24.

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Penultimo giorno a Parigi, poi si ricomincia con la solita e noiosa routine di ogni giorno.
Non dimenticherò mai questo viaggio.

A distrarmi dai miei pensieri, è un colpo di tosse proveniente da dietro di me, mi giro di colpo e vedo Suga.

"Posso?" Chiede indicandomi il letto, come a dire 'posso sedermi accanto a te?'.
Annuisco sorridendo a labbra chiuse.

"E così siamo quasi giunti al termine di questo viaggio, ti sei divertita?" Chiede mostrandomi un sorriso.

"Mi sono divertita veramente tanto, e tu?" E giusto sapere anche il suo di parere.

"Beh, anche io.
Mi ha fatto bene staccare da tutta quella merda che mi circondava, ho avuto anche tempo per riflettere veramente su ciò che voglio fare della mia vita, perchè adesso è veramente incasinata e orribile." Abbassa lo sguardo.

"Sei stato tu a volerla così in fin dei conti, e sei tu a cambiarla, o cercarla di migliorare, affrontando tutti i tuoi problemi faccia a faccia, e non buttandoti nella droga e nell'alcol come stai facendo adesso."
Incrocia le mani fra di loro e cambia lo sguardo da me al pavimento un pò di volte.
"Posso sapere una cosa?" Chiedo spontanea.

"Si, certo.
Cosa vuoi sapere?"

"Qual'è il tuo vero nome? Insomma, non penso che il tuo vero nome sia 'Suga'." Questa domanda mi affligge dalla prima volta che ho saputo di lui.

"Min Yoongi, questo è il mio nome, ed è da veramente troppo tempo che non lo pronuncio, e questa cosa è imbarazzante sinceramente."

"Mi piace come nome sai?
La scelta sta a te adesso, vuoi continuare con Suga, o riniziare con Min Yoongi?"
Sembra quasi una seduta psicologica.

"Cher, mi hai incasinato ancora di più la mente con questa domanda, sai?" Scoppia in una risata, e io faccio lo stesso.

"Che succede qui?" Io e il ragazzo di fianco a me ci giriamo per vedere chi c'è dietro di noi, mostrandoci Jimin.

"Niente amico, stavamo solo parlando, sta tranquillo, non ci provo con la tua ragazza." Dice Yoongi.
Divento subito rossa per l'imbarazzo.

"C-cosa? Io non sono la sua ragazza!" Esclamo mettendomi in piedi velocemente.

"So che ti piacerebbe baby." Jimin mi accarezza il volto per poi farmi l'occhiolino, provocando una risata da parte di Yoongi.
Metto una mano in faccia scuotendo la testa.

"Tolgo il disturbo, a dopo ragazzi." Suga esce dalla stanza, lasciandoci soli.

"Alloora, sono le 6 del pomeriggio, e ancora non ti sei preparata per stasera?" Chiede sdraiandosi sul letto.

"Cosa hai in mente di fare stasera, Park Jimin?" Inarco un sopracciglio.

"Ehm, portarti a cena fuori visto che è l'ultima sera? Forza, vatti a fare la doccia per poi metterti il vestito che ti ho comprato qualche giorno fa, e fai veloce." Mi tira una pacca sul sedere per poi sorridere maliziosamente.

"Ma, Jimin!" Sussulto spostandomi verso il comodino per prendere la biancheria intima, per poi dirigermi verso il bagno.
**
Dopo essermi preparata come si deve, esco dalla camera per poi dirigermi verso l'hotel, dove Jimin mi aspetta.

Mi guardo un pò intorno ma non vedo nessuno, quindi mi giro e vado verso la porta dell'hotel per rientrare, ma un clacson mi blocca.

"Non penserai mica di rientrare? Forza, andiamo!" Sento gridarmi alle mie spalle, mi giro (di nuovo) e vedo Jimin con la testa fuori dal finestrino di una limousine.
Sorrido e vado verso il veicolo lussuoso.

"Perchè tutto ciò?" Scuoto la testa divertita da ciò.

"Perchè sì.
Sarà una serata indimenticabile, vedrai." Mi prende la mano e la bacia,  arrossisco a quel gesto.

"Puoi pure partire." Il ragazzo di fianco a me tira un colpetto al vetro per richiamare l'autista.

Dopo circa 5 minuti di viaggio, vedo Jimin aprire il tettuccio dell'auto e salire sui sedili.

"Vieni." Mi prende delicatamente per un braccio, e mi mette nella sua stessa posizione, facendomi ammirare Parigi attraverso una limousine.

"Tu sei pazzo!" Lo abbraccio per il freddo che fa, senza accorgermi di cosa ho appena fatto.
Inizialmente si irrigidisce, ma poi stringe la presa.

"Pazzo? Magari di te, mia bellissima Choi Cher." Mi da un bacio lieve sui capelli.
**
Dopo aver cenato in un bellissimo ristorante, ce ne andiamo a fare un giro per la città.

Noto che Jimin mi sta fissando, quindi spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio "Perchè mi stai fissando?"

"Perchè questa sera, sei ancora più bella del solito, ti giuro Cher, sei qualcosa di wow sotto la luna splendente, non ci avevo mai fatto caso, ma credo proprio che ci farò più caso."
Sorrido lievemente.

"Io non sono bella.
Sono una ragazza come tutte le altre, e poi scommetto che Yun è più bella di me..." abbasso lo sguardo.
Purtroppo io non dimentico, e so che Jimin è ancora innamorato di Yun.

"Ti sbagli di grosso, Yun è di una bellezza banale, una bellezza comune, ma tu, tu invece sei di una bellezza particolare e unica, e fidati, se te lo dice Park Jimin, devi crederci.
E comunque, Yun può benissimo andarsene a quel paese, io voglio te."
E con un gesto, mi prende per i fianchi, avvicinandomi a lui, e unire le nostre labbra, facendole ballare in una danza dolce, ma proibita allo stesso tempo.

Dopo qualche secondo, o forse minuto, ci stacchiamo, e Jimin mi ricorda che abbiamo la limousine per tornare in Hotel.

Il viaggio è stato veramente troppo lungo, nessuno dei due parlava, probabilmente eravamo entrambi imbarazzati per ciò accaduto prima, di tanto in tanto ci guardavamo, ma neanche una parola usciva dalle nostre labbra arrossate per colpa del bacio datoci prima.
***
Entrati nella camera, Jimin sbatte la porta, dirigendosi poi verso di me, e riunire nuovamente le nostre labbra.

Dopo una marea di baci infiniti, mi sfila delicatamente il vestito, lasciandolo a terra, poi passa ai suoi di abiti.
Mi guarda negli occhi, per poi segnare dei cerchi immaginari sulla mia schiena priva di vestiti, eccetto il reggiseno, ma anche quello, tempo trenta secondi, è già a terra.
Inizia a baciarmi il collo, per poi spingermi delicatamente verso il letto, e prendere qualcosa dal suo cassetto.
Torna da me, sfilandomi l'ultimo pezzo di stoffa che ho addosso, e poi, inizia a fissarmi il corpo nudo, illuminato solo dalla fioca luce della luna.
Anche lui, come me, resta nudo, privo di abiti.
Passo una mano sui suoi addominali abbastanza scolpiti.
Mi da un bacio lieve sulle labbra, per poi mettersi la giusta protezione, per poi mettersi 'sopra' di me.

"Sei sicura?" Chiede sussurrando, come se qualcuno potesse sentirlo.

"Sono sicura." Rispondo.
Si, voglio fare sesso con Park Jimin, e no, non me ne pentirò, perchè me ne sono innamorata, ed è dura da ammettero, ma è proprio così.
Io amo Park Jimin.

I Love You || ❁Park Jimin❁Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora