四🌹

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Svegliarsi così presto fu un'impresa difficilissima per Izumi. Yuta, quel giorno, non appena era tornato a casa, le aveva fatto una chiamata dicendole che il dì seguente, prima delle lezioni di scuola, sarebbero andati in centro Osaka per consultarsi con una donna-maga che, con le sue fonti segrete, era riuscito a scovare.

Izumi si strinse nella felpa mentre attendeva che Yuta arrivasse dal vialetto. Annusò una manica e si perse ad assaporare quel profumo così buono e afrodisiaco finché una voce non la chiamò.

"Che diavolo fai? Sei pronta?"

Izumi arrossì di colpo quando realizzò che Yuta era davanti a lei. 

"Io? Ci sono, sì certo, stavo solo... pulendomi il naso" sparò, accorgendosi solo dopo di ciò che aveva detto.

Yuta fece una smorfia.

"Ti pulisci il naso con la mia felpa?"

Izumi fece una risatina nervosa.

"NO! Non volevo dire questo..."

Il ragazzo la guardò mentre parlottava finché decise di bloccarla nell'intortarsi ancora di più.

"Andiamo va."

I due si avviarono verso il centro di Osaka che non era molto distante rispetto alla villa di Yuta.

"Dobbiamo imbucare questa via, poi andare dritti e là troviamo una porta. La maga si chiama Keiko, è una vecchietta."

Yuta la guidò nei meandri della città e Izumi si sorprese del fatto che, nonostante l'ora indiscreta, ci fossero così tante persone in giro.

"Qua."

Si fermò davanti ad una porta piccola e arancione che risaltava sul muro di quella stradina buia e isolata. Yuta bussò con faccia curiosa, la porta si spalancò facendoli sobbalzare.

"Vi aspettavo" fece una voce alta e ponderata.

L'interno era alquanto particolare. Il pavimento era stato ricoperto da tappeti colorati che emanavano uno strano calore piacevole mentre le pareti erano ricoperte da dipinti e impronte di mani variopinte di diverse dimensioni.

"Avanzate" fece ancora quella voce. Izumi era un po' sull'attenti e le venne spontaneo stringere il braccio di Yuta.

"Signora, ma dov'è? Non la vediamo" fece lui.

"Avanzate, avanzate."

I due arrivarono al centro della stanza che era completamente priva di arredamento.

"Non la vediamo."

"Sono qua, giratevi."

I due si girarono di scatto e si ritrovarono davanti ad una vecchietta curva e rugosa come una prugna secca, con capelli bianchi e scompigliati chiusi in una crocchia, naso largo e occhi semichiusi.

"Perché siete venuti a cercarmi voi due, giovane ragazzo e giovane ragazza di bell'aspetto? State cercando il libro del kamasutra per caso? O un elisir d'amore? O volete farvi leggere la mano?"

Yuta fece l'uomo e prese parola ma fu Izumi quella che la signora guardò.

"Siamo venuti perché ci è successa una cosa molto strana, fuori dal normale!"

La vecchietta li fece accomodare per terra e poi incentivò Yuta a proseguire.

"L'altro ieri ci siamo svegliati e, non so come, io mi sono ritrovato nel suo corpo e lei nel mio."

La vecchietta non parlò ma li scrutò fissi, prima lui e poi lei. Izumi decise di aggiungere dei particolari.

"Avevo desiderato di essere lui la notte, mi sono addormentata e quando mi sono svegliata effettivamente il mio desiderio era stato esaudito. Ma io lo giuro, non immaginavo che questa cosa potesse accadere! Lei ci può aiutare, vero?"

I am you, you are me ✿ yuta nakamotoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora