Capitolo 23

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Ad un tratto Marco mi prese in braccio e mi baciò. Ricambiai subito, aggrappandomi al suo collo.
- Ti amo - sussurrai.
- Anch'io ti amo - rispose cominciando a baciarmi il collo.
Ci sedemmo per terra, io sopra di lui, senza smettere di baciarci.
Desiderai non staccarmi più da lui, di rimanere così per sempre.  Ci abbracciammo e ci facemmo un succhiotto sul collo a vicenda.
Dopo più di un ora sicura che stavamo seduti vicino allo steccato del paddock, ci alzammo e mano nella mano tornammo verso la sala.
- O mio dio... guarda Ludo... sta sera per qualcuno va a finire male - Marco mi indicò un gruppo di ragazzi seduti sulle panchine fuori dalla scuderia; erano completamente ubriachi. Tra di loro scorsi Stefano e Valentina. Anche quest'ultima ubriaca fradicia. Mi fermai a osservarla. Era seduta sulle gambe di un ragazzo abbastanza alto, moro, che avevo visto qualche volta al maneggio. Lui le cingeva la vita con un braccio e lei aveva il suo braccio intorno al collo di lui. Stefano sembrava turbato dal comportamento del suo amico e cercava di attirare l'attenzione di Valentina. Ad un certo punto però si alzò e sparì nel buio, lungo i paddock.
- Però fanno morir dal ridere quando sono ubriachi - disse Marco trattenendo una risata.
- Non tanto a dir la verità... - mi girai e vidi Francesco dietro di noi con le mani nelle tasche dei jeans.
- Non pensavo che avrei mai visto Valentina ubriaca... - lo disse in tono dispiaciuto e capii che lui teneva molto a quella ragazza ribelle.
- Ma non è colpa sua... lei a dir la verità non voleva bere così... - mi sorpresi a difendere Valentina.
- Però l'ha fatto... ho capito che quei tre lì l'hanno influenzata parecchio, ma poteva anche evitare -
- E adesso? - chiese Marco.
Francesco si passò una mano tra i  capelli.
- Adesso non sa neanche dov'è... ma domani mattina avrà un mal di testa pazzesco. Non solo lei... anche gli altri tre -
Ad un certo punto Valentina si alzò in piedi ma dovette subito appoggiarsi ai tavoli che c'erano appena davanti alle panche. Dopo qualche secondo, cominciò a camminare verso di noi.
- Vale ma cosa combini ? - Francesco le andò in contro sorridendo ma con gli occhi pieni di tristezza.
- Eila Franz! Mi sa che non avrei dovuto bere così tanto - la ragazza cominciò a ridere come una matta, barcollando. Lo stalliere le mise un braccio intorno alle spalle, sghignazzando perché l'allegria dell'amazzone era contagiosa.
Mi accorsi in un secondo momento di Alice e le sue amiche che si avvicinavano.
- Ciao ragazze - le salutai con una mano.
- Eila ciao Ludovica, ciao Marco - sorrisero tutte tre.
Valentina si zittì un attimo e socchiuse gli occhi.
- Ma guarda... cos'è, ubriaca la cowgirl? - Alice parlò in direzione di Valentina con voce tagliente. Stefania rimase zitta mentre Marica cominciò a ridacchiare.
- Io?! Maaaii - la risposta di Valentina contribuì ad alimentare l'odio nei suoi confronti da parte di Alice.
- Scommetto che così come sei ridotta sono più capace io di cavalcare di te... e mi sono fatta raccontare da una persona un po' di cose... - Alice fece finta di pensare cosa sapeva di nuovo.
- Alice piantala per favore. Torniamo alla festa - per la prima volta da quando era lì, Stefania parlò con fare scocciato.
- Zitta!! Tu non mi dici cosa devo fare - Alice la fulminò con lo sguardo.
- Mi hai rotto le palle!!! Sempre quello che vuoi te devo fare!! Sai cosa ti dico Alice? Vaffanculo!!! - Stefania si voltò e se ne andò con passo svelto verso il fienile.
