14.

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Hermione aprì piano gli occhi, lasciandosi invadere da quel profumo nuovo, strano e, tuttavia, familiare.

Due braccia la tenevano stretta, due braccia salde e sicure.

Si staccò piano, per guardarlo.

Ricordava ogni singolo istante della notte passata.

Si era sentita amata, come non lo era stata da tempo, o forse come non lo era mai stato.

Draco Malfoy aveva fatto l'amore con lei.

Se glielo avessero detto qualche anno prima, probabilmente si sarebbe messa a ridere come un'ossessa, non prima di aver cruciato o schiantato chi l'avesse detto, o viceversa. O forse tutti e due insieme.

Gli accarezzò i capelli biondissimi, e morbidi come la seta.
Anche lui cominciò a svegliarsi.

Hermione si alzò, cercando i suoi vestiti e sentendosi improvvisamente ed enormemente a disagio.

<<Non andare..>>

Il suo cuore perse un battito. Ancora mezza nuda, si girò verso di lui, e non poté non notare che anche assonnato e scarmigliato, era bello da morire.

Ma quando Draco le indicò il cuscino accanto a sé, lei non se lo fece ripetere due volte, salì sul letto, e in due secondi Draco le circondò la vita con le braccia, affondando il viso nel suo collo.

Hermione lasciò che si stringesse a lei.
E lui lo fece, perché ne sentiva il bisogno, e perché sapeva che anche lei aveva bisogno di qualche cosa.

La ragazza si girò dentro l'abbraccio, dando un bacio sul suo petto, nel punto in cui pulsava forte il cuore di lui.

Stettero così, per minuti, forse ore, circondati dal silenzio rotto solo dai loro respiri.

<<Novecento muore, alla fine..>> mormorò il ragazzo.
<<Si...>> rispose Hermione, un flebile sussurro.
<<Illuminami Granger..>> le disse lui, infine.

Hermione rimase in silenzio, ma in realtà cercava solo le parole giuste da dire.
Si strinse ancora più forte a lui.

<<Incanta i tuoi desideri e, ad uno ad uno..>>
<<Lasciarli dietro di me..>>
Sorrisero.

<<E come si fa Granger?>>
<<Lasciali andare.. A volte fa più male lo sforzo di trattenerla, una cosa, che lasciarla andare.. A volte, se allenti la presa, poi ti senti libero.>>

Lui le alzò il mento con due dita, per guardarla negli occhi.
<<E se io ti dicessi, per esempio, che ti desidero..?>> disse in un sussurro.

Le luci dell'alba filtravano dalle finestre, illuminandoli come due angeli.

Hermione cercò nel suo sguardo qualche velo, qualche ombra, ma non ne vide.

<<Allora incantami.. Ma non lasciarmi via, non lasciarmi dietro di te…>> gli disse Hermione, attingendo a tutta la riserva di coraggio che aveva.

Ed era vero.
L'idea di stargli lontano, improvvisamente, le faceva pungere gli occhi.
Le lacrime minacciavano di uscire.

<<E come..>>
<<Lascia i tuoi fantasmi dietro di te, non permettergli più di toccarti... Io l'ho fatto, e mi ha portato qui, da te.>>

Le accarezzò il volto.
Era lì per lui.

Ed era la cosa più bella che sentiva dopo anni...

La strinse forte, pelle contro pelle, cuore contro cuore, e ringraziò chiunque, qualunque dio ci fosse sopra di loro per quella Mezzosangue così strana, così diversa, eppure così indispensabile ora.

Necessaria.

La voleva.
Contro ogni pronostico, la voleva, corpo ed anima, in modo estenuante.

La baciò con desiderio e forza, stringendola, come se fosse la sua unica speranza.
Hermione si staccò, senza fiato.

<<Anche se sono una Mezzosangue..?>>

E lui sorrise.
E lei lo trovò ancora più bello.

<<Sarai sempre un'eccezione Granger..>>


*



<<Mio figlio ha buongusto.>>

Hermione  si trovava in salotto, appisolata sul divano, una mano a reggere un libro, e l'altra a giocherellare col ciondolo di magnolia.

Sussultò.

<<Scusa non volevo spaventarti.>> disse Narcissa Malfoy.

<<Nono.. Ecco io.. ehm..>> Hermione scattò in piedi, a disagio, avviandosi fuori.

<<Signorina Granger.. Non sono un mostro..>>

<<Non intendevo questo, non intendevo offenderla.>> disse Hermione  voltandosi.

Il silenzio più totale.
Cercò tanti pretesti, tanti sbagli da attribuirle, e non ne trovo nemmeno uno che potesse valer la pena di rivangare un odio che sarebbe stato inutile, oltre che pretestuoso.

Ma fu Narcissa a parlare.

<<Non mi riferivo solo alla collana, prima.>> disse, avvicinandosi ad Hermione.

<<E allora.. Cosa?>>

Si guardarono, ed Hermione  capì che lei sapeva, anche senza che Draco le raccontasse nulla.
Una madre non ha bisogno di parole, una madre sa sempre.

<<Mi piacciono i gusti di mio figlio.>> ripeté.

E se ne andò, lasciandola lì, con un libro stretto al petto, ed una mano sul quel ciondolo.
Il suo ciondolo.

Fango e NeveМесто, где живут истории. Откройте их для себя