21- Incontri e scontri

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In effetti, Ginny aveva dato proprio il meglio di se stessa: una volta entrata in Sala Grande, la maggior parte degli occhi si puntarono su di lei, compresi quelli della sua preda.

Notandolo fece un sorriso a mezza bocca e si andò a sedere vicino a Hermione.

<<Hey>> la salutò tranquillamente.

<<Beh, ti informo che ha funzionato. Harry ti sta ancora fissando>>.

Ginny si girò a guardarlo, qualche posto più in là, e in effetti era così. Quando Ron gli diede una gomitata, però, tornò a parlare con Neville.

Si rigirò verso Hermione e sorrise, soddisfatta. Aveva vinto.

***

Una settimana dopo, il Natale era sempre più vicino, e Draco si era finalmente tolto il gesso.

<<Te lo sei tolto da solo?!>> urlò Hermione.

<<Abbassa la voce! Si, comunque. Mi dava fastidio, e la caviglia non mi fa neanche più male>>.

<<E con il Quidditch? Non puoi ricominciare ad allenarti>>.

<<Si, lo so...>>, sbuffò Draco roteando gli occhi. Ma quanto era pesante a volte. <<Comunque sopravvivrò, più o meno. Tra un mese entrerò di nuovo in campo>>.

<<La Mc Granitt ha detto due/tre mesi>> precisò Hermione.

<<Shh. Questo non lo sa nessuno>>.

Hermione sorrise e scosse la testa. Che testardo.

<<Comunque, tecnicamente ora non sei più infortunato, quindi potresti riiniziare a partecipare alla riunioni dei prefetti>>.

<<Che noiaaaaaa>>.

<<Lo so, neanche a me vanno molto a genio. Ma dobbiamo farlo>>.

<<Quando c'è la prossima?>>, chiese Draco. Quando Hermione gli rispose che ci sarebbe stata la sera stessa, lui si disperò come un bimbo.

<<No, mi rifiuto! Dí che mi è venuto un colpo di febbre!>>.

<<Non lo farei mai>>.

<<Neanche per me?>>, chiese lui e si mise a fare gli occhi dolci, mentre si avvicinava a lei pericolosamente.

Hermione però, si scansò, lasciandolo cadere di faccia sul banco.

Lei iniziò a ridere, mentre Draco cercava di rimettersi in piedi.

Stava per alzarsi ed inseguirla, ma entrano in classe gli altri studenti Grifondoro e Serpeverde, seguiti dal professore.

E in quel preciso istante, la faccia di Draco diventa di puro ghiaccio

Non degnò Hermione più di uno sguardo, e si girò per andare a mettersi al suo solito posto, all'angolino in fondo alla classe.

Il sorriso sulle labbra di Hermione si spense lentamente, mentre guardava Draco allontanarsi.

Poi Ginny le mise una mano sulla spalla, capendo ciò che era successo, e l'accompagno a sedersi ai loro soliti posti.

Intuendo la tristezza dell'amica la lasciò in pace: sapeva che è la cosa migliore da fare.

Hermione era consapevole che sarebbe successo, ma ora non poteva fare altro che rimanerci male, perché, in effetti, era accaduto. E ne era consapevole.

Quello di cui non era consapevole, però, era delle facce preoccupate e dispiaciute di tre ragazzi ai banchi dietro di lei: Potter, Weasley e Malfoy.

Una volta finita la lezione, Hermione prese il libro sul tavolo per metterlo in borsa e si alzò per aspettare Ginny.

Intanto, vide Harry e Ron che andavano via dalla classe, senza aspettarle.
Perfetto! Aveva litigato con loro per colpa di Malfoy, che ora non le rivolge neanche la parola!

<<Herm, andiamo?>> chiese Ginny pacatamente, distraendola dai suoi pensieri.

Lei annuì, e lanciò uno sguardo a Draco prima di mettere la borsa in spalla e uscire dalla classe.

Le quattro ore successive passarono esattamente nello stesso identico modo, e quando Hermione e Ginny si ritrovarono a camminare nel corridoio per andare a pranzare, non fecero che parlare su come Harry continuasse a ignorare la rossa.

<<Quindi la trovata del vestito è servita a poco?>>, chiese Hermione.

<<Praticamente a niente>>, si rassegnò l'amica.

Hermione abbassò la testa e iniziò a pensare: "Com' è possibile che Harry abbia fatto una cosa simile? Perché avrebbe... ahia!!".

Si scontrò con qualcuno, e il libro di Cime Tempestose che aveva in mano finì per terra. Non l'aveva ancora riconsegnato alla libreria del castello. 

Si chinò per raccoglierlo insieme alla persona con cui si era scontrata, mentre domandavano tutte e due scusa a ripetizione.

Quando alzò la testa, però, lo vide. Possibile che qualcuno, lì in alto, ce l'avesse così tanto con lei?!

Rimasero un attimo a guardarsi, vicini, e furono consapevoli entrambi che non riuscivano a muoversi da quella posizione.

<<Granger>> sussurrò lui, come incantato, ancora chinato a terra.

<<Malfoy>> dice lei alzandosi secca e sistemandosi la gonna della divisa.

<<Forza Draco!>> lo esortò Pansy.

Ma quanto ci era mancata la Parkinson?

Draco si alzò lentamente, senza togliere lo sguardo da Hermione, che al contrario lo evitava in tutti i modi.

<<Andiamo?>> le chiese Ginny, vedendo che nessuno dei quattro aveva intenzione di fare il primo passo.

In quel momento passarono Ron e Harry, correndo, diretti verso la Sala Grande. A Hermione ricordò quando ai primi anni facevano a gara per vedere chi arrivava prima, e non può fare a meno di sorridere.

<<Sempre a ridere, Granger?>> la incalzò Pansy.

<<Hai ragione, allora me ne vado, che vedendo la tua faccia mi viene da farlo ancora di più>>.

Pansy spalancò gli occhi, e Ginny si mise una mano davanti la bocca per non scoppiarle a ridere in faccia.

Hermione se ne andò a testa alta seguita da Ginny, diretta verso la Sala Grande.

Durante il pranzo, le due non fecero altro che scambiarsi occhiate d'odio con Harry e Ron.

Come erano arrivati a questo punto?

<<Che idioti>>, sussurrò Ginny.

<<Non ci crederei tanto, faremo pace. Come sempre>>, cercò di autoconvincersi Hermione.

Ginny annuì, rattristita.

Hermione lo sapeva, prima o poi sarebbero uscite da quella situazione. Ron le verrà a chiedere scusa e Harry farà pace con Ginny.

Ma forse a volte si aspettava troppo dalle persone.



Love's in the air  •Dramione•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora