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Per tutto il tempo, mentre dormivo nella mia testa riecheggiavano le parole di Christian 

Ti amo ana, ti amo ana

Mi ama davvero? Si sa quando sei addormentato molte cose le dici o le pensi incosapevolmente, quindi potrei sbagliarmi. Ma adesso l'unica cosa che voglio fare e riavere quest'uomo dentro di me. Mi sveglio per bene e mi giro verso di lui.. mi godo la cosa che non ho fatto all'hotel, vederlo dormire, sembra un bambino indifeso, è così rilassato e i tratti del suo volto sono più rilassati... un po' mi dispiace svegliarlo. Ma non so perchè stamattina sono tanto vogliosa ed eccitata. Mi infilo sotto le coperte fino ad arrivare nel punto desiderato, adesso che lo vedo bene da vicino...cavolo è riuscito ad entrare dentro di me! Ancora faccio fatica a crederci. Inizio col prenderlo in mano, lo massaggio molto lentamente, sento dei mugolii provenire dalla sua bocca, allora intensifico..

-Ana...mmmmm...

Il mio nome sulle sue labbra ha un suono così dolce. Lo prendo in bocca, lo sento indurirsi e ingrossarsi, è una sensazione fantastica. Aumento il ritmo andando su e giù, lecco ogni tanto do qualche piccolo morso, finche non sento la sua mano sulla nuca dicendo che ritmo devo seguire. Lo sento caldo e il respiro di Christian si fa sempre più pesante, è vicino lo so. Infatti poco dopo sento un liquido caldo, denso e salato arrivarmi in gola, ingoio tutto fino all'ultima goccia, mi stacco da lui, lo guardo negli occhi e vedo la rivelazione... nei suoi occhi leggo non solo appagamento, ma anche amore. Questo era c'ho che volevo.

-Buongiorno signor Grey
-Buongiorno signorina Steele, grazie per il dolce risveglio
-E' stato un piacere

Mi avvicino e lo bacio, e questo è solo l'inizio di una giornata meravigliosa ma che andrà a rotoli, e io questo ancora ne ero completamente allo scuro

Passiamo il tempo che ci rimane insieme e stiamo sempre attaccati, non scherzo, appena svegliati abbiamo fatto sesso, poi nella doccia, fuori dalla doccia, in cucina.... in poche parole ovunque, sono la ragazza più felice del mondo in questo momento, stare insieme al ragazzo che ama. In questi giorni che ho passato con Christian mi sono resa conto che tutti questi anni che sono stata con Bradley non significano niente, quello che io ogni giorno mi propinavo come amore non lo era, adesso nello specifico non so esattamente che cos'era, ma non era amore, forse era solo attrazione fisica o forse una sorta di grandissima stima nei suoi confronti...
Quello che so per certo in questo momento è che voglio stare con Christian, lo amo, lui mi ama, anche se non me l'ha esattamente confessato, ma glielo dirò oggi.

Siamo per l'ennesima volta sul letto io completamente nuda e appagata, mentre lui è già pronto per andare a lavoro, devo dirglielo adesso...

-Christian?
-Si signorina Steele 
-Solo Anastasia
-Ok solo Anastasia, ti serve qualcosa?
-No ma devo dirti una cosa
-Cosa? E' importante perchè sono già in ritardo

Ok, ora ho mai più...

-Mi sono innamorata di te

Si irrigidisce lo vedo, rimane dov'è a darmi le spalle 

-No Anastasia, tu non puoi amarmi
-Perchè no?
-Se te lo dicessi non mi guarderesti più nello stesso modo
-Dimmela...

Ripenso quando l'abbiamo fatto per la prima volta in questa stanza, gli piace picchiarmi? Gli piace punirmi?

-Vuoi punirmi ?
-Si ti voglio punire
-E se ti dicessi che per me essere punita è come per essere toccato, vorresti punirmi lo stesso? L'ho notato Christian, non ti fai toccare, ogni volta che provo ad allungare le mani per sforarti tu le scansi...
-No non ti punirei, ma ne avrei comunque bisogno

Mi alzo dal letto e mi metto difronte a lui lo guardo negli occhi

-Perchè?
-Anastasia basta

Mi ridà le spalle e io mi riposiziono davanti a lui

-Perchè ne hai bisogno?
-PERCHE' SONO FATTO IN QUESTO MODO

Nel dire questa frase mi da uno spintone e finisco di nuovo sul letto, ci guardiamo negli occhi e vedo rabbia e delusione, nei miei in questo momento c'è solo terrore

-Vattene
-Cosa? Christian..
-Ho detto vattene. Io adesso vado quando torno oggi tu dovrai essertene andata 
-Christian perchè mi cacci?
-Fai quello che ti ho detto.

Dopo aver pronunciato queste parole, lascia la stanza, lascia l'appartamento, io sono qui che piango e mi stringo per l'ultima volta a quelle lenzuola che sanno di lui, sento il suo odore, quando finalmente ho il coraggio di staccarmi, decido di farmi una doccia. Ho fatto tutto quello che dovevo fare. Sul pavimento c'è ancora la benda che mi ha messo ieri, decido di portarla con me. Voglio avere un ricordo di questi momenti per il resto della mia vita. Guardo l'orario e decido di andarmene, ma prima voglio che anche Christian abbia un ricordo di me, gli lascio il vestito che avevo quella notte all'hotel. Guardo per l'ultima volta questo appartamento, alla fine me ne vado. Esco per strada e subito il mio cellulare si mette a squillare...

-Christ....
-Signorina Steele, l'ho chiama per ricordarle il suo ultimo appuntamento per l'abito da sposa
-Si, infatti sto arrivando subito, scusi ma ho avuto dei contrattempi
-Non di preoccupi allora l'aspettiamo.
-Si grazie.

Detto questo mi incammino verso il negozio, vado incontro ad un futuro che non sento più mio, che non mi appartiene e adesso cambiare tutto mi sembra sbagliato nei confronti di Bradley, quindi scelgo di sacrificarmi per lui. Arrivo al negozio, annuncio il mio arrivo... subito senza perdere tempo mi fanno provare il vestito 

E che posso dire è fantastico, le misure sono adatte e nonostante questo mi sento a pezzi, ma non posso darlo a vedere. Dopo aver fatto qualche piccolissima modifica, pago il vestito e mi dirigo verso il palazzo che adesso odio più di me stessa. Varco la soglia dell'appartamento di Bradley, dovrebbe essere la mia futura casa, ma non è così, non la sento mia, ogni cosa non la sento più mia. Lui ancora non c'è decido di rilassarmi un po' e l'unico modo che ho per farlo è concentrarmi sul lavoro, leggo qualche manoscritto, butto giù qualche critica... e non mi rendo conto che passano diverse ore. Sono le 20, e Bradley non è ancora tornato. Decido di andare a letto senza cenare, il mio stomaco si è chiuso nell'esatto momento il cui Christian mi ha cacciata. Ho sbagliato ha dirglielo, non so cosa mi sia preso. Mi dirigo in camera e tra le lacrime che mi rigano il viso, mi lascio andare ad un sonno tormentato.



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