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Tutto iniziò a febbraio dell'anno scorso.. Era il periodo di carnevale nel mio paese, e una mia amica già fidanzata (Isabel) invitò me e un'altra ragazza (Federica) ad andarci insieme a lei con il suo ragazzo (Luca).. Accettammo e sebbene mi ricordo era martedì e c'era anche la sagra in contemporanea. Ero appena uscita da una storia finita male, ma poco importava alle mie amiche…volevano spronarmi a ritornare attiva anche se non avevo voglia di prendermi impegni! E pensarono bene di farmi conoscere il fratello del ragazzo di Isabel, Marco. E poverino, lui anche ci provava ad essere carino con me, ma io non volevo illuderlo quindi ero molto fredda nei suoi confronti. Arrivò sera, ed essendo inverno era molto scuro alle 20, quindi chiesero a Marco di accompagnarmi in stazione.. Ci incamminammo quando mi accorsi di aver dimenticato il portafoglio nella borsa di Isabel. Ma lui fu così gentile da prestarmi i soldi per il biglietto del treno! Ci scambiammo i numeri di cellulare e iniziò a scrivermi nei giorni seguenti di trovarci; io avevo messo le cose in chiaro ovviamente.. Lui sapeva molto bene che non volevo storie e non volevo illuderlo quindi era meglio evitare di uscire.. Ma lui non si diede per vinto, così per accontentarlo gli dissi che io e la mia amica Federica stavamo andando a C. e che se voleva potevamo vederci al parco per scambiare due chiacchiere, lui accettò di buon grado e come previsto ci trovammo al parco, lui era venuto in compagnia di altri 3 suoi amici: Leonardo, francesco e Filippo. Io e la mia amica ci presentammo a loro e andammo a bere qualcosa in un bar. Tra risate e discorsi vari notai che il suo amico Leonardo (2 anni più piccolo di me) mi guardava in una maniera un po’ strana. Ma non conoscendolo non ci feci molto caso e lasciai passare.. Poco dopo io e Federica incontrammo altri amici e allora Marco e gli altri ci salutarono dicendoci che ci saremo visti ancora. Non passò molto che la mia amica si fece male e chiamai l'ambulanza per farla portare in ospedale..Dovevo tornare a casa ma anche se non era scuro dato che eravamo a fine aprile, mi seccava un po’ farmi la strada dall'ospedale fino in stazione da sola…allora pensai a Marco e pensai che lui e i suoi amici potevano accompagnarmi dato che anche loro prendevano il treno.. Ma purtroppo loro erano già per la strada di ritorno a casa, si scusò e mi disse che gli sarebbe piaciuto stare con me da soli, io risposi dicendo che non era importante e che ci sarebbero state altre occasioni, ma a lui questa frase irritò e mi rispose che a me non me ne fregava niente di lui.. Io l'avevo avvisato che non volevo storie e quindi gli chiesi di farsi sentire solo quando avrebbe capito le mie intenzioni! Il tempo passò e un giorno andai con mia madre a fare compere.. Ero dentro il negozio di videogiochi e mi sentii osservata.. girai la testa verso l'esterno del negozio e vidi Leonardo con dei suoi amici che mi guardavano.. Andai verso di loro per salutarli e notai subito che Leonardo era molto timido, girava spesso lo sguardo.. Poi ci salutammo. Non lo rividi per almeno altre tre settimane se non sbaglio.. Era un pomeriggio caldo.. E io con le mie amiche eravamo a C. al parco. Io e Federica stavamo cercando qualcuno che conoscevamo per cercare una sigaretta..Quando vedemmo Marco, Leonardo e un'altro ragazzo in compagnia delle loro amiche. Venne spontaneo sia a me che alla mia amica correre verso Leo, dato che sapevamo che fumava. Era un po’ sotto shock poverino, ma ce le offrì.. Lui era in piedi davanti alla panchina dove eravamo sedute e notai con la coda dell'occhio che mi guardava, poi io giravo lo sguardo verso di lui, e lui lo distoglieva.. Sempre con fare molto timido ed indifferente.. mi insospettii, ma sapendo che era più piccolo di me non volli andare in fondo a questa questione.. Lo rincontrammo poco tempo dopo al luna park di C. e come sempre ci salutammo di sfuggita. Una sera la mia amica Federica era un po’ nervosa, mi chiamò e mi disse che aveva chiesto a Marco il numero di Leo, ma appena gli scrisse Leo aveva chiesto il mio numero, voleva il consenso di darglielo o meno.. Non avendoci visto nulla di male gli dissi che poteva darglielo.. infatti pochi minuti dopo mi scrisse, dai messaggi era più simpatico e aperto.. Prendemmo subito confidenza e dopo qualche giorno iniziammo a raccontarci un po’ le nostre storie..lui stava male a causa di una ragazza di cui era innamorato ancora, e io gli dissi che doveva cercare di parlare dei suoi problemi ad una persona di fiducia, che avrebbe potuto aiutarlo e sostenerlo.. Lui mi rispose che mi avrebbe ascoltata, e che quella persona ero io! Allora da lì ci incontrammo sul paesetto dove abito, venne a trovarmi. Mi parlò di questa ragazza e anche della sua famiglia. Capii che non aveva un bel vissuto, allora mi sentii di distrarlo..avevo portato con me delle bolle di sapone e lui disse, a mia sorpresa, che non le aveva mai fatte.. Ero sbigottita! E infatti mi trovai nelle condizioni di insegnargli a fare..era un po’ imbarazzato ma pian piano il suo volto mi parve più disteso e tranquillo.. E’ stato un pomeriggio strano ma diverso e piacevole. Provai uno strano formicolio allo stomaco, era così innocente e i suoi occhi parlavano più della sua bocca. Ma mi frenai, era più piccolo di me! Sta di fatto che da quel giorno iniziammo a vederci sempre e a condividere emozioni su emozioni!! Ormai era estate, alcune mattine ci incontravamo a C. per accompagnare Federica per l'iscrizione a scuola, ci divertivamo un sacco insieme, ridevamo in compagnia, provavamo vestiti del mercato solo per il gusto di occupare il tempo e per ridere un po’.. durante il tragitto cercavo di stare da sola sul marciapiede, e di lasciare da soli insieme Federica e Leonardo.. pensavo che si piacessero, e speravo che nascesse qualcosa tra loro.. Volevo evitare di vedere quel ragazzo come un potenziale fidanzato per me! Pensavo di fare del bene ma stavo inconsciamente reprimendo i miei sentimenti.. Però notai che lui veniva da dove abitava fino a dove stavo io in bici tutti i giorni! Erano 24 km andata e ritorno! Ma non capivo perchè lo faceva.. O meglio.. non volevo capirlo. Ogni volta che stavamo insieme mi sentivo felice, quando mi guardava vedevo in lui il mio riflesso e quando doveva tornare a casa sentivo un vuoto. E ogni giornata si ripeteva così.. poi verso fine giugno decidemmo di andare a Jesolo con la compagnia e chiesi anche a lui di venire che dopo un po’ di “dai” e di “ti prego” venne anche di buon grado, ma conosceva solo pochi di noi.. quella mattina faticai a svegliarmi e circa 20 minuti prima dell'arrivo del bus mi preparai di fretta e corsi alla fermata, dove già seduto sulla panchina c'era Leo che mi aspettava e appena mi vide mi venne incontro e mi abbracciò!! Mi disse che se io non ci fossi stata lui non sarebbe andato. In autobus ero seduta di fianco a lui.. parlammo, ascoltammo musica e ci fermavamo spesso a guardarci negli occhi.. Lui stava iniziando a mettermi a disagio ma non capivo!!! In acqua eravamo sempre insieme e ci siamo trovati spesso soli ma ci divertivamo tantissimo.. andavamo sull'acqua fonda ed eravamo costantemente abbracciati e ci fermavamo spesso l'uno di fronte all'altra a guardarci in silenzio.. Ma non successe nulla… Eravamo amici. Per me lo era! credo.. Al ritorno dimenticai il biglietto per il bus nell'auto del mio amico e dovetti fare con loro il ritorno..Leo ed io eravamo fronte contro fronte, gli sorrisi e gli dissi che ci saremo visti il giorno seguente.. Lui era nervoso glielo si leggeva in faccia! Mi veniva da piangere.. Volevo stare con lui ma continuavo a rimproverarmi, non potevo!!! Non era fattibile! Durante il ritorno a casa Federica mi chiamò chiedendomi come stavo e di non preoccuparmi, ma che dovevo avere più testa (effettivamente)! Poi mi passò Leo che mi disse “Io ti aspetto! Una volta tornato a P. io ti aspetto lì” quelle sue parole mi rimbombavano in testa per tutto il tragitto! Una volta scesa lo vidi, era lì da molto prima di me, solo e stanco morto!!! mi accompagnò a casa e lo vidi molto serio.. Ero perplessa e non mi piaceva vederlo così.. Gli chiesi che aveva ma non rispose.. era strano! Il giorno dopo lui e la fede vennero sotto casa mia a salutarmi.. Ma lui era strano! Poi verso sera mi chiamò la mia amica e mi rimproverò, mi disse di smetterla di fare la finta tonta, che stavo facendo male a Leo.. Io ero confusa e allora mi spiegò che lui si era sfogato dicendole che le piacevo ma che io non ricambiavo, ma che questa amicizia lo stava opprimendo ancora di più e che non avrebbe retto oltre! Io ero arrabbiata con lei perchè non mi stava aiutando bensì mi stava umiliando! Poi mi disse che inoltre quella stessa sera lui sarebbe venuto da me per porre un taglio a tutto ciò.. io le buttai giù il telefono! Ero triste e volevo solo non soffrire. Ma non capivo come.. Andai in giardino e mi misi ad aspettarlo! Una mia vicina di casa coetanea mi vide un po’ giù.. e nel momento stesso che mi chiese che avevo scoppiai a piangere, le lacrime non volevano saperne di fermarsi! per fortuna mi ripresi che poco dopo lo vidi arrivare, lui, bello come non mai e con quei suoi occhi stupendi.. si fermò e a malapena riuscivamo a guardarci.. ci sedemmo in un marciapiede su una strada poco frequentata.. erano le 22 e iniziai a parlare, gli dissi che per me era impossibile capire quel che stava succedendo e perchè.. lui non accennò al fatto di piacergli, diceva che aveva paura di innamorarsi di me, perchè io non sarei mai stata con lui data la differenza d'età.. ma continuavo a non capire.. Lui aveva detto che aveva paura di innamorarsi, non che lo era già, quindi mi vedeva ancora come una amica secondo i miei pensieri.. Ero così infelice ma mi chiedevo il come mai stavo così male per un semplice amico! Alla fine lui mi disse che non avremmo potuto più vederci.. Sentii una fitta al cuore e i miei occhi gonfiarsi! Per fortuna se ne andò subito lasciandomi una felpa che gli avevo prestato per tornare a casa una volta, dato che la sera in bici faceva molto freddo! Appena svoltò l'angolo strinsi la sua felpa e la inondai di lacrime.. Il mio vicino di casa che era amico sia di me che di Leo aveva visto la scena e si avvicinò a me che piangevo.. Mi disse “ma non lo vedete che vi desiderate? che vi cercate? Che non riuscite a fare a meno l'uno dell'altra? Voi vi amate e state rovinando una bellissima storia” Io quasi di rabbia gli risposi che tra me e lui non c'era nulla se non amicizia, e che era anche solo impossibile pensare ad una storia tra me e lui.. A quel punto questo mio vicino di casa se ne andò via scuotendo la testa… Il giorno dopo iniziai a lavorare in una pizzeria e la mia amica fede mi chiese di andarla a trovare dopo il lavoro.. accettai, e finito mi recai a casa sua… con mia sorpresa trovai Leo, era sotto casa della mia amica anche lui, era Bellissimo! E appena mi vide mi piombò addosso quasi piangendo..e mentre eravamo abbracciati mi disse che non ce la faceva neanche solo con il pensiero a starmi distante.. mi chiese scusa e io ricambiai l'abbraccio e rimanemmo così per svariati momenti.. Ma sentivamo entrambi che dopo quel che era successo il giorno precedente ci eravamo staccati un po’.. Quella sera c'era tutta la compagnia.. ci divertimmo ma io e Leo non riuscivamo a guardarci molto negli occhi.. mi accompagnarono a casa e Lui decise di scendere assieme a me per stare un po’ soli e parlare dell'accaduto.. Ritornai a casa e mi diedi una sistemata, scesi giù e iniziammo a passeggiare.. parlammo di noi.. gli chiesi come mi sarei dovuta comportare per non farlo star male.. Lui alla fine mi disse “comportati come hai fatto sempre, altrimenti non saresti tu”. Non fu difficile, il bene che gli volevo era tale da dimenticare cosa era successo 24 ore prima! I giorni successivi veniva con la compagnia fuori dal lavoro e poi stavamo insieme fino a notte tarda.. Arrivò domenica e decidemmo di andare a Jesolo! Quella volta fu diversa, cercai di non stargli troppo appiccicata per evitare che l'indomani si ripetesse tutto da capo! Certo siamo stati in acqua insieme e non ci perdevamo mai di vista bene o male.. ma fu stato diverso.. Al ritorno eravamo isolati dal resto del gruppo in fondo al bus.. E lui iniziò a giocare con me, cercava di non farmi dormire a tutti i costi.. Mi stava vicinissimo, da una parte avrei voluto farlo sparire da tutto il sonno che avevo, dall'altra, le sue attenzioni mi facevano vibrare il cuore come mai mi era successo prima con nessun ragazzo! Mi accompagnò a casa, facemmo fatica a salutarci, avremmo voluto stare tutto il tempo insieme, ancora e ancora.. Prima di andare mi mise le braccia sulle mia spalle e mi guardò dritto negli occhi, poi mi tirò a se e mi abbracciò forte.. Tra le sue braccia ci sarei rimasta per l'eternità.. Ma non ci fu alcun bacio.. il giorno dopo ci incontrammo molto presto perchè alle 17 e 30 sarei dovuta andare a lavoro! Per la prima volta mi portò a casa sua.. mi fece fare la strada che ogni giorno lui faceva per vedermi! una strada infinita, lunghissima! una volta arrivati a casa sua usufruii del bagno per sciacquarmi il viso dal sudore! poi ci mettemmo sul divano e mi chiese se volevo della nutella ma rifiutai.. Ma lui non si fece scrupoli e tirò fuori il barattolo e i grissini, così iniziò a mangiare, guardandolo anche a me era venuta una certa acquolina.. Gli chiesi se potevo ma lui per dispetto mi disse di no.. allora io insistetti per un po’ quando iniziai a fargli il solletico.. io a lui e lui a me.. Finché non ci trovammo distesi sul divano io sopra di lui.. Ci guardammo per un paio di secondi, mi accorsi di essere diventata viola dall'imbarazzo, mi accasciai su di lui e ci abbracciammo, poi risalii con la mia testa toccando con le labbra le sue guance, ma quando ero quasi vicina alle sue labbra scostammo insieme la testa e lui mi disse che era meglio andare che altrimenti avrei fatto tardi a lavoro.. Durante il tragitto era silenzioso e assorto tra i suoi pensieri! Gli chiesi che aveva e lui mi rispose “per 2 anni di differenza guarda come ci stiamo comportando” io non capii, ero volutamente ingenua e non parlammo più.. finchè non arrivammo a casa mia, ma questa volta andò via senza esitare troppo! Pensai e ripensai a quella sua frase.. effettivamente tra la nostra amicizia e lo stare insieme c'era la differenza di un bacio! ma come ho potuto essere così egoista e matematica per tutto questo tempo? l'età é un numero e io stavo permettendo a un numero di rovinarci, di rovinare una storia che forse sarebbe potuta essere meravigliosa.. Il giorno dopo andai dalla Fede quasi piangendo e rivelandole ciò che provavo per Leonardo.. E rivelandole anche il problema dell'età, che avevo paura, non sapevo se avesse potuto funzionare.. ma lei mi disse che dopo tutto questo tempo che io e lui abbiamo trascorso insieme era inutile far tacere i nostri sentimenti per paura di cosa poi? di un numero! Ammetto che continuavo a pensare di sbagliare.. ma poi lei mi fece coraggio e lo chiamò.. Disse a Leo che quella sera sarebbe dovuto venire perchè io dovevo parlargli di noi.. Lui era piuttosto confuso e disorientato e si presentò alle 20 e 30 vicino casa mia, lo accompagnai su un parco che frequentavamo spesso.. Ci sedemmo su una panchina.. sapevo di dover fare io il primo passo.. Iniziai a dirgli che avevo capito finalmente i miei sentimenti per lui. Stavo tremando.. Avevo paura di sbagliare ma se mi fossi bloccata avrei rovinato tutto! Gli dissi che avevo riflettuto, che l'età era un numero ed ero stufa di chiudere i miei sentimenti dentro un cassonetto.. gli dissi che era da un po’ ormai che mi ero innamorata di lui, ma che avevo troppa paura di ammetterlo.. Poi smisi di parlare e iniziai ad osservarlo, sembrava confuso, mi chiese se lo stavo prendendo in giro.. io lo rassicurai del contrario.. Ma non ci fu alcun riflesso da parte sua, neanche un abbraccio, nulla! allora per rompere il ghiaccio mi alzai e corsi verso le giostrine del parco invitandolo a seguirmi, lui non se lo fece neanche dire che mi seguì.. stavamo giocando a “prenderci” io giravo attorno al parco, sotto lo scivolo dietro la rete.. e lui mi seguiva e ogni volta che riusciva a prendermi ci guardavamo negli occhi ed eravamo sempre vicinissimi! non stavamo correndo, ma camminando.. poi si distese sullo scivolo e io appoggiai la mia testa sul suo petto, lui mi accarezzava e il suo cuore sembrava dovesse scoppiare da un momento all'altro.. ma non accennava a baciarmi.. allora ci rimettemmo sulla panchina però decisi di sedermi sopra di lui girata verso di lui.. Non dicevamo più nulla.. Ci guardavamo negli occhi, le parole erano inutili in quel momento, gli sguardi dicevano tutto! Poi mi mise una mano tra la guancia e il collo, e piano iniziai ad avvicinarmi.. gli occhi non erano chiusi ma ci guardavamo le labbra.. poi sempre più vicini finchè non chiusi gli occhi e in quel momento, finalmente, ci demmo il nostro primo bacio! Sentii le farfalle sullo stomaco farsi sempre più imponenti, il mio cuore che sembrava volesse uscire dal mio corpo, e un brivido mi assalì tutta la schiena.. finimmo di baciarci e ci abbracciammo.. poi ci guardammo negli occhi.. Mai nessun ragazzo mi aveva desiderata tanto! E’ passato solo un'anno dal 13 luglio 2011.. Ma con lui ogni giorno è come se fosse il primo!

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