15.

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                                                 Jimin pov's

Quando la festa finisce, mi accorgo di qualcosa che manca.
Non ci do tanto peso e mi dirigo verso i ragazzi, che sono davanti al locale probabilmente a fumare.
Inizio a contarli:
Uno, due, tre, quattro, cinque.
Hoseok, Jin, Namjoon, Tae, Jungkook.
Mi ripeto i nomi nella mente, non riesco proprio a capire chi manchi.

"Amico, tutto bene?" Chiede Tae tirandomi una pacca nella spalla.

"Uhm si, manca qualcuno o sbaglio?"
Il biondo accanto a me scoppia a ridere.

"Beh, qualcuno come Suga e la tua amichetta Cher?" Ridacchia ancora.
Spalanco gli occhi accorgendomi di ciò che ha appena detto.

"Merda! Dove saranno andati!?" Impreco a voce fin troppo alta.

"Te la sei cercata amico stasera, visto che eri impegnato a limonarti quella tizia orribile, quindi non tenendo d'occhio lei." Dice Hoseok in tutta tranquillità mentre si accende una sigaretta.

"Stai zitto!" Gli urlo contro.
Probabilmente sono andati a casa di Suga? Non saprei, l'unica è andare a vedere.

"Nam, tu vieni con me." Lo tiro per un braccio trascinandolo fino dentro la mia auto.

"Jimin, cos'è tutta questa rabbia?" Chiede ridendo.

"Beh, cos'è tutta questa rabbia? Suga non ha nessuna protezione in casa, quindi lei potrebbe scappare, andare a dire tutto alla polizia e poi, saremo tutti nella merda.
E poi lo sai, Suga è uno dei più inaffidabili nel gruppo." Metto in moto la macchina per poi partire con un'alta velocità.
Dall' espressione divertita che aveva prima, ora ha un espressione abbastanza preoccupata in volto.
**
Entriamo in casa non curandoci del silenzio e del fatto che probabilmente stiano dormendo.
Lei è solo mia, nessuno può toccarla, inclusi i miei amici.

Mi avvicino con passo deciso verso di lei, che dorme beatamente nel letto abbracciata a Suga.
Inizio a scuoterla non delicatamente e lei, si sveglia di colpo, iniziandomi a guardare male.

"Andiamo, muoviti." Le dico con tono severo, ma lei non si muove, continua a guardarmi, probabilmente è ancora fra il sonno, quindi non capisce cosa stia accadendo.
Sbuffo rumorosamente.
"E vabbene, lo hai voluto tu." La prendo di peso poggiandola sulla spalla destra.

"Ma cos..? Jimin mettimi subito giù!" Inizia a gridare lei tirandomi degli schiaffi sulla schiena.

"Lo hai voluto tu baby." Detto ciò, esco dalla stanza per poi dalla casa di Suga, che è ancora lì dormiente.
Nemmeno le bombe lo svegliano.

Namjoon è dietro di noi che se la ride di gusto, beh, in altre circostanze avrei riso pure io.
Saliamo tutti e tre in macchina, e solo ora noto che ha una maglia di Suga.

"Bella maglia Cher." Inarco un sopracciglio guardandola, ma ricevo solo un'occhiataccia e silenzio totale.
"Che c'è? Non si usa nemmeno più rispondere?" Metto in moto la macchina per ripartire di nuovo.

"Non rompere Jimin." Risponde lei con tono arrabbiato.

"Fossi in te, risponderei meglio, sopratutto a Jimin, il tipo con i capelli rosa qua accanto a me." Dice Namjoon.
Concordo in pieno.

Una volta arrivati a casa, dopo aver portato Namjoon a casa di Jin (non so per fare cosa), Cher si dirige velocemente in camera, la seguo, non la scamperà stavolta.

"Cosa vuoi ancora?" Chiede lei innervosita.

"Avete scopato?" Chiedo improvvisamente.

"No, non abbiamo scopato, buonanotte." Prova a infilarsi sotto le coperte, ma la blocco per un braccio.

"La verità." Dico a denti stretti.
Sbuffa.

"È la verità! E poi, cosa ti frega? Cosa ti importa di me? Visto che hai limonato con quella tizia in discoteca!" Dice gesticolando con le mani.

"Aish, non contava nulla." Dico lasciandole il braccio.

"Evidentemente nemmeno io.
Buonanotte." E detto ciò, si infila sotto le coperte.
Questa ragazza è veramente troppo nervosa.
**
Un rumore fastidioso invade la stanza.
Ah, la sveglia.
Aish, le 10:30.
"Cher, alzati dobbiamo andare in un posto." La scuoto leggermente, ricevendo dei mugolii.
"Cher uno, Cher due, Cher non fammi arrivare al tre." Ancora nessun segnale.
"Cher tre."
Prendo la bottiglietta d'acqua posta al mio lato del letto, la apro e gliela lancio addosso.
Schizza fuori dal letto urlando.
"Ma sei scemo?!" Grida ancora più forte.

"Te lo avevo detto di non farmi arrivare al tre." Scrollo le spalle.

"Tu sei matto! Matto da legare!"

Ridacchio leggermente.
"Vestiti, ti porto in un posto."

Corruga le sopracciglia e inizia a guardarmi in un modo strano
"Devo preoccuparmi? E ricorda che sono ancora arrabbiata con te.
Ma ho voglia di uscire, quindi."
Prende dei vestiti e si dirige in bagno.

Nel mentre indosso un jeans e una felpa della Supreme grigia, visto che fuori è abbastanza freddo.
Dopo poco rientra in stanza vestita con un leggins nero e una maglia a maniche lunge bianca che arriva fino al ginocchio.
Dire che è sexy è a dir poco.

Lascio stare i pensieri poco casti e usciamo di casa.
**
"Mi hai portata in un negozio di parrucchieri?!" Esclama lei fissando il cartellone luminoso sopra il negozio.
Annuisco e le apro la porta per entrare.

"Buongiorno." Dice la ragazza della scorsa volta scrivendo qualcosa sulla sua agenda, non guardando minimamente chi sia entrato.
"Oh ciao tesoro! Sei tornato di nuovo!" Sorride vedendomi.

"Già, e oggi anche lei si farà i capelli, giusto Cher?" La guardo per un attimo, e lei annuisce, sembra che in volto abbia un espressione felice.

"Ma certo, sfoglia pure il libro per trovare qualche ispirazione.
Tu sai già cosa vuoi?" Chiede riferendosi a me.

"Esatto." Dico sedendomi su una sedia.

"Bene, dici pure a lei ciò che vuoi, intanto io mi occupo della ragazza."
Nella stanza entra un'altra tipa, dalla faccia non sembra una tanto esperta, ma vabbè, lasciamo alla sorte.
**
"Aish! Non ci voleva questa!" Grido una volta entrati in macchina.
Cher scoppia a ridere di nuovo guardando il danno che mi ha fatto in testa.
"Ma come è possibile scambiare il biondo platino per il grigio!" Dico guardando i miei capelli grigi.

"Non ti stanno male, nonnino!" Esclama lei continuando a ridere.

"Non è divertente! Aish, almeno a te li ha fatti bene!" Dicoo poi guardando i suoi capelli.
Ha fatto delle semplici sfumature bionde, ma le donano veramente tanto.

"Modestamente!" Dice atteggiandosi.

"Cosa penseranno gli altri? Dovrò mettermi per forza il cappellino! Mi prenderanno in giro sicuramente!"
Sembro quasi un bambino a cui hanno comprato il giocattolo sbagliato.

"Fregatene del giudizio degli altri" Sorride, e d'istinto sorrido pure io.

I Love You || ❁Park Jimin❁Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora