十💄

747 73 70
                                    

Un altro giorno era iniziato e Yuta e Izumi si ritrovavano nella stessa situazione. Ormai si erano adattati, si alzavano e tornavano a dormire scossi, ma senza più lamentarsi siccome sapevano che sarebbe stato inutile. Una volta Yuta si era risvegliato da un riposino pomeridiano sobbalzando dopo aver sognando di precipitare nel vuoto. Si era messo a sedere con la bocca spalancata e il respiro affannato.

"Era solo un sogno, che paura."

Mentre riprendeva fiato, come al suo solito, si posò le mani sul seno. Lo faceva sempre, ormai un'abitudine. Lo faceva con delicatezza, quasi come con un fiore... ma quel giorno, quando se ne accorse, smise subito di farlo.

"Forse non dovrei, a Izumi magari non fa piacere che io la tocchi così."

Levò le mani e non si azzardò più a mettercele sopra. Voleva rispettarla, non di certo offenderla in qualche modo. Improvvisamente la porta si aprì ed entrò Machi.

"Ciao Izumi, come stai?"

Aveva le mani dietro alla schiena e un sorrisetto birichino sulle labbra. Yuta capì all'istante che stava nascondendo qualcosa.

"Bene e tu?"

"Benissimo."

Si andò a sedere accanto a Yuta e ridacchiò.

"Cos'hai?" chiese lui curioso.

"Nulla, ho solo una sorpresa per te!"

Portò le mani davanti e rivelò ciò che aveva da nascondere: era una scatolina rettangolare, rivestita da un velluto rosso con un fiocchetto blu sopra. Yuta rimase esitante nell'aprirla ma poi, su sollecitazione di Machi, si decise a farlo. La sorpresina era una collanina argento e fine, con un ciondolo a forma di cuoricino alla fine che luccicava come una stella. Yuta la guardò ma non riuscì a fingere nessuna reazione.

"Lo so che la volevi ma non l'hai comprata perché costava troppo, allora ho deciso di fare un'eccezione per i voti positivi che stai prendendo, te la sei meritata! La mia sorellina è stata grande!"

Inaspettatamente Machi afferrò la testa di Yuta e la portò al petto, schiacciandola con forza.

"Ti voglio tanto bene!"

Yuta si ritrovò a soffocare sul petto di Machi che, rispetto a quello di Izumi, era più prosperoso.

"Mi strozzi!" esclamò lui, anche se non gli dispiaceva affatto stare lì in mezzo.

Machi smise di abbracciarlo.

"Scusami Izumi, è che in questi giorni ti voglio più bene del solito."

Yuta le fece una boccaccia.

"Ho capito ma non c'è bisogno di uccidermi!"

Fece appena in tempo a finire la frase che un cellulare squillò.

"Pronto?" chiese Machi.

Yuta nel mentre ammirò la collanina e pensò che a Izumi sarebbe donata parecchio.

"Ah, ho capito, no non ti preoccupare. Va bene, ciao."

Machi chiuse la chiamata con occhi oscurati e Yuta lo notò.

"Che cos'è successo?" domandò riponendo il regalo nella scatolina.

Machi sforzò un sorrisetto: "Oh no nulla, è solo che una collega mi ha appena detto che oggi non verrà a lavoro."

"Sarai ancora sola a servire ai tavoli?" domandò Yuta con voce remota.

Machi annuì con un sorriso poco credibile.

"Ma non ti preoccupare Izumi, non è la prima volta che..."

"Voglio venire con te" sparò.

"Cosa?" chiese lei assottigliando gli occhi.

I am you, you are me ✿ yuta nakamotoWhere stories live. Discover now