3 - Un nuovo record nell'andare in presidenza. ✔

203 69 63
                                    

Alzo lo sguardo e mi ritrovo davanti lui.
Oh no!

Jackson Coleman Hold.

Mi ricordo che i primi anni di liceo non era proprio il leader della famosa banda presente da generazioni nella mia scuola, anzi era un po' un escluso, forse era come un recluta, era in prova.

Si vedeva che qualcosa o qualcuno lo premeva nelle decisioni che lui con la sua testa in autonomia avrebbe dovuto prendere, lo avevamo convinto a fare tutto quel che ho dovuto subire per anni e ciò che ho visto per tutto questo tempo.

Era un ragazzo pure carino, moro con gli occhi chiari, e sembrava timido qualche anno fa, ma l'anno scorso cambiò totalmente.
Divento il migliore amico del capo, Bryan, trasformò totalmente il suo look, da moro e ricciolino si fece un trattamento che rese i suoi capelli una massa di spiaghetti e poi se li decolorò.

Era una di quelle persone fastidiose che volevano sempre un contatto fisico, di quelli che vogliono solo toccare ed infastidire, eccitarsi e vedere dolore.

Ed era così che andava a finire come in realtà é sempre successo, o quasi.

"Ei bambolina, lo sai mi erano mancati troppo i tuoi baci... le tue mani... le tue lacrime sui miei bicipiti..." cercò di dire sensuale e avvicinandosi al mio orecchio e simulare un orgasmo. Senza problemi mi alzò da terra bruscamente e tenne lo sguardo fermo nei miei occhi

"A me no, per niente. " dissi sussurrando e sfidandolo con lo sguardo non troppo lontana da lui visto che mi teneva ferma.

Mi tirò su il mento, ancora più in alto, con due dita e mi guardò negli occhi. Provavo ribrezzo solo sentendo la sua pelle sul mio volto.
Però dovevo ammettere che erano davvero profondi i suoi occhi.
Sembravano due oceani, peccato che una bellezza così sia stata sprecata per donarla ad una mentalità zoppa e invalida come la sua.

Spostò le sue dita passando per il collo fino a scendere sempre più giù.
Mi iniziai a muovere come un pesce che cercava l'acqua stando a riva, mentre lui aveva capito che era un mio punto debole.

Dannazione che stupida.

Stava per aprire bocca e sicuramente dire cose poco carine, ricordandomi di tutte le cose brutte successe qualche mese prima, quando Sally si fiondò letteralmente tra le sue braccia, distraendolo.
Sarà la prima volta che penso che allora lei serve a qualcosa in questa vita. Decisi di approfittare quindi del suo impegno...mmh... labbiale e scappai catapultandomi in classe.

Tirai un sospiro di sollievo quando suonò la campanella della prima ora, così decisi di mettermi al mio posto, che in realtà diventò mio solo in quel momento.

Delle dita mi picchiettarono la spalla così mi voltai ma non trovai nessuno.

Ma che cavolo...?

Mi voltai un po' scocciata e vidi il mio posto, che era giá stato occupato da un altro. Se fosse stato lui? Brutto bastardo era un tattica! Sarei andata lì a dirgliene quattro ma il prof si imbucò in classe quasi come un ladro.

"Qui sono tutti matti, oh" sussurrai tra me e me

Non che tu sia da meno, precisiamolo.

Mi andai a mettere all'unico posto libero che fa strano anche a me a dirlo ma no, non era il temuto primo banco davanti alla prof-ladro ma era bensì l'ultimo all'angolo della classe, beh dai neanche malissimo mi è andata.

Ho notato che questo giorno ti va un troppo di fortuna, quindi tra poco succederá qualcosa che non sará entusiasmante, me lo sento.

Si se tu sai prevedere il futuro continua che adesso io avrei da fare.
Che poi ma come si chiamerebbe questa cosa che ti senti dentro?

Puro istinto.

Quindi in parole povere mi stai dicendo che la mia barra della fortuna si abbasserá notevolmente tra poco?

Hai azzeccato!

Devi smetterla, non la passerai liscia.

Te la farò pagare.

Si, una vendetta amara...

Lenta e

Dolorosa!

"Signorina..." il prof si rivolse a me e fui costretta a rispondere.
"Smith"
"Signorina Smith mi sta ascoltando oppure è più interessata a guardare la mosca che gira nella sua testa vuota"

Risate.
Sento solo risate e imbarazzo.
Che poi proprio mentre stavo facendo una riflessione importante ci doveva sempre stare il rompiballe di turno che non fa altro che metterti ansia?!

"Prof ma alla fine lei che vuole da me?
C'è tutta la classe da torturare."

"Che c'è non le è stato sufficiente il fatto che non è stata espulsa l'anno scorso? Dovrebbe bastarle."

"Ma adesso non siamo più all'anno scorso." Ribatte, in quelle situazioni non mi pento quasi mai di essere cattiva con gli altri.

"In presidenza!"
Mi disse urlando e indicando la porta.

"Wow prof un record in meno di mezz'ora giá mi ritrovo nell'ufficio della preside."
Dissi con sarcasmo alzandomi dalla mia sedia diventando tutto d'un tratto un bradipo senza più forze vitali.

"Fuori prima che ti metto una nota disciplinare, scostumata!"

"Si, signore!"
Uscii prima che mi dicesse altro.
Non sono mai andata a genio al prof di storia e lui mai a me, insomma si può dire che abbiamo proprio legato, no?

Mi avviai in presidenza camminando lentamente per i corridoi. Che fretta c'è? La sanno tutti che la regola numero uno delle scuole è "Perdi più tempo possibile, e se ne hai l'occasione, sempre di più. " Beh, chi non la sa?

Mi ritrovai davanti alla porta semi opaca e con un targa in ferro con su scritto 'presidenza' in grande. Era così lucidato bene che mi vi potevo specchiarsi. Ormai questa stanza per me era come un'aula in più, ogni giorno facevo irruzione qua dentro e a quanto pare inizierò anche da quest'anno. Il lupo perde il pelo ma non il vizio, no?

Sbirciai un po' e quando notai una persona già dentro mi scansai di colpo.

L'origine Del Male. || Sospesa ||जहाँ कहानियाँ रहती हैं। अभी खोजें