Scommessa D'amore ~Park Jimin~ REVISIONATO

09

Per tutta la mattina non sono riuscita a rimanere concentrata sulle lezioni, ogni volta mi tornava in mente tutto quello che era successo in classe con Jimin.

Devo smettere di pensare a Jimin.

Sospiro e appoggio la testa sul banco.

D'un tratto sento qualcosa che mi colpisce il braccio, alzo la testa e noto un fogliettino, lo prendo e leggo il contenuto.

"Ci vediamo dopo la scuola."

Chiudo gli occhi stanca da tutta questa situazione.

<Vieni a casa mia dopo scuola?> mi domanda Bambam.

Alzo lo sguardo verso di lui <oggi no, scusami>

<Va bene, tranquilla> mi dice lui sorridendo.

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Sono appena finite le lezioni e pian piano la classe si svuota, mi alzo e inizio a sistemare la classe.

<Cosa stai facendo qua? Ti stavo aspettando fuori> sento la voce di Jimin dietro di me

<Come vedi sto pulendo la classe> gli rispondo continuando a pulire la cattedra.

Sento i passi di Jimin che si avvicinano sempre di più, mi giro e vado a sbattere contro la cattedra per colpa della sua vicinanza.

<Senti, io non so per quale motivo continui ad evitarmi dopo tutto quello che è successo stamattina in questa classe, ma devi sapere che se continui così avrai solo un ragazzo completamente pazzo.> mi dice lui mettendo le mani hai lati del mio corpo, bloccandomi tra lui e la cattedra.

Trovo il coraggio e lo guardo negli occhi.

<Se ti dico la verità, tu scapperai> sussurro piano abbassando lo sguardo.

Sento le dita di Jimin sotto il mio mento, mi solleva il viso e incontra il mio sguardo.

Il suo sguardo è così profondo che non riesco a reggerlo, quindi, senza pensare, circondo le braccia intorno al suo collo e lo bacio.

Jimin sorpreso, sorride e mette le mani sui miei fianchi iniziando poco dopo a ricambiare il mio bacio.

Apro leggermente la bocca dando l'accesso a Jimin e infilo le dita tra i suoi capelli. Lui assapora la mia lingua mentre mi stringe a sé facendomi sentire la sua erezione.

<Non puoi negarlo Stefy, anche tu lo vuoi.> mi sussurra Jimin sfiorando le mie labbra.

<Io non capisco Jimin, prima accetti la fine della scommessa e ora questo? Tu stesso hai detto che vuoi solo ragazze vergini solo per divertirti, quindi perché non mi lasci andare?> dico sussurrando.

<Non lo so, ma una cosa la so. Non riesco a smettere di pensare a queste labbra.> mi dice mentre accarezza le mie labbra con il pollice.

Metto le mani sulle sue spalle e lo spingo lontano da me.

<Basta.... ti supplico. Io ho paura, quindi finiamola qua.> sussurro iniziando a piangere.

<Paura? E di cosa scusa>

<Paura che dopo avermi portata a letto, mi butti via come un'oggetto> dico mentre mi asciugo le lacrime.

Jimin fa alcuni passi indietro e mi guarda.

<Stefy>

<È solo colpa tua cazzo! Per colpa della tua scommessa di merda ho finito per innamorarmi di te!> urlo piangendo accasciandomi a terra.

Sento Jimin indietreggiare andando a sbattere contro un banco.

Poco dopo mi rialzo tenendomi alla cattedra. <ti prego, ti chiedo per l'ultima volta di lasciarmi in pace e finirla qua, è meglio sia per me che per te.> dico singhiozzando per poi prendere la mia borsa e allontanarmi definitamente da Jimin uscendo dalla classe.

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<Sono tornata!>

Sento Lily urlare dal salotto.

Appena arrivata a casa, ero corsa in camera e messa sotto alle coperte. Ero rimasta lì tutto il tempo.

Scendo di sotto per aiutare Lily a preparare la cena.

<Com'è andata al lavoro?> gli domando nascondendo il mio viso.

<Come al solito, invece tu?> mi domanda girandosi verso di me notando i miei occhi rossi per colpa delle lacrime <Cos'è successo? Perché stavi piangendo?>

Scuoto la testa, non volevo rispondere.

<Stefy, parla. Lo sai come divento se non mi parli>

Guardo le mie mani e inizio di nuovo a piangere. <Dovevo ascoltarti... dovevo allontanarmi... Lily sono stata stupida>

Lily mi guarda per poi abbracciarmi. <Che cosa ti ha fatto? Questa volta lo ammazzo>

<No no Lily, lui non ha fatto nulla, sono io che alla fine mi sono innamorata di lui> dico stringendola.

Mi stringe anche lei e inizia ad accarezzarmi i capelli portandomi, alla fine, in camera mia.

Quella sera Lily rimase a dormire vicino a me tenendomistretta a sé.