Capitolo VII

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Cosa sono i sentimenti?

La rabbia.Il sentimento che più invadeva la mia giovane mente era proprio la rabbia.Da quando c'era Zanna nella mia vita,guardavo tutto con occhi diversi.Eppure lei era lì,pronta a darmi scosse in qualsiasi momento.

Trovai un lavoro in un'agenzia di viaggi.Parlavo inglese,spagnolo,francese,tedesco e italiano.Solitamente ero io a creare situazioni scomode nei posti in cui lavoravo,odiavo essere comandata da qualcuno.Avevo un cervello per pensare e capacità per agire.Perché qualcuno avrebbe dovuto avere il sacrosanto privilegio di dirmi cosa pensare e cosa fare?Non potevo sopportarlo,niente da fare.

In quel periodo della mia vita,però,era tutto diverso.Forse anche io in parte ero diversa.Avevo tutto nelle mie mani,ero tornata a vivere.Zanna mi aveva fatto rinascere,il suo amore mi aveva riportato alla vita.Volevo condurre quella bastarda vita senza problemi,che fino a quel momento erano continuati ad arrivare senza preavviso e mi trascinavano giù nel vuoto ogni volta,senza via di scampo,ero loro preda.

Non correvo più verso un vicolo cieco,ma verso la luce.Almeno era così che mi sentivo.

"Sei meravigliosa.Sembri un'altra persona!Certo,ti preferisco nei tuoi panni sgangherati ma anche così non mi dispiaci!Vai e spaccagli il culo!",così parlò Zanna,mentre io ero ferma davanti allo specchio e lui mi stringeva forte in vita.Gli piacevo,i suoi occhi erano sinceri.I miei dubbi scomparirono all'improvviso.Parlo dei dubbi su di lui,su di me,su di noi.

Il primo giorno di lavoro fu bellissimo.Parlai con tante persone diverse,mi occupai di cose che mai avrei pensato di poter fare.

Tornata a casa non c'era nessuno,neanche Zanna.Provai a chiamarlo,inutilmente.Farrah e Bestia erano sicuramente al lavoro,così non me ne preoccupai.Il mio pensiero era fisso su Zanna.Senza avvisarmi,dopo tutti i casini che aveva fatto e le mie costanti paure,dove cazzo poteva essere?Decisi di distrarmi,mi preparai il pranzo,un caffè,una sigaretta e mi distesi sul letto,addormentandomi quasi subito.Quando mi svegliai erano le cinque del pomeriggio e Zanna era vicino a me,che mi abbracciava,dormendo come un bambino.Odorava terribilmente di vernice.Mi alzai e andai in salone.Farrah e Bestia erano sul divano,fumando beatamente uno spinello dell'erba più buona che girava in quel periodo.Ultimamente potevamo permetterci erba migliore e fumare tutti insieme era un rito che ci regalava emozioni uniche.

Quando Zanna si svegliò notai nei suoi atteggiamenti un'insolità felicità e positività."Ben svegliato,caffè?Ho deciso di prendere questa nuova marca,dovrebbe essere molto buono,anche se nessun caffè batterebbe quello eritreo di Farrah.Beh,comunque,prendi.Allora?Dove sei stato oggi?Hai addosso una puzza di vernice che entra nel naso e non ti esce più!Almeno potevi farti una doccia!Scherzo,dai,dimmi",mi persi in vari digressioni,nonstante la curiosità di sapere cosa mi avrebbe risposto.A volte sentivo l'irrefrenabile bisogno di parlare e non stare mai zitta,il silenzio era una cosa che non riuscivo a sopportare.Il silenzio mi dava un senso di vuoto,mi spaventava a morte.Un po' come quando da bambini si sogna di cadere e ci si sveglia col cuore in gola nel pieno della notte.Il silenzio era per me un potenziale nemico,che poteva divorarmi in qualsiasi momento.Non erano preoccupazioni di una schizofrenica,ma paranoie di un cervello sadico.

Zanna fece un sospiro e mi sorrise -ricordo quella sequenza di azioni come se fossero accadute un minuto fa- e quando io finalmente chiusi la bocca,in attesa di una risposta,disse:"ho trovato lavoro,rimastina del cazzo.Andiamo in camera da letto?".Non mi lasciò neanche il tempo di chiedere perché e per come che mi prese in braccio e mi portò in camera,sfilando prima nel salone,per farmi vedere a Farrah e Bestia come fossi un trofeo.Io ridevo,urlavo,mi dimenavo,eppure stare fra le sue braccia mi piaceva.Gli urlavo di lasciarmi andare,dandogli dei pugni sul petto.Mi portò in camera e mi lasciò cadere sul letto."Fermo,prima bisogna fare un chilum!Che cazzo,ma per chi mi hai preso?Dai,forza,carica quel dono di Dio!",dissi io,mentre Zanna eseguì subito i miei ordini.Fumammo in tutta tranquillità e di far l'amore non ce ne curammo più perché preferimmo parlare,parlare,parlare.Parlammo fino all'ora di cena,quando Farrah mi chiamò a gran voce e mi chiese di aiutarla a preparare la cena.Zanna mi disse di aver trovato lavoro per un ditta edile,anche se per un po' di tempo si sarebbe occupato solo di ridipingere stanze di case mal messe.Ero al settimo cielo,stava andando tutto per il meglio.

