18.

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Draco si svegliò in quel letto grande, che profumava un saccoo di Lei.

Ma lei non c'era.

Le aveva detto TI AMO.

Era fuggita?

'Cazzo!'

L'ansia gli montò nel petto come una bestia furiosa, poi sentì lo scroscio dell'acqua dalla doccia.

Doveva parlarle, dirle che la sua, una volta tanto non era una bugia, che in mezzo a tante stronzate, nella sua vita, quella era una semplice e grande verità.

Si alzò, nudo come un verme, attraversando la stanza con due grandi falcate, e giunse nel bagno.

La trovò lì immobile sotto il getto d'acqua calda, che gli dava le spalle.
Non sussultò di sorpresa. Forse sapeva che l'avrebbe raggiunta.

Draco, si infilò dentro anche lui, senza parlare.

Mentre l'acqua raggiungeva anche lui, Draco si rese conto di voler capire, con tutto se stesso.

Non aveva mai desiderato tanto qualcosa, o qualcuno, in vita sua.

Mai.

<<Granger.. Parlami, dimmi qualcosa!>> disse piano, mentre piano le avvolgeva la vita, facendosi aderire la sua schiena al petto.

Lei si rilassò, impercettibilmente, ma Draco se ne accorse, e riacquistò un po' di coraggio.

Ci fu il silenzio. Minuti. Forse ore.

Ma Draco aspettò.

'Sei talmente importante Granger, che ti aspetterei per tutta la vita se fosse necessario.' pensò.

Poi Hermione, finalmente, parlò.

<<Ho paura.>>
Draco si irrigidì a quelle parole, ma la lasciò continuare.

<<Ho paura di spezzarti di nuovo. Io ho paura di farti del male.>>
disse in un sussurro.

Si girò in quell'incastro così perfetto dei loro corpi.

Draco non aprì bocca. Non sapeva cosa dire, ma Hermione gli mise una mano sul cuore. E fu come se avesse fatto un buco in una diga.

<<Io ti amo Granger! Hai sentito? Ieri notte, non ho detto quelle due parole così a caso. Non sai quanto io ci abbia dato un peso, e quanto tempo ci è voluto perché io ammettessi a me stesso che mi sono innamorato di te.
Ti amo Granger! Non solo perché hai rimesso insieme i pezzi della mia anima. Io ti amo, perché da quando quella stramaledetta guerra è cominciata ad oggi, io sono un fottuto caos ambulante, e da quando cammino al tuo fianco, da quando ci sei tu, sembra fottutamente giusto, fottutamente equo!>> rise Draco.

<<Un caos che sembra equo Granger! Impossibile! Eppure con te mi succede questo!
Io ti amo perché tu sei il mio sistema per salvarmi, e non finisce lì. Sei la mia geometria, sei la mia perfezione!>> le prese il volto tra le mani.

<<Io ti amo, Granger, perché sei una forza della natura, intelligente, e bellissima. E io sono stato un coglione la maggior parte della mia patetica vita per non essermene accorto prima, quando avrei dovuto dare un peso a quella riluttante ammirazione che avevo nei tuoi confronti!>> concluse, e la sua voce ormai era un sussurro.

<<E ti amo Granger.. Perché il mio cuore non ha mai battuto così forte, fino a che non ti ho rivista dopo anni, come una leonessa, così fiera e solitaria mentre ti leccavi le ferite da sola, e ho provato una sensazione così forte, da non potermela spiegare: volevo essere io a leccarti le ferite.. Non ho mai voluto niente così tanto, ed ero così stanco di combattere contro me stesso.>>

Hermione  era senza parole.

Non riusciva ad articolare suono, ma Draco sentiva che il suo cervello stava registrando e cercando di metabolizzare.

<<Cazzo, Granger! Dimmi qualcosa..>> le sussurrò.

Ed Hermione sorrise, si alzò in punta di piedi e gli diede un bacio.

Cercò di metterci dentro tutto quello che provava per lui, perché Draco Malfoy la stava lasciando, ancora una volta, senza parole.

Aveva capito.
Riuscì soltanto a replicare.

<<Ti amo anche io.>>

E per Draco, questo, valeva molto più di tante altre parole.

La portò fuori dalla doccia, asciugandola con un grande accappatoio, mentre lei faceva lo stesso con lui.

Sorridevano come due bambini a cui era appena stato detto che potevano fare un altro giro di giostra.

Era felice Draco. Lo era davvero.
E anche Hermione  lo era.

Poi l'abbracciò facendo cadere accappatoi ed asciugamani.
Hermione protestò senza convinzione.

<<Non possiamo stare tutto il giorno qui..>>
<<È domenica Granger... Niente lezioni, né riunioni, e nemmeno partite oggi... Possiamo eccome!>> disse Draco con un ghigno, mentre la spingeva oltre la porta, sul letto.

La adagiò delicatamente, e si tolse l'asciugamano.

Hermione non potè fare a meno di constatare che era bello come un dio.

<<Ti piace quel che vedi Granger?>> disse, mentre si abbassava a baciarle le gambe, e poi su, verso il Monte di Venere, accarezzandolo dolcemente con la lingua.

Hermione  chiuse gli occhi, passando entrambe le mani nei suoi capelli morbidi, e muovendo lentamente il bacino.

E Draco voleva farla sua.
Salì con la lingua fino ai seni, provocando la con voce suadente.

<<Non rispondi, Granger?>> disse, mentre le baciava i seni, portandosi, con l'altra mano, una gamba attorno al bacino.
Poi salì con le labbra fino al collo, e prima di baciarla, la guardò.

<<Mi piace tutto quel che vedo!>> gli disse lei. E lui sorrise, ed entrò lentamente in lei, nel momento in cui le loro labbra si incontrarono.

Era amore, allo stato puro.
Si amarono così, bocca contro bocca, e così, bocca contro bocca, raggiunsero l'apice insieme.

<<Ti amo!>>

Lo sussurrarono piano.
Lo sussurrarono insieme.

Fango e NeveWhere stories live. Discover now