38. Divieti e rivelazioni

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"Allison! Cosa è successo?" Grida Nash irrompendo nello spogliatoio.

Io e Cameron ci sciogliamo dall'abbraccio che fino a qualche secondo fa ci univa, Nash non appena mi vede con il volto pieno di lacrime corre nella mia direzione, mi abbraccia rapidamente poi rivolge l'attenzione al ragazzo moro in piedi accanto a me.

"Che cosa le hai fatto?" Chiede con tono di disprezzo.

Cameron alza le mani in segno di innocenza.

"Cameron" Ripete lui alzando la voce.

"Ma che cazzo vuoi da me?" 

"Cameron non v-"

"Nash ti prego!" Grido ancora più forte.

"Lui non ha fatto niente, anzi..." Mi asciugo le lacrime, sto per continuare il mio racconto ma Cameron mi blocca.

Il moro al mio fianco, che mi ha letteralmente salvata, sbruffa e con un sorrisetto ironico si rivolge all'amico.

"Dovresti prendere qualche tranquillante" Preme la mano sulla spalla di Nash. "Non ti fa bene essere così agitato" 

Ride infilandosi la maglietta e uscendo dalla porta, una volta fuori mi volto verso Nash che stavolta ha proprio esagerato.

"Mi spieghi per quale motivo lo hai trattato in quel modo?" Metto le braccia sui fianchi.

Nash mi fissa: "Credevo ti avesse detto o fatto qualcosa..."

"Potevi chiederlo gentilmente prima di dare tutta la colpa a lui!"

Mi guarda e riesco a notare il velo di delusione nei suoi occhi.

"Prendi le sue difese?" Domanda con un fil di voce.

"Cosa? No. Sto solo dicendo che non ha avuto senso il tuo comportamento" Mi avvicino a lui sfiorandogli la mano che però ritrae subito.

"Allison tu non capisci, Cameron non è quel che vuole farti credere"

"E adesso che c'entra questo discorso?" Chiedo confusa da questo suo strano comportamento.

"Io non voglio passare dal ragazzo possessivo e insistente, ma dovresti stargli lontana... Lui fa sempre così, con tutte le ragazze, specialmente quelle nuove" 

"Non ti seguo"

"Fidati di me, sta' lontana da lui" Mi accarezza una guancia ma io indietreggio.

"Ma Nash, perché mi stai dicendo questo? Non riesco a stare più di cinque minuti con lui, litighiamo praticamente per ogni cosa... Non vedo per quale motivo tu mi debba dire queste cose"

Lo sguardo rigido di Nash mi aggredisce, i suoi occhioni azzurri non brillano più, sono spenti, sfiniti.

"Stagli lontana e basta, okay?"

"Io potrei anche farlo ma tu devi darmi una spiegazione logica prima"

Scuote la testa amareggiato.
Ma che gli prende questa sera?

"Ricorda solo che Cameron Dallas non è quello che sembra" Si abbassa leggermente per entrare in contatto con i miei occhi, ed io che fino ad un attimo fa avevo mille domande, rimango persa in quell'azzurro.

"Adesso tu hai me, non c'è niente di cui preoccuparsi, okay?" Sorride.

E anche io lo faccio, perché sappiamo tutti che a provocare un sorriso è quasi sempre un altro sorriso.

Nash azzera la distanza che c'era tra di noi, lasciando spazio ad un bacio dolce ma passionale.

Sono convinta che se lui mi dice queste cose significa che un fondo di verità c'è; in effetti mi è sempre sembrata strana quell'improvvisa gentilezza da parte di Cameron, ho sempre pensato che ci fosse qualcosa sotto e se Nash vuole mettermi in guardia io accetterò i suoi consigli e mi allontanerò il più possibile da quel ragazzo misterioso, capace di farti vivere inferno e paradiso nel giro di due minuti.

Mai per caso nulla accadeWhere stories live. Discover now