25.

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Oramai siamo tornati a Tokyo da ben due giorni, già sento la mancanza di Parigi, ma vabbè, prima o poi dovevamo tornarcene a Tokyo.

Jimin è andato da qualche parte , non so nemmeno io dove, ma vabbè, ci ho fatto l'abitudine.
Sento aprirsi la porta, quindi mi dirigo verso di lui per salutarlo.

Ma invece di trovare Jimin, trovo lui con in mano un sacco di scatoloni che gli coprono la faccia.
Gli appoggia per terra e poi sospira, lo guardo perplessa, lui guarda me, e poi se ne ritorna fuori.
Me ne sto impalata ad aspettarlo, quando se ne rientra in casa con un abete verde, ricollego il tutto.

"Oggi facciamo l'albero di Natale!" Esclama.

Io sorrido come una bambina, mi ero totalmente dimenticata che fra due settimane nemmeno è Natale.

"Aiutami a portare queste scatole in salotto, attenta che sono pesanti." Dice poi, prendendo in mano anche lui uno scatolone e portarlo nella rispettiva stanza.
Lo aiuto come detto.
In circa cinque minuti abbiamo posato le scatole per terra in salotto.

"Duunque baby, do a te l'onore di scegliere il colore delle palline e delle lucine per l'albero." Mi fa l'occhiolino, ed io annuisco.

Mi siedo per terra iniziando a scartare le scatole con dentro il materiale, e dopo quindici minuti, ho deciso che il colore sarà rosa e nero per le palline, e oro e bianco per le lucine.

Jimin sposta l'albero dove si può vedere bene, e dopo poco, cominciamo ad addobbarlo con palline, angioletti vari e cose così.
Prendo in mano una pallina nera, e girandola mi accorgo che c'è una foto di un bambino piccolo.

"Ehmm, Jimin?" Gli sventolo la pallina in faccia.
Il ragazzo di fianco a me diventa tutto rosso in viso, prendendo la pallina e lanciandola da qualche parte.

"Sono io da piccolo, e si, quella roba la usava mia mamma quando facevamo l'albero anni prima.
È imbarazzante, lo so, da quando vivo da solo non l'ho più messa." Dice con tono molto veloce.

"Eri stra carino Chimm!" Gli pizzico una guancia.

"Tu sei stra carina, anzi, bellissima." Dice con voce fioca.
Ci guardiamo negli per una marea di secondi, che sembrano non finire più.
La prima a distogliere lo sguardo sono io, continuando ciò che abbiamo iniziato prima.
**
Guardo soddisfatta il bellissimo albero che abbiamo fatto insieme, ma sembra che manchi qualcosa.

"Jimin! Manca la stella sulla punta!" Dico cercandola e fortunatamente, trovandola subito.
Provo a metterla in punta di piedi, ma nulla da fare, sono troppo bassa.

"Sei troppo buffa, ma il tempo scorre, quindi, vieni qui." Con una mossa, mi prende sulle spalle, per facilitare le cose.
Non nego di essere imbarazzata ora, in questo preciso istante.

"Fatto, posso scendere?" Chiedo guardando in basso.

"No." Dice per poi uscire dalla stanza, salire le scale, aprire la porta di camera "nostra", entrarci dentro, e buttarmi sul letto.

"Park Jimin! Sei letteralmente uno stupido!"

"Stupido ma bellissimo." Si atteggia da snob.

"Lo dici solo tu." Scherzo.
Jimin è troppo bello.

"Lo dirò solo io, ma ricorda, che lo pensano in tante, sopratutto te."
Roteo gli occhi al cielo.

"Dobbiamo attaccare le luci fuori e un pò sparse per la casa, quindi basta chiacchiere."

**
"Baby, stasera vengono i ragazzi a cena da noi, prepari tu o prendiamo qualcosa da asporto?" Jimin entra in camera da letto con solo i pantaloni della tuta addosso, resto incantata dai suoi abs.
"Invece di mangiarmi con gli occhi, puoi rispondermi?" Fa una risatina, prendendo una t-shirt bianca dall'armadio.

"Cos? Ahh. Posso anche cucinare anche io, se vuoi, solo che devi andare a prendere la cena che vuoi.
Prima vai, prima faccio, quindi byee." Sorrido falsamente.

"Wow, cacciato da casa mia.
Sei una cosa assurda Cher, torno fra trenta minuti o anche meno, resta qui, o intanto vai ad apparecchiare." Annuisco vedendolo uscire.
**
Il campanello suona, simbolo che sono arrivati, ma anche senza che nessuno vada ad aprire, entrano lo stesso.
Dopo aver salutato, noto che Yoongi si sofferma a guardare l'albero.

"Wow Jimin, si vede che hai una ragazza in casa." Esclama il ragazzo dai capelli verde menta sbiadito.

"Già, l'ho notato pure io:
-Casa sempre pulita, profumata ed in ordine
-Cose da ragazza sparse per casa
-Albero di Natale rosa
-Jimin innamorato..." Dice Taehyung elencando le cose sulle dita delle mani.

"Come siete noiosi.
Voi avete una casa terribile amici, tranne Jin-Hyung, Jin-Hyung ha una casa perfetta." Dice Jimin ridacchiando.

"Jin-Hyung ha una casa perfetta solo quando Namjoon non è da lui, altrimenti è il caos totale." Fa notare Jungkook.

"Simpatici come pochi." Il ragazzo in questione rotea gli occhi al cielo, mentre viene abbracciato dal suo ragazzo.
Non smetto di sorridere per la scena.

"Sisisisi blablabla, ho fame." Esclama Hoseok sedendosi su una sedia.
Tutti lo seguono ed io poso il cibo in tavola.

Jimin, dall'altra parte del tavolo, mi sorride dolcemente.
**
Aaaa, eccomi tornata dopo un'assenza lunghina.
Capitolo orribile, lo so, ma diciamo che è più un capitolo di passaggio.
Cercherò di aggiornare più spesso, promesso.♡

I Love You || ❁Park Jimin❁Where stories live. Discover now