tra le pagine dei libri ci sei te che ancora profumi di me

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JONGIN x KYUNGSOO

Non m'avevi mai guardato così, nuovo. In realtà se osservo bene, cancellando la stanza calda, capisco che mai m'hai guardato. Non è così?
Gli esseri umani sono gente così stupida, me lo dici sempre, hai ragione. Ragione, completamente, io per primo me ne rendo conto.
Per mano tua mi rendo conto di essere solo uno dei tanti umani, stupidi fino al midollo.
Il dolore, la parola già lascia in bocca il sapore d'un amore aspro; nelle orecchie una melodia rubata. Come ci piace il dolore, non credi?

Ne siamo attratti, JongIn, vero? Io per primo ne sono attratto, come un'ape lo è dal centro accogliente e sereno d'un fiore. Tu sei il mio fiore JongIn, la mia debolezza più grande.
Sei il mio aspro sulla lingua, la melodia rubata nelle orecchie. Dolore.
Più lo ripeto, più lo chiarisco, più capisco di avere ragione. Noi la amiamo quella brutta parola, quella pesante sensazione. Quel bruciore.
È come una droga, noi senza forze ammettiamo di esserne schiavi. Ce lo cerchiamo a volte.
Io per primo ne sono la prova, prova che il dolore è come la più buona qualità di cocaina. Drogato, mi manda in estasi. Completo, mio mio mio dolore, resta qui non abbandonarmi.

Nutrimi del tuo dolce succo velenoso.

Com'è possibile che i tuoi occhi d'ebano mi facciamo capire tutto ciò? Come? Kim JongIn, mio amato, tu mi stai distruggendo come i castelli costruiti sul bagnasciuga. Ci metti tempo a farli, fatica, e il momento più bello però è quando te li buttano giù. Dolore, amore mio, sei tu vero?
Perchè è così? Perchè, dimmelo!
Dicono che quando ci si innamora non si dorme, amore mio, non si dorme mai perchè la realtà è così bella che mai vorresti smettere di viverla.
Ma com'è che appena ti vedo, il primo pensiero è di coricarmi e chiudere gli occhi? Com'è che mi sento quando arrivi, stanco, stanchissimo. M'arrendo, fai di me ciò che vuoi velenosa mistura di miele.
Ti devo lasciare, rosa mia, ti devo lasciare. Vai via, via via via.
E invece sono debole, le tue carezze scottano. Me le mie bruciature s'intonano al rosso delle mie labbra dopo l'amore. Dopo che io, divento parte di te. Tu di me, completi.
Completo, pieno.
Non mi fare più del male amore mio, promettilo.

Non sorridere così, te ne prego. Il mio cuore non regge tale bellezza. Tale purezza (finzione)
Non sorridermi, non sorriderle. Ti prego, non alzare gli occhi al cielo.
Ora sei qui, disteso di fianco a me sul tappeto dei tuoi genitori.
Non smetterò di parlare di lei, lo sai. Dolore mio, lei ne è l'arteficie. Hai acceso il camino, l'hai fatto solo per me? Davvero mia droga, debolezza, mio dolore? L'hai fatto solo per me?
I tuoi occhi, sono così bravi attori. Lo stesso copione d'ogni venerdì, amore mio, mi recitano.

"Lei non c'è, vieni da me KyungSoo. Piccolo ho bisogno di te" poi sospiri, ti mordi le labbra "luna mia vieni qui, ti voglio amare"

Come faccio, dimmi come! a non correre da te. Come come, le mie gambe già cedono al solo udire un tuo respiro, il tuo profumo gli occhi mi bagna. Amore mio, perchè porti con te sempre la mia droga? Perchè non lo lasci lì, nel vaso di cristallo, il mio dolore?
Forse perchè tu sei il mio fiore, fiore mio. Possessivo, dici? Non voglio che altri ti sfiorano.
"È di nuovo a casa KyungSoo, devi andare, su.
Ti chiamo io, ora vestiti. Non smettere di pensarmi"

E come potrei amor mio, anche ora che ti vedo con lei. La regina, l'ape rivale. Come potrei smettere di pensarti amor mio.
OH dolce, dolce dolore OH ti prego prendimi. Portami mia, portami con l'altri che ti cercano e ti bramano. Portami con tutti, cullami nel sonno mio perfetto.
Ti vorrei dire addio amor mio, ma poi ancora m'accendi il camino.

"Luna mia, tu mi togli il sonno"

No no, l'unica vera cosa di cui ti privo sono le vesti. Ma non m'importa. Tu vieni accompagnato dal mio dolce dolore, droga, io drogato. T'aprirò sempre la porta.




-mi sento molto "Hey bambina, smetti di scrivere stronzate e guardati allo specchio"

ma non lo so, le parole m'escono così
le capite? lo capite? mi capite?
domande e domande, io ho le risposte. per una volta sono padrona d'esse.
dovete solo dirmi cosa vi è chiaro di più e cosa meno.
oH hey, buon passato Natale, futuro anno nuovo e parole non dette.
Godetevi tutto, fino all'ultimo, anche per me che penso troppo.

vi penso tanto
Benn

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