I Love You || ❁Park Jimin❁

12.

"Baby usciamo?" Chiede Jimin entrando in salotto.
Mi acciglio per un attimo.
"E dove vuoi andare?" Mi alzo dal pavimento in cui mi ero sdraiata, ci stavo comoda okay?
"Uhm, pensavo di andare dai ragazzi, che ne dici?"
Sospiro rumorosamente.
"Eh va bene. Aspettami, vado a prendere una felpa più pesante." Esco da quella stanza e mi dirigo in camera al piano di sopra.
Mmm, non ho felpe pesanti, ouch.
Apro l'armadio di Jimin e prendo una felpa grigia.
Ew, mi sta enorme, ma mi piace, quindi.
Riscendo al piano di sotto dove trovo Jimin al telefono, probabilmente starà facendo qualche giochino stupido.
"Io sono pronta." Dico mettendomi di fronte a lui.
Spenge il telefono e poi posa lo sguardo su di me.
"Hey ma quella non è la mia felpa?" Fa una faccia perplessa.
"Si, non ho felpe." Dico tirandolo su dal divano.
"Uh oh, ma questa è l'ultima volta che ti preso qualcosa, okay?"
Annuisco e usciamo, dove mi dirigo verso la sua auto.
"Nono, stasera andiamo a piedi." Dice tirandomi via dal veicolo.
"Jimin! Ma è sera, è freddo ee-"
"Ee niente baby, andiamo e basta, tanto la casa di Suga è qua vicina."
Annuisco per l'ennesima volta.

Jimin bussa all'abitazione del suo amico, e quest'ultimo la apre, per poi sorriderci.
Fa cenno di entrare e così facciamo.
Saluto tutti con un gesto della mano, o meglio della felpa.
Ma non noto Jin, possibile che non sia venuto...?
"Cheer!" Mi viene incontro Jungkook per poi abbracciarmi.
Jimin sbuffa e si butta a peso morto sul divano.
"Ti da noia che tocchi la tua baby?" Dice Jungkook ridendo, riferendosi a me.
"Scopatela pure, non mi interessa, non è Yun lei." Alza le mani in segno di resa, e ciò mi fa solo roteare gli occhi.
Ad un tratto entra Jin con gli occhi rossi, parecchio rossi.
"Hey Jin, hai fumato per caso?" Dico guardandolo per bene.
Non fa in tempo a rispondere che Namjoon lo procede.
"Ha pianto la checca, altro che fumare e fumare, fa tanto il santarellino." Ride rollandosi una canna.
"Vai a fare in culo Kim Namjoon!" E corre via in cucina, dove lo seguo per sapere cos'ha.
"Jin, perché stai piangendo?" Mi siedo per terra accanto a lui, portando le ginocchia al petto.
Lui scuote la testa.
"Per caso per una ragazza...?" Chiedo pensando l'ipotesi più possibile.
Fa una risata, si vede che è falsa.
"Se quella ragazza si chiama Kim Namjoon ed ha i capelli di un azzurro scolorito allora sì, sto piangendo per una ragazza." Tira su con il naso per poi asciugarsi le lacrime con il palmo della mano.
Ohu, quindi Jin è gay...?
"Spiegati meglio." Lo incito a continuare.
"Lui è quella fottuta droga! Okay, va bene che non ne fa uso spesso, ma cazzo, quando si fa, mi distrugge in tutti i sensi. Ti stai chiedendo se mi piace? Si Cher, ne sono fottutamente innamorato da 3 anni! E-e non so cosa prova lui! Quando è sobrio fa sempre il dolce con me, ma quando è fatto, diventa una belva, lo hai potuto vedere quando mi ha chiamato checca davanti a il resto del gruppo, quindi anche sputtanandomi!" Finisce il discorso appoggiando la testa sulla mia spalla.
"Forse, puoi farlo uscire da quel giro...ma anche Jimin si droga?" Chiedo mordendomi il labbro inferiore, sperando in un no profondo no.
"Prima di faceva, ma ora, ora sembra che abbia smesso, cioè, si fa qualche canna a volte, vuoi andare a vedere?" Chiede e io annuisco alzandomi.
Ci dirigiamo in salotto e ci sediamo per terra, di nuovo, visto che non c'è spazio.

Sembra che abbiano finito la canna, e Jimin, fortunatamente, non sembra essersela fumata.
Perché mi importa così tanto di lui?

"E ora la roba pesa ragazzi!" Esclama Suga prendendo una bustina con contenente polvere bianca.
Mando giù il groppo che avevo in gola, e noto Jin rattristirsi di nuovo, ohu, chissà quanto tiene a Namjoon.
"R-ragazzi, potete per una sera, una sola sera non usare quella merda?" Chiede il ragazzo dai capelli neri accanto a me, torturandosi le mani per l'imbarazzo.
"Ha ragione ragazzi..." Dice Jungkook sospirando.
"Levatevi dalle palle se non volete vedere no? Io non ne faccio più uso, ma affari loro se vogliono continuare, ecco, quindi se vi fa fastidio, levatevi dalle palle, come ho detto prima." Dice Jimin, facendomi innervosire.
Mi alzo di colpo e corro fuori da quella casa.

Mi appoggio al muro esterno di quella casa, e poco dopo esce Jimin.
"Rientra in casa se non vuoi farmi incazzare!" Grida lui.
In tutta risposta, caccio fuori il dito medio, a quel gesto scende le scale, ma Jin e Jungkook gli dicono di rientrare dentro.
La risposta di lui? Scrolla le spalle e fa come hanno detto.
"Cosa hai intenzione di fare?" Chiede Jungkook guardandomi.
"Aspettarlo qui fuori, non ho intenzione di guardare quello schifo." Incrocio le braccia al petto.
"Siamo in due." Jin si mette accanto a me.
"In tre!" Alza la mano Jungkook, provocando risate da parte di me e il maggiore.

Restiamo a chiacchierare per ore e ore, fino a quando non esce fuori Jimin.
"Andiamo, forza." Dice tirandomi per un braccio.
Saluto gli altri due con un cenno della mano con molta velocità.
Per quasi tutto il tragitto nessuno osa dire parola, fino a quando non inizio io.
"Perché sei così Jimin?"
"Così come?" Chiede con tono svogliato.
"Un minuto prima sembra che provi un minimo di affetto per me, e quello dopo mi tratti uno schifo e potrei anche morire per te!" Dico esasperata.
"Guarda che se volevo ti avevo già scopata e poi mandato a fanculo come il resto delle altre, lo sai vero!?" Grida lui.
"Ti odio Jimin!" Dico entrando in casa e correndo verso il salotto.
"L'odio è la negazione dell' amore, ti ricordo carissima Cher!" Grida di nuovo con aria divertita, seguendomi nella stanza.
"Ma proprio no! Ti odio e basta, vorrei non averti mai incontrato!" Okay, non lo odio, cioè non nego che sia insopportabile, però suonava male 'sei insopportabile e blablabla'.
Inarca un sopracciglio e ride, ride falsamente, togliendosi la maglia, lasciando vedere i suoi addominali abbastanza scolpiti.
"Lo so che non puoi fare a meno di me." Dice posandomi due dita sotto il mento.
"Tutto il contrario." Roteo gli occhi.
Mi guarda male e con un pò di forza, rimuove quelle dita, andandosene al piano di sopra.
Decido di dormire sul divano, sennò mi verrebbe da picchiarlo!