Capitolo 6

377 35 7
                                    

"Stephan ieri ti ho detto la verità!
Smettila di avercela con me!"

"Amelia...non mi interessa.
Come ho già detto ieri, fa ciò che vuoi!
Sei grande, riesci a fare le tue scelte" risponde andando verso la cucina.

Perché non mi crede?

"Stephan, ti prego credimi, non ho nessun motivo per mentirti!" gli urlo dal soggiorno.

"D'accordo, facciamo finta che non sia successo.
Sai alla fine è inutile, sono io che non riesco ad accettare certe cose, devo ancora metabolizzare tutto ciò che sta succedendo"

"Va bene, ma io ti assicuro che ero solo scivolata su di lui" cerco di ripetere mortificata.

"Amelia, basta non voglio più riparlarne"

"Però voglio che tu sappia che non è successo davvero ciò che pensi" ripeto ancora un volta.

Alza gli occhi verso il soffitto e si volta di spalle verso il frigorifero.

"Oggi cosa vuoi mangiare per pranzo?" Mi chiede.

È arrivato il momento di dirglielo, mi spiace dover citare di nuovo il suo nome.

"Beh...appunto di questo che ti volevo parlare...v- ver- verrà Alejandro....e pranzeremo fuori insieme oggi..." dico abbastanza imbarazzata.

"A che ora viene?" Mi chiede mentre tira fuori dal frigo qualcosa.

"Tra due ore"

"Ah...okay, allora va a prepararti, che non manca molto, quando tornate avvisatemi che non voglio più riaprire porte in momenti sbagliati" dice a bassa voce Stephan.

Non è divertente.

"Stephan, non di nuovo, ti prego" rispondo esausta, per quanto ancora andrà avanti questa storia?

"Ma no il mio era solo un consiglio"
Mi sorride e si avvicina a me.

"Un consiglio non richiesto" rispondo alzando lo guardo verso il suo viso, sorride ancora di più.

"Non sempre bisogna chiedere, a volte si riceve e basta"
Si avvicina ancora di più a me piano e mi abbraccia.

"Non essere triste, cerchiamo di dimenticare" dice mentre mi alza e io avvolgo le mie gambe al suo bacino.

"Vuoi che ti tiri su il morale con un po' di coccole?" Chiede guardandomi dritto negli occhi, annuisco imbarazzata e mi porta in camera sua, mi sdraia sul letto e si sdraia di fianco a me, mi avvicina a lui ma proprio in quel momento squilla il mio cellulare.

"Vado a prenderti il cellulare" Dice alzandosi dal letto e lasciandomi sola, ma dopo pochi secondi è di ritorno.

"È lui, voglio sentire anche io cosa ti dice, alza il volume" dice passandomi il cellulare, lo prendo e rispondo alla chiamata.

"Pronto?" Dico con gli occhi di Stephan puntati addosso.

"Amelia un'oretta e sono lì, spero tu sia pronta" Dice Alejandro dall'altra parte del telefono.

"Inizio ora a prepararmi" rispondo alzandomi dal letto e nel viso di Stephan un'espressione alquanto annoiata.

"Va bene, ci vediamo dopo" dice lui.

"A dopo" gli rispondo e chiudo la chiamata.

"Odio la sua voce" Sussurra Stephan, per poi tirare un pugno al materasso.

"Stephan..."

Sono stufa di questi suoi comportamenti, deve capire che mi sto per SPOSARE, ed è tardi per essere protettivi, è davvero troppo tardi, ormai questo è il mio destino che lui lo voglia o no, perché deve rendere le cose ancora più complicate?
Ultimamente non esce mai, tranne per andare a lavorare e questa settimana hanno pure chiuso il negozio in cui lavora per via delle vetrine rotte a causa di un furto.
Sta tutto il giorno a casa e non credo gli faccia così bene, è più nervoso del solito.
Non riesco a capire nemmeno il perché cambi umore così velocemente, è veramente imprevedibile.

Per davvero.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora