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<Muoviti sennò facciamo tardi!> dice Lily urlando.

<Arrivo!> dico io urlando e litigando con la cerniera del mio vestito.

Non voglio fare la solita presentazione, quindi vi dirò solo l'essenziale.

Mi chiamo Stefania, ma per gli amici Stefy. Sono una ragazza abbastanza strana, il motivo? Mi apro solo con le persone che mi fido e mi faccio odiare per restare da sola. Vivo con la mia migliore amica Lily, lei è come una sorella per me anche se abbiamo tre anni di differenza. Ho 17 anni, tra qualche mese ne avrò 18. Sono di Busan, ma mi sono trasferita a Seoul per problemi che ora non vi sto a spiegare sennò finirò domattina.

Io e Lily stiamo per uscire, una nostra amica ci ha invitate ad una festa ed io quando si tratta di feste non rinuncio. Anche se dovrei stare alla larga dalle feste e dall'alcool.

Riesco per fortuna a chiudere la cerniera del vestito, non volevo esagerare per una festa in casa. Ho scelto un vestito nero non tanto corto e un paio di tacchi molto alti abbinati al vestito.

Lily prende le chiavi della macchina e usciamo di casa. Saliamo e la mia amica mette in moto, nel frattempo io metto l'indirizzo nel navigatore.

Ci voleva venti minuti per arrivare a destinazione, quindi decido di accendere la musica per rilassarmi sul sedile della macchina, penso alla serata che finirà come al solito, io che ci andrò pesante con l'alcool.

<Stasera starai attaccata a me, ti devo controllare.> dice Lily mentre guida.

Lei sapeva che avevo molti problemi, specialmente con l'alcool, non riuscivo a fermarmi dal bere, quando iniziavo poi non finivo più finché non cado per terra e per di più non ricordavo più nulla della serata.

<Lo sai che quando comincio poi non finisco più.> dico a lei guardando fuori dal finestrino.

<Allora non bere, se non inizi sarà più semplice per me controllarti.>

Per lei era facile, non aveva nessun problema, ma per me che dalla nascita c'erano soltanto problemi. Nella mia vita ho fatto cose assurde, mi faccio odiare da tutti, ma lei è diversa, anche se alcune volte ha difficoltà a capirmi, mi aiuta comunque.

<Grazie.> dico semplicemente.

Arriviamo davanti ad un enorme casa piena di macchine parcheggiate lì davanti, era la villa più grande di Seoul. Per le persone comuni come me era solo un sogno solamente ad entrarci. Era bellissima.

Scendiamo dalla macchina e ci incamminiamo all'entrata, un buttafuori ci fa entrare. Lily mi trascina verso il salotto dove c'era la ragazza che ci aveva invitate, Hana.

<Ah, siete venute finalmente!> dice urlando Hana abbracciandoci.

<Bellissima la casa.> commenta Lily guardandosi intorno.

<Ah grazie, ma non è mia, è di quel ragazzo seduto lì vicino al camino. Mi ha invitato lui.> parla Hana indicando il ragazzo.

Mi giro e vedo il ragazzo rimanendo sorpresa, era veramente un bel ragazzo. Aveva i capelli neri e gli occhi marroni, quasi neri.

Hana inizia a parlare del proprietario della casa di nome Park Jimin.

Lui è il giovane più ricco di Seoul, vive in questa villa da solo perché i suoi genitori viaggiavano spesso per lavoro

<Vuoi qualcosa da bere?> mi chiede Lily risvegliandomi dai miei pensieri.

<Sì> rispondo guardandola.

<Cosa vuoi?> mi domanda di nuovo.

<Ma che domande fai Lily, lo sai cosa voglio.>

<Scordatelo, niente alcool stasera!> dice seria urlando leggermente.

<D'accordo, allora prendo una cola.> dico arrendendomi.

Lily si allontana da me andando in cucina per prendere da bere, mentre io rimango vicino alle scale guardandomi intorno.

Sento lo sguardo di qualcuno su di me, mi giro e vedo che Jimin mi stava guardando mentre si avvicinava.

<Sola?> mi domanda.

<No.> rispondo seria.

<Vieni ti faccio conoscere un po' di persone. Non puoi rimanere qui ferma.> mi dice allungando verso di me la sua mano.

<Va bene> dico lasciando la sua mano sospesa andando verso il salotto.

<Piacere Park Jimin, il proprietario della villa.> si presenta mostrando un piccolo sorriso.

<Stefania Paris, ma tutti mi chiamano Stefy.> mi presento anche io guardandolo.

<Quindi ti posso chiamare anche io Stefy?> mi domanda sorridendo.

<Non siamo così intimi noi due.> rispondo seria.

<Sono curioso.> commenta Jimin mordendosi le labbra trattenendo un sorriso.

<In che senso?> domando a lui.

<Non lo so, senti vuoi fare una piccola scommessa con me?>

<Che tipo di scommessa?> chiedo iniziando ad essere curiosa.

<La scommessa riguarda la nostra vita personale, le nostre abitudini. In pratica noi due possiamo stare con chi ci pare, non dobbiamo esser gelosi tra di noi.> spiega Jimin mentre mi guarda negli occhi.

<Non riesco a capire dove vuoi arrivare Jimin.> gli dico tenendo lo sguardo su di lui.

<in pratica tra di noi ci sarà soltanto sesso e niente di più.>

Lo guardo sorpresa.

<E cosa succede se uno dei due inizia a provare qualcosa?> domando a Jimin portando lo sguardo sui suoi occhi.

<La persona che inizierà a provare qualunque sentimento, perderà e finirà la nostra scommessa. Appena la scommessa finirà, entrambi dobbiamo dimenticare tutto e non cercarci più, come se fosse stato tutto un sogno.> finisce di spiegare in tutta la tranquillità del mondo.

Lo guardo seria mordicchiandomi la lingua.

<Accetto.> dico sorridendo.

Scommessa D'amore ~Park Jimin~ REVISIONATODove le storie prendono vita. Scoprilo ora