50. Litigi su litigi

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"Non comprendiamo il valore di un momento fino a quando non si trasforma in un ricordo."

"Cameron stai lontano da me con quel coso!" Grido correndo il più lontano possibile da lui.

Lo sento ridere: "Eddai è un innocuo rospetto!" Continua a ridere mentre lo tiene sulla mano e tenta di avvicinarlo a me.

"Potrebbe essere un innocuo rospetto anche qualche metro più là" Ribatto scansandomi con una mossa secca. "Smetti, mi fanno paura!"

"Loro hanno paura di te, altrochè! Guarda, non fanno niente, tranquilla" Mi avvicina la mano.

Guardo il ragazzo a me che, con uno strano sorrisetto stampato in volto, continua ad avvicinare quell'esserino a me. "Dai Allison, guarda, non fa niente" Insiste.

Alzo gli occhi al cielo avvicinandomi pian piano a quel rospo, ero dell'idea che, finché non mi sarei avvicinata, Cameron non avrebbe smesso di rincorrermi con quell'animale, perciò tanto vale provare. Prendo un profondo respiro e arrivo a qualche centimetro dalla sua mano ferma a mezz'aria. Il resto succede così in fretta che neanche mi rendo come sia stato possibile.

"Aaaah!" Grida Cameron facendomi cacciare un urlo fuori dal comune per lo spavento. Indietreggio con il cuore in gola e per poco non cado in acqua.

La sua risata riecheggia nella mia testa, alzo lo sguardo ancora frastornata e lo trovo piegato su se stesso, con le braccia si tiene la pancia e non smette di ridere.

"Sei uno stupido, mi hai fatto prendere un colpo!" Lo rimprovero tirandogli un pugno sulla spalla.

"Oh mio Dio! Datemi una bombola d'ossigeno" Riesce a dire tra una risata e l'altra.

Incrocio le braccia al petto fingendomi offesa. "Te la do io, in testa!"

"Avresti dovuto vedere la tua faccia" Continua a ridere così tanto che per poco non inizia a piangere.

"Sei uno stronzo" 

"Scusami, ma dovevo farlo" Si avvicina a me mentre io, dopo avergli fatto una smorfia, mi allontano.

"Eddai, stavo scherzando" Ride raggiungendomi con due lunghi passi, avvolge le braccia intorno al mio collo e fa scontrare la mia schiena con il suo petto.

Un gesto inaspettato che mi ha tolto il respiro per una frazione di secondo, chiudo gli occhi sospirando e mi volto verso di lui nella speranza che mi lasci. Speranza ovviamente andata in fumo quando, dopo essermi girata, mi ritrovo faccia a faccia con lui.

Deglutisco mentre serro le mie labbra per poi incrociare i suoi occhi scuri, un mix di emozioni s'impossessa del mio corpo ed è una cosa decisamente sbagliata dato che io ho un ragazzo. E queste cose dovrei provarle con lui, non con altri. Quando anche lui incrocia il mio sguardo, la mia razionalità va beatamente a farsi fottere.

Sono sicura che, se la mia testa fosse un computer, in questo momento il mio cervello trasmetterebbe la finestra 'Error 404'.

"Sai di deodorante per auto" Dice interrompendo l'imbarazzante silenzio che si era creato.

Aggrotto la fronte confusa. "Ehm, dovrebbe essere un complimento?" Domando.

Sul volto di Cameron si forma un sorrisetto. "Sì, perché sai del mio deodorante"

Mai per caso nulla accadeOù les histoires vivent. Découvrez maintenant