa e appena apro la busta vedo che sono dei documenti di adozione. Adoro Deaton. << McCall ha una penna ha portata di mano? >> chiedo e dopo qualche secondo me la porge, << Non osare Chris. Quel bambino deve rimanere qui >> l' emissario mi scocca un' occhiata arrabbiata, << Ci dica il perchè >> le chiede Peter.

Rimane in silenzio e Deaton le risponde al posto suo, << Avanti diglielo Ava. O vuoi che lo faccia io? Hai fatto uccidere i suoi genitori per poterlo vendere nel mercato della pedofilia. Ma ti rendi conto? Ora voglio sapere perchè? >>, << Non sono affari vostri >> tuona con un sguardo furioso.

<< Forse non saranno affari loro, ma sono affari che mi riguardano. Dottoressa Ava Paige la dichiaro in arresto per pedofilia >> dice il papà di Scott. Le mette le manette e apre la porta agli agenti. La conducono verso l' uscita e prima di uscire definitivamente si gira << Quel bambino non rimarrà a lungo con voi >> dice con un tono gelido.


Nda:

Allora che ve ne sembra? :)

Happy Father's Day ♥ Where stories live. Discover now