22- Sorprese... negative

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Hermione lo sapeva. Doveva parlare con Draco, se ne rendeva conto.
Ma non aveva il coraggio, non aveva il coraggio di affrontarlo, di andare a sbattere la faccia contro la verità. La verità che l'avrebbe portata ad allontanarsi da lui.

Cosa aspettarsi, dopotutto?

Non credeva di certo che adesso Draco sarebbe entrato li in biblioteca, le sarebbe andato in contro e le avrebbe urlato tutto il suo amore, baciandola fino a svenire.

In quel momento, comunque, Hermione alzò lo sguardo dal libro che sta leggendo per posarlo sulla porta, sperando che Draco stesse entrando veramente... e indovinate?

La porta si aprì, ma ad entrare fu la McGranitt, diretta verso di lei.

Ma la stava perseguitando?

Hermione sbuffò mentalmente e chiuse il libro. Si alzò, e aspettò che la professoressa arrivasse vicino a lei.

<<La ringrazio, signorina Granger>> disse come prima cosa. Non "Buon pomeriggio", o "Salve, Granger". Le disse grazie.

<<Scusi, non capisco>> rispose lei con un sorriso sincero e scuotendo la testa.

<<Beh, grazie a lei il signorino Malfoy ha fatto grandi miglioramenti in tutte le materie, ha voti più che sufficienti ora! Comunque, sinceramente speravo che portasse avanti il signorino Malfoy fino alla fine dell'anno, ma non potevo pretendere così tanto, effettivamente...>>.

Hermione rimase un attimo a guardarla, cercando di capire... ma non ci riusciva.

<<Scusi, in che senso?>>.

<<Il signorino Malfoy non gliel'ha detto? Ha deciso di cambiare tutor. Non è più compito suo>>.

La ragazza aprì lentamente la bocca in segno di stupore: si stava allontanando. Stava cercando di allontanarsi da lei.

<<Ma... perché? Avevo preso l'impegno ormai!>> cercò di riparare il danno.

<<Non ricorda? Gliel'avevo detto all'inizio dell'anno>>.

E quindi Hermione ricordò:
"...Se, però, non vedo miglioramenti o lui vorrà scegliere un altro tutor, cambierò la supplente, quindi poi non sarà più un problema suo...".

Perché l'aveva fatto? Dovrebbe essere lei quella delusa, schifata, indignata dal suo comportamento! Come si permetteva di essere lui la vittima delle sue stesse pugnalate??

Ringraziò la McGranitt per la comunicazione e uscì di corsa dalla biblioteca, per andare a trovare spiegazioni... doveva trovare Draco.

Una volta arrivata nei sotterranei per entrare nella casata delle Serpi, c'era un unico problema: la parola d'ordine. Cavolo, non ci aveva pensato!

L'unica soluzione fu aspettare qualcuno che arrivasse, nascondersi e sentire la parola d'ordine. Poi...

<<Hermione!>>. I suoi pensieri vennero interrotti.

Si girò di scatto e lo vide. Era stato più facile di quello che pensasse.

Lo vide li in piedi, con faccia ignara, da angelo, innocente a tutto quello che gli avrebbe detto nei prossimi minuti.

Ignaro della sua rabbia.

Andando verso i sotterranei si fece 48 discorsi in testa. Doveva sputargli tutto in faccia, dirgli quando fosse stato immaturo, stupido e impulsivo. Che non si doveva più permettere di trattarla così, che era una scelta da prendere insieme.

Ma adesso, davanti a lui, le parole le si bloccarono in gole. Era difficile esprimere tutto quello che teneva dentro in quel momento: delusione, rabbia, sconforto.

Love's in the air  •Dramione•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora