ti bacerei anche col sale sulle tue labbra e ferite che mai guariranno sulle mie

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JONGIN x KYUNGSOO

Il profilo di KyungSoo è magnetico: non puoi distogliere lo sguardo una volta che lo incroci. È impossibile.
Il sole ancora dorme e si nasconde dietro quelle che sembrano le braccia accoglienti dell'amante che mai t'amerà, però lui resta bellissimo splendendo di una luce sua.

Ancora fa caldo: il suo corpo spoglio è coperto malamente dal tessuto leggero e profumato di lenzuola che son bianche come la più preziosa delle perle, le braccia mollemente allungate sotto il cuscino lo fanno sembrare arte vera, le sue mani sole sembrano pregare la stretta d'altre, le sue labbra schiuse sembrano sussurrare parole che il sonno divora.
Muove leggermente le dita nel suo sogno pieno di sogni, si gira, stringe le mani una nell'altra e affonda la guancia nel cuscino: il fresco s'intrappola sotto il suo viso e lui può finalmente respirare senza sentire il caldo bloccargli il respiro. Fuori i gatti si rincorrono, passo pesante e passo leggero, i taxisti lasciano choco pie sui cuscini dei loro figli, due ragazzi innamorati sgattaiolano in casa sorridenti col pensiero dell'altro impresso sulla pelle e stretto tra le dita.
Fuori la vita comincia, si ferma e riprende. Dentro esplode, JongIn si innamora e si perde, non ritrova la strada neppure da fermo: si perde nel paesaggio che KyungSoo è.
Nel ritratto di imperfezione che la stanza buia completa, KyungSoo sembra il soggetto dipinto per sbaglio che dai pensieri di un pittore pensieroso, scappa.

I gatti smettono di inseguirsi, il caldo si fa più intenso e i corpi sotto le lenzuola, pure quelli innamorati, s'allontanano in cerca di fresco. Ma quelli dei due sembrano essere freddi, congelati tanta la loro vicinanza.
Il sole piano, spunta e sbadiglia
te lo dedico, allunga una mano JongIn e accarezza lentamente, con estrema timidezza, il piccolo ciuffo di capelli sulla nuca del più grande.

Il contatto con le punte delle dita dell'altro, fa tremare KyungSoo, lo fa rabbrividire: come se l'amore dell'altro si diffondesse tocco dopo tocco. Le dita di JongIn danzano sulla sua nuca, lente e sensuali, poi scendono lentamente verso luoghi inesplorati, pianure.
I sogni si tingono di colori accesi, rosso verde giallo, la pelle chiede più attenzioni e le labbra si dischiudono. Come d'istinto, i due si fanno ancora più vicini quasi facendo incontrare le loro anime in quel pezzo di mondo. Quel ricordo di vita.
Le dita ancora danzano, non intenzionate a fermarsi, danzano danzano e mai s'annoiano della terra sotto i loro piedi.
Sogni affollano le menti dei due; uno dorme, l'altro no ma sogna ugualmente. E il suo sogno più bello che si trova davanti, se lo vuole godere fino all'ultimo.

Il sole sorge, completamente.

Il caldo diventa opprimente, gli occhi ancora chiusi però lo ignorano. Le labbra di JongIn su quelle di KyungSoo appaiono più bollenti del tempo stesso, le scarpe non servono.
JongIn si alza, non fa rumore, solo il battito del suo cuore culla l'amato ancora disteso: e ancora pensa, Arte.
Scappa, silenzioso fugge via da quel dipinto che tanto lo stordisce: il sole, sulla sua pelle già caramellata, brucia.

E aspetto amore mio, solo che il sole tramonti
perchè tu

sei l'unico che
illumina ciò che più
m'inquieta.

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