九🐰

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Quando tornarono a scuola, l'attenzione di tutti era visibilmente concentrata su di loro. Appena Yuta era entrato, tutte le ragazze lo avevano osservato e poi si erano messe a schiamazzare, a dirsi cose nell'orecchio e a distogliere gli occhi non appena lui se ne accorgeva.

"Che volete?"chiese in modo aggressivo a un gruppo di ragazze. Queste subito erano corse via senza rispondere.

Per lui non era strano che la gente lo guardasse ma era MOLTO strano che le persone guardassero Izumi: lei era una faccia tra altre facce, valeva come gli altri, non era niente di più e niente di meno.

"La smettete!" sbottò quando le occhiate erano diventate antipatiche. Chiuse gli occhi e andò dritto verso la sua aula con un'espressione altezzosa stampata in volto, stringendo le bretelle dello zaino. Da un giorno all'altro tutti si erano messi a guardare Izumi e a parlare di lei quindi Yuta aveva colto il messaggio: qualcosa sarebbe successo e per certo nulla di buono.

Invece, quando Izumi entrò a scuola, era stata ugualmente fissata da tutti e poi, come se presi da una stessa emozione, si erano ammutoliti.

"Non è mai capitata una cosa così" si disse mentre avanzava. C'era talmente tanto silenzio che sentiva il suono dei suoi passi echeggiare sul pavimento. Entrò in aula e, appena Aki la vide entrare, le corse vicino.

"Yuta Nakamoto, stai bene?"

"Sì" mugugnò lei anche se quella mattinata seguiva una notte funestata da nausee e mal di testa allucinanti.

"Mi hai fatto stare in pensiero. Ieri, dopo la festa, sono uscito a cercarti ma eri sparito!"

Izumi gli diede una pacca sulla spalla.

"Grazie amico."

Aki annuì accennando un sorriso innocente.

"Andiamo a sederci. Che cosa sta succedendo? Perché tutti mi guardano così?" gli domandò, gettando lo zaino ai piedi del banco. Aki si mise a sedere.

"Beh mi sembra logico, si dice in giro che tu ti sia lasciato con Amanda e che ti sei messo con..."

Fece vagare lo sguardo per l'aula e posò gli occhi sui banchi di Yuta e Fumiko.

"Izumi..." sussurrò sibilante.

Izumi si riprese dal suo stato comatoso.

"Cosa? Non è vero! Come mai lo dici?"

"Tu e Amanda non vi guardate più, ormai gli unici sguardi che rivolgi sono solo a Izumi. Yuta, stai nascondendo qualcosa? Amanda si è arrabbiata molto ed è infuriata con te perché dice che tu la stia... tradendo" deglutì, grattandosi una guancia con occhi ingenui. Anche Aki era bravo a recitare.

"Io e lei stiamo ancora assieme, è colpa sua, fa la difficile e non mi viene più a parlare..." si difese, fulminando le occhiate che a volte qualcuno le lanciava.

"È ovvio! Yuta, sai com'è fatta, se la lega al dito! Ma non ti preoccupare, sono sicuro che la colpa non è tua ma di quella stronzetta" disse gonfiando il petto e iniziando a tirare fuori le sue cose.

Izumi spalancò gli occhi incredula.

"Stai dando la colpa a Izumi? Perché?

Non trovava motivazione buona.

"Ovvio, tu sei Yuta Nakamoto. Tu hai sempre ragione e le cose che fai sono sempre giuste. La colpa a qualcuno dovremmo pur darla e bè, se non sei tu il colpevole, lo è Izumi" disse come se fosse la cosa più logica e scontata del Mondo.

Izumi scattò in piedi con la faccia contorta in un'espressione incredula e arrabbiata.

"Non ci posso credere! È ridicolo."

I am you, you are me ✿ yuta nakamotoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora