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la chiamata di Leila mia un po' scombussolata, che cosa avrà voluto intendere. capisco che è una minaccia ma non saprei interpretarla. Un incentivo quale potrebbe essere questo incentivo, non ne ha la minima idea. Ad un certo punto Sento la porta del suo ufficio aprirsi e successivamente chiudersi, Christian  devo aver finito la sua chiamata, Chissà di cosa avrà parlato.Mi raggiunge sull'isola si siede accanto a me sullo sgabello e mi guarda con uno sguardo direi cose affranto, dispiaciuto.

-  Mi hanno chiamato adesso. devo partire domani mattina per Portland
- perché così presto? che cosa è successo?
- un affare in corso, avevo mandato Ross ma a quanto pare la Olsen Inc vuole me di persona, non  concluderà l'accordo se non ci sono io
- che pizza, per quanto tempo starai via?
- Dovrei riuscire a tornare dopo domani.
- Quindi starò da sola, che farò senza di te?
- non lo so L'unica cosa che ti chiedo è di fare la brava e  di non cacciarti nei guai
- Ok va bene.... inoltre Adesso che ci penso io domani ho un colloquio di lavoro
- sul serio?
- sì il mio datore di lavoro mi ha mandato qui a Seattle per aprire una nuova sede della  harpercollins... e quindi sarò il nuovo direttore....anzi  direttrice
- non metterti a ridere, Ma quando mi hai incontrato a New York aveva appena finito un colloquio  con Derek Hale, mi ha chiesto se la nuova sede a Seattle è la mia azienda potessero collaborare.... per farlo Dovevo parlare con la nuova  direttrice.
- sul serio? quindi dovrei fare un colloquio con me per unire le nostre aziende?
- sì
- ma diventerai il mio capo!
-  in realtà il capo del tuo capo
- e io faccio sesso con il capo del mio capo
-  sei arrabbiata?
- no è che Derek non mi ha detto nulla. Non voglio che i miei nuovi dipendenti pensano che io ho il posto di direttrice solo grazie a te
- non è così fidati.
- va bene mi fido
- Brava piccola. vado Devo incominciare a preparare la valigia.
- ti posso dare una mano?
- no tranquilla Ci metterò poco.  Tu intanto trova qualcosa da fare
- ok

Mi guardo intorno, non so cosa fare. Per la prima volta in vita mia leggere non mi ispira, incomincio a girare per casa , mi dirigo al piano di sopra, guardo le diverse stanze e la mia attenzione viene richiamata da QUELLA stanza, appoggio la mano sulla maniglia, la sento fredda contro la mia pelle, provocandomi dei brividi. Sento come la sensazione che non dovrei essere qui, che sto facendo qualcosa di sbagliato, si sento come una bambina beccata con le mani sporche di marmellata e il barattolo vuoto. Sto per andarmene quando ad un certo punto faccio pressione sulla maniglia , e nel secondo successivo la porta si apre. La spingo e quest'ultima rivela la stanza rossa.
Rivedo il letto, i mobili, gli oggetti ma sopratutto l'odore di cuoio, legno e cera con il vago sentore di agrumi. Inizio a camminare nella stanza, con la mano tocco le fruste, i flagelli, le stecche e le cinture. Continuo così finchè una cosa attira la mia attenzione. Apro il cassettino di un piccolo mobile, trovo due piccoli oggetti collegati tra di loro con una catenella 

-c'è qualcosa che ti interessa?
-oh cazzo...eh ecco io
-cosa ha attirato la tua attenzione ?

Non riesco a proferire, mi sento come una bambina che viene beccata con le mani sporche di marmellata e il barattolo vuoto, questa stanza per me è un non so che di proibito, ed esserci entrare senza il suo permesso mi sembra di aver infranto tutte le regole.

-Queste sono pinze per capezzoli 

Ma sembrano mollette per il bucato 

-Dammi  la mano.

le nostre dita si toccano, lui sfiora la mia pelle, prende una delle pinze e la posiziona sul mignolo, sento la sua morsa, Christian la stringe e sento un brivido di eccitazione nell'immaginare queste sui miei capezzoli.

-E' ancora più intenso quando la rimuovi

Mi guarda negli occhi fino al punto che sento una fitta di dolore, misto piacere.

Cuori in volo (REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora