1. IL DESTINO CI METTE IL TELEFONO

2.2K 60 11
                                    

Mi presento sono Marion Smith sono una ragazza/donna di 25 anni che ha trasformato la sua passione per i libri in un vero e proprio lavoro.
Sono una delle direttrici editoriali della HarperCollins... si avete capito bene è una delle case editrici più importanti d'America, anzi del mondo e presto infatti amplieremo la nostra casa anche in Italia.

NON VEDO L'ORA

La mia vita è incominciata abbastanza normalmente... per un periodo ho avuto una famiglia quasi perfetta.
C'eravamo io, mia madre Diane il mio patrigno Robert
Purtroppo il mio padre naturale è morto quando ero piccola e quindi non ho avuto l'occasione di conoscerlo, ma al suo posto ho avuto una persona straordinaria che mi ha cresciuta come meglio ha potuto... e devo dire che ha fatto un'ottimo lavoro.

Come stavo dicendo prima per un periodo la mia famiglia era perfetta, fino al giorno in cui mia madre decise di divorziare ... e lì mi hanno messo davanti una scelta difficile se continuare la mia vita con Diane o con Robert.
Mettendo per inteso che se sceglievo la mamma sarei dovuta andare a vivere in un'altra città e con il suo nuovo marito Will.
Si mia madre è molto “libertina” non riesce a stare con lo stesso uomo dopo il matrimonio, anzi non riesce a stare con nessuno che non sia il mio padre naturale. In sua difesa non è riuscita più a provare quel sentimento forte.

Will l'ho conosciuto ed era un doppio giochista di merda, scusate la parola, davanti alla mamma tutto romantico e sdolcinato, ma appena lei gli voltava le spalle Will si mostrava per la persona che era realmente, cioè uno stronzo che voleva mia madre, solo per il suo divertimento... io ho provato ad avvisarla, ma lei era così accecata da quello che credeva fosse amore, che non mi ha dato retta. E così ho fatto quello che ritenevo giusto... sono rimasta con Robet.

Gli anni sono passati, sono andata all'università e lì mi sono guadagnata la mia laurea in letteratura inglese... ho incominciato a lavorare alla SIP( Seattle Indipendent Publishing) come segretaria, assistevo alle conferenze... così prendevo appunti e cercavo di capire la meccanica di questi incontri.
Un giorno mentre erano in riunione con il capo della HarperCollins mi è scappata un'osservazione su un libro, e pensavo di essere sgridata,  invece Derek Hale il capo dell HC, un uomo affascinante, alto, moro con gli occhi chiari e un sorriso smagliante, che penso pure i morti viventi in vita sarebbero ritornati sotto terra.

Mi ha lasciata parlare e così ho continuato.

Alla fine dell'incontro si è complimentato con me e tra una parola e l'altra mi ha offerto un posto alla sua casa editrice a New York... e cosa potevo fare se non accettare.

Così mi organizzai e parti subito per New York.
Lì ho conosciuto il mio quasi futuro marito Bradley Irons.

Anche lui un uomo molto affascinato, educato, direi quasi cavalleresco, ma non sono solo i suoi modi ad avermi fatta innamorare di lui,  ma anche il suo sguardo penetrante, quella sfumatura di blu come il ghiaccio, freddi sul lavoro, ma caldi e passionali come un mare caraibico, nei nostri momenti a letto.

Siamo stati colleghi per un po'... poi una sera ci siamo guardati e ci siamo invitati a vicenda, nel senso che io ho invitato lui e lui ha invitato me, e l'abbiamo detto nello stesso istante.
Finalmente avevo trovato una persona fantastica con i miei stessi interessi .

Passano 3 anni e poi finalmente si è fatto coraggio e mi ha chiesto di sposarlo... poi lui per farmi una sorpresa ha scelto che sarebbe stato bello sposarci a Seattle nel mese di dicembre.
Un matrimonio fuori dal comune.

Adesso manca una settimana al grande evento...Bradley è voluto partire prima con i genitori per organizzare una sorta di sorpresa, almeno questo è quello che ho scoperto.
Io sono rimasta a New York per alcuni incontri con dei nuovi editori.

Finiti gli incontri l'avrei raggiunto a Seattle. Infatti così sto facendo... organizzo le ultime cose per il viaggio, sistemo la valigia e posso andare.

Arrivo all'aeroporto e aspetto che aprano il check in... attendo finchè non sento la voce all'altoparlante e annuncia che il mio volo è arrivato. Mi alzo e mi dirigo verso l'entrata, ma sono così concentrata sul telefono che vado ad sbattere contro un'uomo. E il mio cellulare cade a terra
Non voglio fargli capire che l'errore è mio, così mi sbrigo a raccogliere il cellulare da per terra e gli dico...

-Guarda dove vai!
-Anche lei dovrebbe farlo

Non so come ribattere e così alzo i tacchi indignata e mi dirigo al check in; mostro il biglietto e mi fanno accomodare i prima classe ... qualche sfizio me lo posso togliere.
Mi siedo e controllo per l'ultima volta il telefono,  per vedere se Bradley mi ha mandato qualche messaggio, ma appena lo accendo mi accorgo che il telefono non è il mio.

CAVOLI!!! NON E' IL MIO... FORSE E' DELL'UOMO CON CUI MI SONO SCONTRATA PRIMA

Come faccio adesso senza il mio telefono, li c'è tutta la mia vita, come diavolo faccio. I numeri di lavoro, gli impegni, il numero di Bradley.
Sto per perdere le speranze quando...

-Ci si rivede

È l'uomo al quale sono andata a sbattere


_______________________________
NUOVA STORIA SPERO CHE VI POSSA APPASSIONARE

PER LA COPERTINA DEVO RINGRAZIARE BEAUTIFULKOLORS92

SCRIVETE NEI COMMENTI COSA NE PENSATE
BACI

Cuori in volo (REVISIONE)Where stories live. Discover now