•Tèlos•

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<<Dean, maledizione, dove sono i miei cd?>> urlò Castiel dal soggiorno.
<<Uhh... quelli di Elvis dici?>> chiese a sua volta Dean, dalla camera da letto. Castiel sospirò.
<<Certo, tesoro, ho solo quei cd! E sono anche i miei preferiti, potresti dirmi dove sono?>> chiese ancora, spostandosi verso la camera da letto. Si appoggiò vicino alla porta e guardò Dean che stava appendendo qualcosa al muro. Assumeva un'espressione davvero carina quando si impegnava, aggrottando le sopracciglia e serrando le labbra; espressione che strappò un sorriso al nervoso Castiel.
<<Hai visto se sono con i miei vinili? Potrei aver messo la musica tutta insieme>>.
Dean, intanto, stava esponendo in bella vista nella loro stanza da letto la laurea di Castiel.
C'era voluto del tempo, tanta forza di volontà e sostegno, ma Castiel alla fine aveva deciso di riprendere gli studi e laurearsi. Quando i suoi genitori seppero che voleva di nuovo andare al college, furono entusiasti della notizia.
Perciò, Castiel aveva lasciato il lavoro e si era dedicato nuovamente allo studio.
Dean e Castiel vivevano praticamente insieme, che fosse a casa dell'uno o dell'altro, nessuno dei due dormiva più da solo.
Dean, a sua volta, grazie alla presenza di Castiel, con il tempo era riuscito a superare la morte di Sam, ad accettarla quanto meno, per quanto fosse ingiusta e tremendamente dolorosa. Ma accettare la morte non vuol dire dimenticare, perché Dean non avrebbe mai potuto dimenticare il suo fratellino.

Quando Castiel ebbe finito gli studi ed ebbe trovato lavoro da laureato, decisero che era ora di fare un altro passo importante, per il quale avevano conservato i soldi per tutto il tempo in cui il ragazzo era stato al college: volevano andare a vivere insieme.
Trovare un appartamento non fu eccessivamente difficile, per quanto non fossero d'accordo su certe caratteristiche della casa: qui non c'è luce, qui è rumoroso, qui si dovrebbe ristrutturare... alla fine, trovarono l'appartamento perfetto per loro, piccolo, luminoso e in un posto tranquillo.
Ed ora si stavano trasferendo, cercando di trovare le proprie cose nei vari scatoloni.

<<Dai, ho fatto, ti aiuto io a cercare i cd>> disse il biondo, passandosi una mano fra i capelli e schioccando poi un bacio sulla guancia del suo ragazzo. Si spostarono in salotto, dove erano sommersi da scatoli e scatoloni da mettere a posto. Non credevano di avere così tanta roba.
Si misero di santa pazienza e riordinarono tutto, trovando infine la scatola con la musica, dove infatti c'erano sia i vinili di Dean, sia i cd di Castiel, che sistemarono accuratamente.
Una volta finito di mettere a posto, i due erano distrutti. Si ritrovarono entrambi sul letto, sudati e accaldati.
<<Non farò mai più un trasloco ad agosto>> sentenziò Dean allungando un braccio verso Castiel. Gli avvolse le spalle e lo tirò verso di sé.
<<Io credo soltanto che non vorrò più traslocare da nessun'altra parte>> ribatté Castiel, strofinando il naso contro la guancia di Dean in attesa di un bacio che non tardò ad arrivare.
Si guardarono a lungo dopo essersi baciati. Era incredibile come cinque anni fossero passati così in fretta, ed era incredibile come la loro vita fosse radicalmente cambiata da quando si erano incontrati. Si erano migliorati a vicenda, si erano sostenuti in ogni situazione, erano l'uno il fratello, il migliore amico, l'amore dell'altro. Non riuscivano più a vedere la propria vita senza l'altro, e ognuno dei due si sarebbe impegnato fino in fondo affinché non dovessero mai allontanarsi. Non c'era nessuna possibilità che uno dei due si innamorasse di qualcun altro, o altra, perché ormai i loro cuori si appartenevano, si erano salvati a vicenda, l'uno dalla vuotezza della propria vita, che l'avrebbe portato infine alla depressione, o alla morte, l'altro dalla disperazione e dalla solitudine di vivere senza un fratello.

~~

<<Cass, avanti, sai che detesto San Valentino. Restiamo a casa, per favore, non mi va di uscire>> si lamentò Dean.
<<Dai, voglio portarti in un bel posto, non farti pregare troppo! Fallo per me, daaaaaaai>> Castiel si sedette accanto a Dean sul divano dove lui era stravaccato, facendogli gli occhi dolci.
<<Che fai, credi che quei tuoi occhi azzurri mi convinceranno? Oh, non ci pensare, non basteranno degli occhioni da cerbiatto per farmi alzare da qui>> replicò Dean, non eccessivamente convinto di quanto stesse dicendo. Gli "occhioni da cerbiatto" di Cass erano micidiali, per questo aveva distolto lo sguardo. Non si sarebbe lasciato convincere, ne era sicuro.

Eutychìa || DestielWhere stories live. Discover now