Quella sera Bestia e Zanna decisero di andare a Villa,mentre Farrah ed io eravamo piuttosto stanche e li lasciammo tranquillamente andare senza di noi.Ecco,le responsabilità e la vita di tutti i giorni di un adulto,iniziavano a farsi sentire.Nonostante ciò,ero contenta.

Quella sera ebbi modo di recuperare un po' di tempo perso con Farrah.Mi disse che con Bestia le cose andavano bene,certo,era evidente.Era contenta per me e si raccomandò,però, più volte di stare attenta."Le persone non cambiano mai del tutto.Fidarsi è bene,piccola,non fidarsi è meglio.Sei innamorata e si vede,ma non sai cosa potrebbe celarsi dietro dolci parole.Non ti sto dicendo di lasciare Zanna o di stargli col fiato sul collo,ti sto solo dicendo che a volte il lupo perde il pelo ma non il vizio.Mi raccomando.Io ci tengo alla tua felicità",furono queste le sue parole,pronunciate con un tono serio e non giocoso come al suo solito."Anche io voglio la tua felicità,Farrah.Com'era?Io e te contro tutti.Aspetta!Dimmi che ti è passata di mente l'idea di sfornare un mostro piangente!Parliamo seriamente,ti prego!",risposi io ironicamente,lei fece un sorriso e disse:"certo,ti pare.Stavo solo scherzando.Certo,se dovesse capitare,porterei avanti la gravidanza..",io mi alzai di scatto e le puntai contro l'indice destro,continuò:"stai calma,baby!Non succederà,non ora".Questa parole mi calmarono e iniziammo a ridere di cuore.Ricordo quei momenti con una felicità alla quale se potessi dare un colore,darei un bel verde acceso.

Il giorno dopo la giornata iniziò presto per tutti.Ci alzammo presto,facemmo per la prima volta una colazione sana ma soprattutto per la prima volta facemmo colazione insieme.Bestia e Zanna avevano dei solchi sotto gli occhi per via della nottata di divertimento passata a Villa,Farrah ed io eravamo risposate e pronte ad affrontare al meglio la giornata,come se l'unica cosa che ci importava fosse il sole sui nostri giovani visi ribelli.Durante la colazione si discusse dei vari progetti per la giornata e decidemmo che la sera saremmo andati al Virus a sentire un po' di buona musica,per scaricare un po' lo stress e allontanare i pensieri della quotidianità.

Uno,due,tre,quattro,via tutti di corsa a metter su gli indumenti più belli.Anche Zanna mise i suoi vestiti più buoni,nonostante dovesse solo andare a dare qualche mano di vernice ad una vecchia parete scrostata.

Uno,due,tre,quattro,via di corsa ognuno per la sua strada.Durante le ore di lavoro non usavamo telefonarci,se non per cose urgenti,dato che programmavamo tutto al mattino o si faceva un passaparola.Eravamo una famiglia,un nucleo famigliare di giovani idioti,completamente fuori di testa.A parte Bestia:lui era un fuori di cresta.

Stranamente tornammo tutti alla stessa ora.Farrah ed io ci incontrammo davanti il portone,entrambe con la canna del post-lavoro.Farrah alzò la testa e mi guardò,i suoi bellissimi occhi erano pieni di emozioni,vivi,attraenti.

Entrammo in casa e trovammo i ragazzi che cucinavano.Sull'uscio della porta sentivamo solamente il rumore di qualcosa che friggeva in padella,il rumore dei piatti che venivano bruscamente messi al loro posto sopra il lavabo e Zanna che rideva.Posammo le borse e corremmo in cucina.La visione fu unica e inaspettata.Zanna e Bestia stavano cucinando e pulendo la cucina.La situazione era già abbastanza insolita e come se non bastasse erano nudi,coperti solamente da delle parannanze a fiori di Farrah.

Mi girai verso Farrah,la vidi muovere con un scatto il collo verso destra,sgranando gli occhi.Io guardai sbalordita il mio ragazzo che era lì in tutta la sua fierezza,i suoi occhi entravano nei miei come i raggi di sole al mattino e mi stregavano.Bestia alzò il sopracciglio,aprì le braccia,leggermente piegate e mise bene in mostra la sua mostruosa massa muscolare.Zanna poggiò un gomito sul tavolo e mi fece segno con il dito di raggiungerlo dall'altra parte del tavolo.

I ragazzi avevano cucinato cibi afrodisiaci,che avevano messo di buon umore sia Farrah che me.Alla fine del pranzo ci misero delle bende sugli occhi e ci dissero di rimanere ferme lì,senza slacciare la stretta stoffa sul nostro viso.Sentimmo chiaramente che uno dei due aveva aperto un cassetto del mobile alla nostra destra e preso qualcosa da lì dentro.Si avvicinarono.Sentivo il respiro di Zanna,ancor più forte quello di Bestia.Zanna si mise davanti a me,Bestia davanti a Farrah.Zanna prese la mia mano e la mise sul suo addome.Mi passò sulle labbra un qualcosa di amaro e dalla consistenza piuttosto strana,ero curiosa.Mi disse di aprire la bocca e io mandai giù questa caramellina.In bocca si sciolse dopo un po'.Ero ancora bendata,Farrah anche.

Di lì in poi,cambiò solo una cosa.

Tutto.

Occhi inconsapevoliWhere stories live. Discover now