十三🌺

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Quando Izumi si svegliò, vedeva ancora sfocato. Non si ricordava molto della notte prima a parte di essere stata presa a botte da Takuya e dai suoi amici e di essere poi caduta a terra. Le venne in mente un'anziana donna che era corsa a soccorrerla, e poi il vuoto.
Respirò per un po' con gli occhi socchiusi, poi mandò giù la saliva e tese le braccia davanti a sé fissandosi le mani.
Vide delle dita, piccoline e ossute e, incredula, le rigirò diverse volte davanti al naso. Si decise a mettere a fuoco ciò che c'era intorno a lei.
Era in una camera rosa, c'era uno specchio decorato con delle lucine colorate, delle foto con delle ragazze sull'armadio, gonne, elastici per capelli, cappellini, magliettine, fiorellini e orsacchiotti di peluche.
Si mise a sedere, si guardò in giro con la faccia che andava a destra e poi a sinistra velocissima. Aprì la bocca.

"Che cosa..."

Si mise le mani sul petto e spalancò completamente gli occhi. C'erano! Erano due, piccoline, morbide, belle sode!

"Oh Dio!"

Le palpò con la faccia che gode: le strinse e si morse le labbra trattenendosi uno strillo commosso.
All'improvviso la porta si spalancò.

"Izumi! Come stai? È tutto okay?" fece Hino preoccupata, poi assottigliò gli occhi, "Ma perché ti stai toccando le tette, ancora?"

Izumi balzò giù dal letto come un canguro e le corse in contro, stringendola in un fortissimo abbraccio.

"Hino! Hino!"

Hino, con la faccia stranita, ricambiò la stretta.

"Ti voglio bene! Sono così felice!" esclamò, iniziando poi a correre per il corridoio.

"Sicura di stare bene?"

Izumi cantò, saltò e fece un balletto, piangendo emozionata.

"Sono io! Non ci credo!"

Mentre correva giù in salotto per salutare anche le altre, passò rapida davanti ad uno specchio appeso sulla parete, fece retro front e guardò il suo riflesso.

"IZUMI! IZUMI!" disse, afferrandosi le guance e iniziando a giocarci, tirandosi poi uno schiaffo e iniziando a fare delle buffe smorife con la bocca. Era vero! Era lei quella nello specchio e non era solo un'allucinazione! Saltò per l'esultazione.

"Ma che è successo ai miei capelli?"

Osservò la sua testa e si fece improvvisamente silenziosa. I suoi capelli non erano più come se li ricordava ma erano corti, tagliati in modo anomalo e non regolare... ma poco le interessava adesso: l'importante era che il suo corpo e la sua mente combaciassero!

"Izumi?! Perché strilli? Stai bene?"

Vide Kaori con il suo pigiamino rosa appena fuori dalla porta della camera da letto, e dietro di lei ecco Niki, con una benda per gli occhi a forma di gatto sulla testa.

"Che cosa urli di prima mattina?"

Izumi non rispose ma corse a stringerle.

"Sono Izumi Gurio, sono Izumi!"

Niki e Kaori si lanciarono sguardi confusi.

"Sì, per quello che io vedo sei Izumi Gurio."

Kaori a momenti soffocò per colpa della stretta.

"Sono felicissima ragazze!"

Volò in cucina dove trovò la signora Nikora e Airi intenta a sorseggiare tranquilla una tazza di tè, tutta vestita in tiro per gli esami di università.

"Nikora!"

Corse a stringere la donna che ridacchiò sorpresa.

"Che affettuosa che sei oggi."

I am you, you are me ✿ yuta nakamotoWhere stories live. Discover now