15.

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Doveva andare da Harry, glielo aveva promesso.

Hermione era in camera sua, e stava preparando il suo bagaglio.

Quando Draco entrò.

<<Stai scappando..>>

<<No, Malfoy, vado da Harry per il Capodanno... Mi ha praticamente costretto mesi fa, a giurare che sarei andata..>> disse, senza guardarlo, indaffarata a preparare tutto.

<<Non mi stai evitando?>> disse avvicinandosi dietro di lei.
Lei si girò trovandosi col naso attaccato al suo.

<<No, Malfoy.. Non sono così codarda..>> rispose lei, sorridendo dolcemente.

<<Bene>> disse lui mettendole le mani sui fianchi e attirandola a sé.
<<E non posso fare niente per convincerti a restare?>> le sussurrò mentre le sue mani si spostarono sul fondoschiena.

<<Cosa faccio qui da solo con mia madre e Andromeda?>> le disse mentre le baciava il collo, inebriato di lei.
E lei rise.

<<C'è sempre Teddy..>> lo provocò. Ma non per molto, perché com un colpo di bacchetta Malfoy chiuse la porta. La sollevò da terra senza il minimo sforzo, e lei gli allacciò le gambe alla vita.

Si volevano in modo bruciante, e non sapevano come fosse possibile, e questo li sconvolgeva e li attraeva al tempo stesso.

Si tolsero i vestiti, e non pensarono più a niente.


<<Perché credevi volessi scappare da te?>>

<<Perché tutti scappano da me Granger.>>

<<E io cosa ho fatto per fartelo credere, adesso?>>

Lui le carezzava ritmicamente la schiena nuda, mentre lei con una mano gli tranquillizzava il cuore.

<<Non sei tu.. È che fanno tutti così, con me.. Nessuno resta, e io so il perché e non li biasimo.. Ci sono abituato..>> sorrise amaramente.

Era bellissimo anche così, per Hermione. Era bellissimo anche con la sua malinconia, e a lei ricordò la prima volta che vide il tramonto nella città di Venezia.

Bello e triste.

Si staccò da lui, per poi sedersi a cavalcioni.

Gli prese il viso tra le mani, e gli diede un bacio, lungo e intenso.
Poi lo guardò negli occhi.

<<Io non sono tutti, e nemmeno nessuno. Io sono Hermione  Granger.>>

E dopo, ancora, non pensarono più a niente.

*

<<Vieni con me..>> esclamò Hermione, d'un tratto.

<<Il mio rapporto con Potter non è dei migliori Granger, lo sai..>> sbuffò lui.

Si stavano salutando, poco lontani dal portico dei Tonks.

<<Lo so, ma Harry capirà!>>

<<Se Potter sapesse, probabilmente, mi castrerebbe con le sue mani, e anche la Piattola Weasley.>>

Hermione  si avvicinò a lui.

<<Ti fidi di me?>>
Si fidava di lei?
<<Si..>> disse in un sussurro.

Il volto di Hermione  parve illuminarsi come un'alba estiva, e Draco si sentì fiero di qualcosa, dopo tanto tempo.
Lo prese per mano.
<<Allora vieni con me.>>

*

<<Cosa ci fa lui con te Hermione?>>

Harry era calmo, troppo calmo per i suoi gusti.
Hermione lo guardava nervosa.
<<Davvero ho sposato un così cieco idiota?>> disse Ginny con una mano sul pancione.
Harry la guardò spaesato.

Draco si alzò.

<<Senti Potter.. Io non ti piaccio, tu non mi piaci, questo lo sappiamo da una vita.. Ma lascia che io ti dica una cosa.. Anzi..>>
Prese una mano di Hermione e la strattonò a sé.

E la baciò davanti ai due Potter.
Dio, quanto le era mancata, quanto ne aveva bisogno.

<<Mi sei mancata Granger..>> disse sulle sue labbra, e lei sorrise.
Harry si alzò, facendo stridere la sedia contro il pavimento.

<<E questo cosa significa?>>
<<Che si amano, idiota.. Cosa dovrebbe voler dire!?>> disse Ginny alzando gli occhi al cielo.

Hermione e Draco non parlavano, ed Harry era talmente scioccato che non riusciva ad articolare suono.

Sentì una mano sulla spalla.
Si voltò e vide Ginny.
La sua Ginny, il suo porto sicuro, la sua calma.

<<Se si amano, chi siamo noi per giudicare, per impedire..>>
Harry annuì.

<<Oh, Harry..>> Hermione  fece il giro del tavolo e corse ad abbracciarlo.
Anche lui ricambiò, dopo due secondi.
D'altronde era sua sorella, da circa una vita.

<<Va bene>> le disse.
Poi si rivolse a Malfoy.
<<Un solo passo falso, e un Cruciatus non te lo leva neanche Merlino.>>

Draco, impassibile come al suo solito, annuì.

Fango e NeveWhere stories live. Discover now