一🍒

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Era bella la pianta di ciliegio che si vedeva fuori da quella finestra.
Tronco scuro e ruvido, piccoli fiori sbocciati e rosa, profumo nell'aria, uccellini che cinguettano sereni... e poi, anche il cielo: che bello che era!

"Izumi Gurio."

Azzurro e limpido, immenso e senza nemmeno una nuvola. Se si osservava bene, si poteva notare un bambino che passava per la via lì fuori ridendo, mano nella mano con la nonna.

"Izumi Gurio."

Se si guardava a destra, c'erano le aule dei ragazzi del quarto anno che erano con le teste chine sul banco, forse stavano facendo una verifica.

"IZUMI GURIO!"

Il vocione del professore fece scattare lo sguardo di Izumi verso la cattedra. Si alzò immediatamente dalla sedia e sentì qualcuno ridere.

"Presente!"

Il professore si portò una mano sulla fronte.

"L'appello l'ho già fatto. Per tua informazione sto riconsegnando le verifiche che abbiamo fatto l'altro giorno e, se fossi in te, non sarei così tranquilla e spensierata."

Izumi abbassò lo sguardo sul banco.

"Izumi, non ti preoccupare" fece Fumiko Iwata, la sua vicina di banco.

Uscì dal posto e camminò con lo sguardo dritto cercando di nascondere la vergogna.
Passò davanti al banco di Nakamoto Yuta che non perse tempo a sussurrare qualcosa al suo compagno che rise di gusto. Di certo ridevano di lei.

"Non è andata bene, io non so più cosa fare con te. È la quinta insufficienza che prendi di fila Izumi, sai cosa potrebbe implicare questo?"

Lei annuì mentre guardava quell'orribile numero rosso cerchiato ripetute volte, come a farla sentire ripetute volte ignorante.

"Mi dispiace, avevo studiato."

Tornò dritta al suo banco mentre si lasciava alle spalle il lamento insoddisfatto del professore.

"Allora?" chiese Fumiko che però, guardando l'espressione abbattuta di Izumi, capì al volo.

"Yuta Nakamoto."

Il giovane andò alla cattedra e guardando il compito, sorrise soddisfatto.

"Complimenti ragazzo, come al solito sei riuscito a stupirmi."

Tornò glorioso al suo posto, tutti i suoi amici gli fecero i complimenti e, dal fondo della classe, si sentì Amanda Cocoa commentare: "Bravo amore mio!" con la sua voce acuta e antipatica.
Izumi non la sopportava!

"Che cosa dirai a tua sorella?" chiese Fumiko.

Izumi si strinse nelle spalle.

"Mi ucciderà... ne sono sicura."

Arrivò l'ora dell'intervallo e Izumi si disperò sul banco. Nemmeno le parole di Fumiko riuscivano a farla calmare.

"Dai, cerca di non pensarci..."

"Come faccio? Avevo promesso a mia sorella che in questa verifica sarei andata bene e invece ho peggiorato ancora di più la media!"

Si mise disperata le mani tra i capelli.

"Sono una schiappa!"

Proprio in quel momento, entrò in classe Rina che sventolava per aria un giornalino.

"Ragazze! Ragazze! Leggete qui!"

Lo posò sul banco di Izumi.

"Maratona dei denti: come sbiancare i tuoi denti in tre passaggi" lesse Fumiko.

I am you, you are me ✿ yuta nakamotoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora