23-Namjin pt.2

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Dopo che Jungkook è uscito dalla stanza, decido di farmi una bella doccia calda, per buttare giù il nervoso che ho addosso, veramente credo di potercela fare?
Alla fine sono pur sempre Kim Seokjin, il ragazzo più timido del mondo.
Contro voglia, esco dal box della doccia e mi metto l'accappatoio blu sul corpo, prendendo un altro asciugamano per sgrondare i capelli dalle gocce d'acqua presenti.

Nel mentre che mi stavo per asciugare i capelli, sento bussare alla porta, quindi sempre in accappatoio, vado ad aprirla, per ritrovarmi davanti Nam.

"Ei, non me lo aspettavo, scusa per le condizioni." Mi guardo dall'alto al basso, accennando un sorriso.

"Non fa nulla, sei bello lo stesso.
Comunque, preparati, fra trenta minuti andiamo a cena fuori solo io e te.
Ci troviamo alla porta principale dell'hotel." Dice finendo il discorso e andandosene via, lasciandomi lì su due piedi.
Bello il destino mh?

Rientro nella stanza, finisco di asciugarmi i capelli e mi vesto, per poi guardarmi trecento volte allo specchio.
Prendo la giacca, ma mi soffermo a guardare la scatolina con dentro gli anelli presa stamani, sospiro e decido di prenderla.
Sono sicuro che mi respingerà, ma in fin dei conti, provar non nuoce, giusto?

Ed eccolo lì, in tutta la sua bellezza, mentre si guarda intorno spaesato.
"Eccomi." Sorrido.

"Finalmente, andiamo Seokjin?" Chiede indicando la porta.

"Sai che odio essere chiamato Seokjin, preferisco semplicemente Jin, ma non importa." Roteo gli occhi per poi fare una risata spontanea.

"Ti da un tocco di eleganza in più il tuo vero nome." Marca la parola "vero", per poi aprire la porta in vetro dell'edificio ed uscire, lo seguo chiudendola poi alle mie spalle.

"Il ristorante è qua vicino, proprio davanti alla Torre Eiffel.
Ho già prenotato tutto, pure il menù." Sorride iniziando a camminare.

Il ristorante è veramente qualcosa di bello, è tutto arredato in modo elegante e caldo, credo che ciò non costi così tanto poco, aish, dannato Kim Namjoon e i posti tanto costosi.

Arriva il cameriere da noi, e Namjoon inizia a parlargli in inglese, credo sia l'unica lingua fattibile, visto che abitiamo dall'altra parte del mondo e quindi non credo capisca il coreano o il giapponese, ma vabbè.

"Ti piace?" Chiede Nam, dopo dieci minuti di silenzio fra di noi.

"Molto, è tutto così bello." Continuo a guardarmi intorno.

"Uh, il cameriere sta venendo verso di noi, per fortuna." Strofina le mani fra di loro guardando il cameriere che arriva verso il nostro tavolo.
Inizio a ridere rumorosamente.

"Che c'è?" Chiede iniziando a ridere pure lui.

"È che, sembri un maniaco mentre guardi il cameriere con il cibo, tutto qui."

"Del cameriere non me ne frega assolutamente niente, è del cibo che mi frega." Dice continuando a ridere, quindi beccandoci da parte di tutto il ristorante, occhiatacce che non raccomandando nulla di buono.
**
"Alloora Jin, sei stato bene?" Chiede Nam mentre ci incamminiamo fuori dal locale.

"Molto, ti invece?" Infilo le mani dentro le tasche della giacca.

"Molto anche io." Sorride, per poi sedersi su una panchina, facendomi cenno di sedermi accanto a lui, e così faccio.
A illuminarci, è semplicemente la Torre Eiffel, visto che la sera emana molta luce, cosa c'è di più bello?

"Così domani ripartiamo...
Ti mancherà la francese con cui hai avuto una notte fiammosa?" Mando giù il groppo in gola, cercando di restare meno a disagio possibile, o meglio, cercando di non farlo vedere.