- Stavo dicendo... mi sono fatta raccontare della tua Lolly -
A quelle parole Valentina smise di parlare con Francesco e si voltò verso Alice che continuò a parlare, ingenua.
- Di quanto fosse testarda e incapace... come la padrona. Un ronzino di cavallo che... - non arrivò a finire la frase. Marco mi spostò appena in tempo per non essere urtata da Alice. Senza pensarci due volte Valentina le aveva tirato un pugno in faccia e Francesco non era riuscito a trattenerla.
- Dillo un'altra volta e ti faccio sputare i pochi denti che ti sono rimasti in bocca -
- Sei pazza ragazza?! Ma ti sembra il modo? - Francesco era scioccato.
Valentina si girò e cominciò a camminare barcollando verso Beauty. Appena raggiunse il tondino, si arrampicò sullo steccato e cadde dall'altra parte. Sia io, Marco e lo stalliere, vedemmo chiaramente il modo in cui appoggiò il piede destro per terra; per qualche motivo le cedette la caviglia e il risultato fu una bella slogatura. Ci avvicinammo tutti e tre verso il tondino ma quando Francesco provò ad entrare, Beauty glielo impedì tentando di morderlo. La sua padrona era seduta per terra e si rialzò solo quando lo stallone andò a toccarla con il muso.
- Perfetto! Brava Valentina! - Francesco si allontanò da noi di qualche metro e si appoggiò allo steccato, sentendosi impotente di fronte alla protezione dello stallone per la sua amazzone.
Nessuno capì come, ma Valentina montò su Beauty. Sembrava non essersi accorta della caviglia slogata.
Il cavallo cominciò a trottare lungo il perimetro del tondino. In seguito a galoppare.
Vidi Francesco con la testa fra le mani; sembrava piangesse.
Improvvisamente, Marica aprì il cancello del tondino e Beauty sfrecciò nel cortile.
- Rivendico Alice - disse la ragazzina con un sguardo di sfida verso di noi.
- Vi ammazzerei entrambe - la voce tagliente di Francesco fece letteralmente scappare Marica e Alice.
Lo stalliere si sedette per terra, appoggiato al recento dove alloggiava Beauty e di nuovo si prese la testa fra le mani.
- No. Lascialo solo - mi sussurrò Marco.
- Hai ragione -
Posi la mia attenzione allo stallone nel cortile. Era spettacolare come Valentina lo guidava attraverso gli alberi del viale che portava al parcheggio. Senza sella, senza briglie, senza cavezza. Beauty schivava o girava intorno agli alberi a comando della ragazza, con una velocità impressionante. Alcune persone uscirono a guardare, senza accorgersi che Valentina era ubriaca.
Dopo aver percorso l'intero viale al galoppo, Beauty si imppennò al centro del piazzale per poi cominciare ad eseguire un cerchio perfetto prima al trotto e poi al canter. Qualcuno applaudì e in pochi secondi, il binomio era cincondato dagli applausi.
Valentina condusse Beauty nel tondino di addestramento. La gran parte della gente rientrò nel locale mentre io e Marco raggiungemmo Angelica e Simone sulle panchine.
- Arianna dov'è? - chiesi.
- Non si sa... - Angelica scrollò le spalle.
- Scusate... avete per caso visto Stefano? - biascicò un ragazzo ubriaco, riferendosi a noi.
- No mi dispiace -
- Che ne dite se andiamo a dormire un po'? - propose Simone alzandosi dalle panchine.
- Sì dai... mi sto addormentando a stare qua - sbadigliai.
Prima di seguire gli altri, guardai verso il tondino; Beauty era sdraiato e sopra di lui Valentina dormiva.

#Spazioautrice

Dove sarà sparita Arianna ? B-]

Comunque... sono tornataaaaaa con il capitolo 23

Innanzitutto grazie mille di aver letto fino a quiiii e se vi è piaciuto lasciate una stellinaa :-)

A prestoo :-)

Stallone NeroOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz