16.

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<<Quando nascerà?>>

Hermione guardava Ginny con un gran sorriso mentre parlava con Harry.
<<I primi giorni di febbraio avremo già per casa un piccolo James Sirius.>>

<<James Sirius?>>

<<Si.. Sai, mio padre e Sirius.. Voglio.. Voglio che abbiano il giusto riconoscimento.. Hanno dato la vita per me e per il Bene..>>

<<Oh Harry...>> poggiò una mano sulla sua spalla e lo guardò negli occhi.
Era la prima volta che lo vedeva commosso, da tanto tempo.
<<Sarebbero fieri di te!>>

<<Ti aiuto Weasley?>> disse Draco con noncuranza, entrando dalla terrazza.

Ginny lo guardò, non sapendo se essere scioccata o mettersi a ridere.

<<Sono incinta, non malata Malfoy..>> gli disse ridendo.

<<Oh beh... Visto che tuo marito non alza il suo regale didietro da quella sedia, avevo pensato di essere gentile, una volta tanto..>>

<<Sta zitto idiota!>> disse Harry, alzandosi e andando incontro a sua moglie.

Draco si sedette vicino ad Hermione.

<<Ah, finalmente se ne è andato!>> disse passandole un braccio attorno alle spalle e baciandole la tempia.

Perché le mancava così tanto, anche quando erano distanti pochi centimetri?
Che cosa gli stava facendo?

<<Draco..>> lo ammonì lei.
<<Mh?>> disse lui beandosi di quell'abbraccio, di lei, del suo profumo, e ancora di lei.
<<È mio fratello..>>
<<Si si..>>

E la zittì con un bacio, mentre Ginny, dall'altro lato della stanza, sorrideva come una bambina, ed Harry sospirava rassegnato.

*

<<A cosa pensi Granger?>>

<<Tra pochi minuti inizia un nuovo anno..>>

<<È questo è un male..?>>

Stavamo aspettando i fuochi d'artificio: lì a Godric's Hollow erano sempre uno spettacolo.

Harry stava riempiendo i bicchieri per brindare, mentre Ginny lo raggiungeva trascinandosi stanca col suo pancione.

<<No Malfoy>> sospirò Hermione.

<<E allora a cosa pensi?>> disse Draco.

<<Penso alla mia vita, a quanto è cambiata nelle ultime settimane, penso a cosa ho concluso di buono negli ultimi anni, se l'ho conclusa...>>

<<Granger... Io non sono un Santo, non sono bravo con le parole, né tantomeno sono un asso nel tirar su di morale le persone... Però sono realista, e questo non so se sia un pregio o un difetto, ma credimi Granger, quando ti dico che se c'è una persona che si è sempre data da fare, quella sei tu..>> si avvicinò a lei.

E lei, ancora, notò quanto gli piaceva.

Le mani in tasca, lo sguardo penetrante, i capelli che si muovevano leggeri per la brezza notturna...

Tolse una mano dalla tasca per accarezzarle il volto.

E lei chiuse gli occhi e vi si appoggiò.

A Draco sembrava una bambina, e sorrise, perché pensò a quanto gli aveva cambiato la vita e neanche lo sapeva.

Gli aveva salvato la vita, anche quando lui stesso si diceva da anni che non c'era nulla da salvare, nulla da capire, e nulla da amare, e magari gli sarebbe stato anche bene così se non l'avesse più rivista.

Le circondò la vita con un braccio, e continuava ad accarezzarla.

Ginny cominciò il conto alla rovescia.
<<Dieci!>>

Un bacio. <<Credimi.>>

<<Nove!>>

Un bacio. <<Ti credo.>>

<<Otto!>>

Un altro bacio <<Fantasmi...>>

<<Sette!>>

Ancora.. <<Non li lascerò fare..>>

<<Sei!>>

Un bacio ancora, e lei mise la mano sul suo petto. <<Magnolia, Granger..>>

<<Cinque!>>

Un bacio. <<Il mio fiore preferito, Malfoy.>>

<<Quattro!>>

Ancora. <<Tutto torna..>>

<<Tre!>>

Un bacio, solo quello.

<<Due!>>

<<Hermione ..>>

<<Uno!>>

<<Draco..>>

Le loro anime si incontrarono in quel bacio, in una danza sconosciuta agli occhi del mondo, di cui però i loro cuori erano da tempo a conoscenza.

<<Buon Anno!>> esclamò Ginny.

Draco ed Hermione... Si erano chiamati per nome.

Per la prima volta.

Fango e NeveOnde histórias criam vida. Descubra agora