Namjoon inarca un sopracciglio e poggia i gomiti sulle ginocchia, intrecciando le mani fra di loro e a sua volta poggiandoci il mento sopra.

"Sei per caso geloso?" Dice facendo una breve risata.

"Assolutamente no." Inizio a guardare altrove, ma lui poggia due dita sotto il mio mento e iniziando a girare il volto verso di lui.

"La verità." I suoi occhi scuri e penetranti mi stanno distruggendo.

"Okay, forse un pochino, ma non è nulla di che." Sento che sto per andare in fiamme.
Tutta la convinzione di dire i sentimenti che provo verso di lui, è svanita dal nulla.

"E perchè? Jin non stiamo insieme io e te."
Triste verità purtroppo...
Non stiamo e probabilmente staremo mai insieme...

"Oh, si lo so benissimo, adesso vado, ciao, è stato bello." Mi alzo di colpo dalla panchina, facendo però cadere la scatolina contenente i due anelli.
Al che, Namjoon la prende velocemente e la apre, guardandola per qualche secondo.

"E questi cosa vogliono dire, Jin?" Chiede dolcemente, alzandosi in piedi "devi per caso uscire con una ragazza?" Si avvicina sempre di più.

"Dannazione no! No che non devo uscire con una ragazza!
Perchè non vuoi arrivarci Namjoon?
Secondo te, se Yoongi o Taehyung (o qualsiasi altro ragazzo eccetto te) mi avrebbero chiesto di uscire, mi sarei vestito così?
Se Hoseok o Jungkook, si sarebbero portati a letto una ragazza, avrei reagito in questo modo?
Dimmelo Namjoon, avanti!
Non vuoi proprio capirlo, non vuoi capire che io ti amo?
Si, esatto, io, Kim Seokjin, amo Kim Namjoon.
Cosa buffa vera?
Sei il primo ragazzo, o meglio, la prima persona che sto amando veramente, e che probabilmente amerò per il resto della mia vita.
No, non mi definisco ne gay ne bisessuale, io mi sono innamorato di te, e non so nemmeno il perchè Namjoon.
Da quando ti ho visto, ho capito che l'amore non ha sesso ne orientamento sessuale, io semplicemente, ti amo veramente, magari per te non è lo stesso, ma io ti amo.
Ora perfavore, va via, che mi sto rendendo patetico."
Detto questo discorso, scoppio in lacrime, non posso crederci che l'ho detto veramente.
"Cosa ci fai ancora qui, vattene!" Indico con l'indice un punto indefinito.

"Non me ne vado, perchè chi ama, aspetta.
E io voglio aspettare, perchè ti amo anche io, Kim Seokjin.
Buffo vero?
Sai cos'altro è buffo?
Il fatto che non esiste la francese con la quale ho avuto una notte fiammante.
Semplicemente, non ho dormito la notte, perchè ti pensavo Jin, pensavo a ciò che provavo per te, e si, ho capito che ti amo.
Ho capito che io non voglio dimenticarti per nessuna ragione al mondo, e ho capito che, voglio restare insieme a te, fino alla fine dei miei giorni, sempre se tu vorrai." Riesco a vedere qualche lacrima scendere dai suoi occhi.

"Lo voglio più di ogni cosa al mondo." Sorrido, e a questo mio gesto sorride pure lui.

"Beh, quindi.
Kim Seokjin, vuoi fidanzarti con Kim Namjoon, un ragazzo qualunque innamorato di uno splendido ragazzo?" Apre la scatolina.
"So che dovresti essere tu a dare gli anelli, visto che gli hai comprato tu, ma shh." Fa l'occhiolino.

"Si, voglio fidanzarmi con te." Prendo un anello e lo indosso, lo stesso fa lui.

"Ti amo." Mi avvicino alle sue labbra.

"Ti amo anche io." Dice poi, chiudendo la distanza che si era formata tra le nostre labbra, quindi, unendole in un bellissimo bacio bisognoso e amoroso.

I Love You || ❁Park Jimin❁Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora