1.

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Ho sempre odiato le feste.
Troppa gente appiccicata l'una all'altra, forte odore di alcol e di fumo, corpi che si strusciano fra di loro.

E indovinate dove sono? A una festa.

"E dai Cher! Divertiti un pò!" Mi richiama la mia amica Ami.

"Ho già dato troppo per stasera, quindi torno a casa. Ciao Ami." Dico posando il bicchiere con del liquido dentro sul tavolo.

Mentre esco, noto un ragazzo, il quale non ho mai visto prima.
Ha dei capelli di un castano strano, probabilmente venuto fuori da qualche tinta fatta e rifatta.

Noto che mi sta fissando, quindi decido di accelerare il passo per uscire.

Una volta tornata a casa, mi butto subito nel letto.
Vivo sola, cioè in realtà vivo con mia sorella, ma non c'è mai, sopratutto la notte, chissà che lavori fa.

Decido di non pensarci tanto, perciò mi metto ad ascoltare la musica.

Senza nemmeno accorgermene, cado in un sonno profondo.
**
Vengo svegliata dalla porta dell'ingresso che viene sbattuta molto forte.
Ginko non può essere, d'altronde è venerdì notte, lei non c'è mai sopratutto in questo giorno.

Con molta paura, mi alzo dal letto e mi dirigo al piano di sotto.

Noto una figura maschile rivolta verso la finestra situata nell' ingresso.

"Chi sei?" Chiedo accendendo la luce della stanza.

Si gira di scatto.
Ma sì, è quel tipo della festa.

Sorride maliziosamente.
"Tu ora vieni con me." Dice avvicinandosi.

"Già mai!" Grido prendendo il telefono.
Fa una risata isterica e poi mi punta una pistola contro.

"Non ci siamo capiti. Tu ora vieni con me e non chiami nessuno." Mi tira per un braccio. "Presto, andiamo su, fai le valigie."
Deglutisco e inizio a salire le scale.

Mi ucciderà, ne sono certa.

Una volta in camera mia, inizio a svuotare l'armadio e a metterlo nella mia valigia.
Il pazzo si ferma a guardare le mie foto, e poi me.

"Bene, andiamo." Mi ritira per un braccio e mi porta fuori casa, dove c'è parcheggiata una bmw nera.
Saliamo in macchina.
Ho un pò di paura, ma non eccessivamente, infondo non ho niente da perdere.

"Posso almeno sapere dove stiamo andando?" Chiedo.
"Tokyo." Risponde freddamente e continuando a guardare la strada.

Annuisco silenziosamente.

Per tutto il viaggio da casa mia all' aeroporto sto in silenzio.

Dopo aver fatto tutti i giusti accertamenti, saliamo sull' aereo che ci porterà a Tokyo.
Visto che è abbastanza presto, decido di dormire un pò, col tizio psicopatico ci parlerò dopo.
**
Svegliati, avanti." Una voce mi richiama.
Ah già, sono stata rapita da un pazzo.

"Sbuffo lievemente e scendiamo dall' aereo, recandoci poi verso un'altra auto.

Ci fermiamo davanti a una casa, suppongo la sua.

"Posso sapere perché mi hai rapita e chi diavolo sei?!" Chiedo una volta entrata in casa.

Sospira nervosamente ma poi inizia a parlare.
"Io ho una casa a Seul e una a Tokyo.
Ero a Seul per trovare degli amici che mi hanno portato a quella festa.
Ti ho notata per tutta la serata, e boh, ora sei qui.
Comunque io mi chiamo Jimin, e tu ora sei di mia proprietà."
**
Scusate per il capitolo cortissimo, i prossimi saranno più lunghi.

Chi è Jimin, e cosa vuole di preciso da Cher?

I Love You || ❁Park Jimin❁Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora