五🍰

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Per smorzare la noia che stava provando in quel momento, Izumi si mise a rovistare tra le cose di Yuta.

"Vediamo cosa c'è d'interessante" aveva detto avviandosi alla libreria che occupava una parete intera.

"La Bibbia, Harry Potter, delle enciclopedie..." listava leggendo i titoli dei libri che vedeva, "Questo non mi piace, nemmeno questo, né questo."

Ad un tratto però fermò il dito e corrugò la fronte perchè tra un libro e l'altro c'era un improvviso spazio inusuale.

"Che strano."

Strizzando gli occhi notò che, messo in fondo in fondo allo scaffale, c'era qualcosa di piccolo e giallo. Era impossibile che fosse finito laggiù da solo, qualcuno ce lo aveva messo di proposito.

Izumi curiosa, spostò quei libroni e allungò il braccio riuscendo ad estrarlo e capì il perché Yuta lo avesse nascosto in un punto segreto della libreria.

"Yuta..." le uscì della bocca mentre sfogliava le pagine di quel fumetto.

"Ma cosa legge questo?"

Impallidì quando vide tutti quei disegni di tizie e tizi nudi che facevano cose poco caste. Quello che Izumi aveva riportato alla luce era un fumetto Hentai per eccellenza!

Chiuse tutto inorridita e lo rimise dove lo aveva trovato ma proseguendo la ricerca scoprì che Yuta era un appassionato sfegatato di cose del genere siccome ne trovò altri dieci circa, tutti ben nascosti a occhi indiscreti.

"E io che pensavo fosse una persona raffinata" stava commentando mentre ne leggeva uno particolarmente erotico e rude.

"Signorino Nakamoto."

La voce del cameriere la fece sobbalzare.
Izumi nascose subito il fumetto dietro la schiena e fece la faccia più innocente che potesse fare.

"Sì! Eccomi!"

Il cameriere la guardò storto e poi parlò.

"La signorina Cocoa è venuta a farle visita."

Izumi scattò in piedi borlando giù dal letto e incastrandosi tra le lenzuola.

"COSA! AMANDA COCOA È QUI?"

Si mise a correre per la stanza urtando dei mobili e strillando come una matta.

"Dio mandala via! Mandala via!"

"Ha detto che è urgente signorino."

Izumi cadde a terra e iniziò a tirare pugni sul pavimento.

"Perchè doveva venire a casa mia?" frignò.

Il cameriere anziano la lasciò ai suoi piagnistei chiudendo lentamente la porta.

"Cos'è venuta a fare? Che cosa vuole da me?"

Le rivenne in mente la scena del giorno precedente: Amanda vestita da cheerleader con le labbra rosse e vogliose che si avvicinavano desiderose alle sue. Impallidì.

Passarono diversi minuti prima che si decise a scendere dalle scale.
Proseguiva lenta, contro voglia e appena intravide quella testa tinta da un biondo luminoso sbucare da dietro l'angolo, si bloccò.

"Guarda te cosa mi doveva capitare."

Amanda si girò e vide il ragazzo.

"YUTA! YUTA!" si alzò dal divano e si avvicinò saltellando, strillando gioiosa e facendole la festa come un cagnolino.

"Amore, è da tanto che non stiamo assieme e ho pensato che passare a farti una visita ti avrebbe fatto piacere."

"Sì... Non immagini quanto" fece a denti stretti.

I am you, you are me ✿ yuta nakamotoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora