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28. Jane

Il ragazzo dagli occhi azzurri prese un respiro profondo mentre si mordicchiava il labbro inferiore.

Era scosso dai singhiozzi ed il suo migliore amico continuava a carezzare con la sua mano la sua schiena nel tentativo di tranquillizzarlo.

Liam sorrise in modo confortante al ragazzo dagli occhi azzurri e sospirò. «Louis, dicci cosa ti ha detto. Magari noi possiamo aiutarti.» Parlava con fare dolce e comprensivo, qualità che Zayn aveva sempre ammirato in lui.

Il più piccolo annuì e si asciugò rapidamente le lacrime mostrando il telefono al ragazzo del suo migliore amico che non appena lesse il messaggio spalancò gli occhi.

«Lee, potresti leggere ad alta voce? Mi stai spaventando.» Chiese il moro con fare piuttosto preoccupato, senza mai smettere di massaggiare le spalle al suo amico che nel frattempo aveva smesso di piangere.

Liam annuì e sospirò leggendo. «Scusa Louis, forse ho davvero esagerato ieri, ero un po' ubriaco. Avevo bevuto molto perché non sapevo in che altro modo sarei riuscito a vederti ed affrontarti. Ma anche negli ultimi mesi, diciamo di non essere stato proprio un santo. Ti ho trattato male anche alle tue spalle. Jane mi diceva sempre che farlo era giusto, che eri sbagliato, stupido e che mi intralciavi e basta. Solo adesso che l'ho lasciata ho capito tutto... Mi dispiace Louis. So che non mi perdonerai mai ma volevo fartelo sapere. Sono veramente dispiaciuto, sto male»