Capitolo 2

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New Friend

Il ginocchio di Liam Dunbar continuava a tremare ininterrottamente, facendo preoccupare Katherine, seduta al suo fianco; istintivamente ella posò una mano sopra la gamba del migliore amico per farlo rilassare e ciò riuscì solo in parte, guadagnand...

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Il ginocchio di Liam Dunbar continuava a tremare ininterrottamente, facendo preoccupare Katherine, seduta al suo fianco; istintivamente ella posò una mano sopra la gamba del migliore amico per farlo rilassare e ciò riuscì solo in parte, guadagnandosi almeno la sua attenzione.
« Liam, che succede? », chiese la piccola Stilinski, cominciando a provar leggermente ansia per quella situazione, e le parole successive del Licantropo non fecero altro che peggiorarla.
« Sento che Scott si trova nei guai ».
« Dobbiamo avvisare gli altri, saranno a scuola », disse allarmata, scattando in piedi dalla sedia alla ricerca del suo cellulare all'interno della borsa.
« Tu rimani qui, sarai al sicuro », le ordinò Liam, dirigendosi verso l'ascensore, ma prima che potesse entrarci Katherine lo trattenne per un braccio, guardandolo negli occhi. Era stanca di essere trattata come una debole, voleva aiutarli come aveva sempre fatto ed inoltre, Liam non era nessuno per poterle conferire degli ordini.
« No, vengo con te. Voglio aiutare ».
« Se ti dovesse accadere qualcosa non me lo perdonerei! », esclamò Liam, afferrandole il volto con entrambe le mani in modo da avvicinarla a sé, ma nell'ascoltare il battito del di lei cuore, egli non sentì altro che un battito regolare ed un odore d'ansia, neanche comparabile a ciò che egli nutriva per lei in quel momento.
« Liam, nemmeno io voglio che ti accada qualcosa », lo rassicurò Katherine, facendo sfiorare i loro nasi in un gesto d'affetto. Liam sospirò e a malincuore dovette staccarsi da lei, entrando all'interno dell'ascensore.
« Kitty, rimani qui ».
« Ehi!, non puoi—! », ma ella non fece in tempo neanche a finire la frase che le porte dell'ascensore si chiusero, facendo completamente sparire la figura del migliore amico.
Il nervosismo che nutriva in quell'istante era a livelli elevati, non voleva starsene lì senza far nulla di utile, Scott poteva anche esser in fin di vita e per lei non era rilevante la sua natura umana, voleva proteggere coloro che amava di più.
Frettolosamente prese il cellulare e digitò il numero di Stiles, ma la segreteria rispose al posto del fratello.
« Accidenti! », si ritrovò ad imprecare, alla ricerca di una soluzione, trovata pochi istanti successivi: con le falangi attivò il localizzatore sul dispositivo e lo impostò sulla ricerca di quello di Scott, sperando che lo avesse con sé. Così Katherine afferrò la borsa e cominciò a correre verso la meta designata dal cellulare, facendo delle piccole tappe per recuperare il fiato e far riposare i piedi a causa dei tacchi che Lydia le aveva prestato; purtroppo non era un Licantropo o un Coyote Mannaro come Malia, poiché se lo fosse a quell'ora sarebbe già arrivata a destinazione.
Svoltando in alcuni vicoli e scorciatoie, la Stilinski comprese d'esser giunta nel luogo corretto quando vide le figure di Scott e Kira combattere contro un Lupo Mannaro dagli artigli enormi e blu, il quale sembrava intenzionato ad uccidere Scott. Le gambe si muovevano per conto proprio, correndo in direzione dell'amico con le lacrime agli occhi, la pioggia aveva fatto sì che il suo corpo sinuoso si bagnasse completamente.
« Scott! », urlò allarmata, correndo sotto il ponte in cui si stava svolgendo la battaglia e una volta giunta a pochi passi da quella mostruosa creatura, si diede mentalmente della stupida.
« Katherine, ti farai ammazzare! », disse Kira e prima che potesse sferrare un colpo con la sua Katana, il Lupo Mannaro dagli artigli blu focalizzò la sua attenzione sulla ragazzina mai vista prima di allora, con la convinzione di spezzarla in pochi istanti; Katherine indietreggiò spaventata e quando tentò di scappare egli l'afferrò per il collo e strinse la presa, osservandola attentamente in volto.
« Che stupida ragazzina », commentò nel frattempo che gli artigli cominciavano a graffiare la carne di Katherine e farla rimanere senza fiato a causa della forte presa attorno al collo. Per un istante tutta la sua vita le passò dinnanzi agli occhi, credendo che sarebbe morta strangolata da un momento all'altro, ma qualcuno giunse in suo soccorso. La figura di un ragazzo sconosciuto, anch'egli Lupo Mannaro, si lanciò contro il nemico ferendolo a tal punto da fargli mollare la presa su Katherine, che crollò per terra tossendo violentemente.
« Kitty! », esclamò Stiles, il ringhio di Liam intanto gli faceva da sottofondo ed il Beta raggiunse velocemente il campo di battaglia, volendo farla pagare a colui che aveva osato sfiorare la Stilinski. Il fratello maggiore, intanto, l'aveva raggiunta e accolta tra le sue braccia: il timore di perderla era stato tanto, ma fortunatamente era ancora viva.
« Sto bene, Stiles », sussurrò lei con poca voce, osservando con orrore la scena che le si presentava davanti: Scott sembrava stesse morendo, gli artigli blu sembravano che gli stessero risucchiando tutto il potere e la forza vitale, ma improvvisamente l'Alpha ribaltò la situazione, volgendola a suo favore; ruppe il braccio al suo nemico — a quella visione Katherine voltò lo sguardo, impressionata dallo spuntar dell'osso fuori dalla carne — e tolse gli artigli dall'addome, gettandoli a terra.
« Non so chi tu sia o cosa voglia, ma ti lascio una scelta: puoi restare qua e farti rompere altre ossa, o puoi scappare », lo minacciò Scott, rivolgendogli uno sguardo agghiacciante con i suoi occhi rossi.
« Io scapperei », commentò Stiles indaffarato nell'aiutare Katherine a mettersi in piedi. La creatura scappò velocemente a gambe levate e quando Liam si voltò in direzione della mora, corse da lei e la strinse a sé, infondendole calore e protezione; Stiles sorrise leggermente a quella visione.
« Ti avevo detto di rimanere all'ospedale, poteva ucciderti », sussurrò accarezzandole i capelli fradici a causa della pioggia.
« Sono viva, però ».

Hurricane  ➵ Theo RaekenWhere stories live. Discover now