Il matrimonio di Emma e Killian

Incantesimo

Killian
Rimango con il fiato sospeso. I miei occhi si stanno riempiendo di lacrime. L'ho persa. Nei peggiori dei modi. Non può aver perso di nuovo la memoria. Emma mi sta guardando terrorizzata. Esco velocemente dalla stanza. Farfuglio qualcosa al Dottor. Walle. Esco di corsa e mi butto in macchina. Sbatto il pugno e l'uncino sul volante fino a farmi sanguinare le nocche. Piango tutte le mie lacrime. Ho perso Emma. E ora? Cosa farò senza la mia amata. Lei era il mio tutto. Guido velocemente verso casa. Per fortuna Mila oggi è dai nonni.  E ora cosa le dico? Non ci so fare con i bambini. Sbatto la porta alle mie spalle e ricordo tutte le volte che ci siamo scontrati e incontrati in quella casa. Vado in salotto, dove Emma, da signore oscuro, mi drogò. Salgo le scale e vado in camera da letto. Là dove ci siamo amati milioni di volte. Apro l'armadio e prendo i suoi vestiti, li stringo a me. Sulle lenzuola c'è ancora il suo odore. Mi butto a peso morto sul letto. Devo trovare la forza, la forza per riconquistarla. L'ho fatto una volta e lo farò ancora. Devo solo rifare tutto da capo. Soffrirò, ma ne varrà la pena, se c'è qualcuno che può farle tornare la memoria sono io. Le ridarò quello che ha perso, e non solo me ma anche Mila, Henry,  i suoi genitori e tutto quello che aveva. Devo solo riuscire a toglierle, di nuovo, la sua giacca rossa. Devo solo essere forte. Lo farò per me ma soprattutto per lei e per nostra figlia. La salverò.
Perché qualsiasi incantesimo si può spezzare. E io ce la farò.