Capitolo 11 - Un nuovo amico

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La luce del Sole filtrava attraverso la piccola finestra della stanza di Sharu, insinuandosi tra le tende aperte come un timido spettro.

Lui si svegliò poco alla volta, coccolato dai caldi raggi dorati.
Teneva gli occhi serrati e, tutto indolenzito per aver dormito sempre nella stessa posizione, provava a sgranchirsi i muscoli: la lezione in Palestra del giorno prima faceva sentire i suoi effetti, rendendo ogni movimento un dolore atroce e sfiancante.

Quasi immobilizzato da quelle terribili stilette alla braccia, alle gambe, alla schiena, alla coda e a qualsiasi altra parte del corpo che avesse avuto dei muscoli, aprì lentamente gli occhi di smeraldo e si mise attentamente ad osservare il mondo circostante, spaventato che qualcosa potesse essere cambiato: Neshaavri era sempre lì, lui era il solito Jamail e i pensieri erano ancora in lingua antica.

Tiró un respiro di sollievo e abbandonò la schiena alla colonna del baldacchino: per qualche secondo, la paura che potesse essere stato tutto un sogno, una mera invenzione della sua fantasia, lo aveva terribilmente attanagliato.

Provò, con un po' di fatica, a mettersi seduto più comodamente, senza fare rumore, visto che Kation e Ruai dormivano ancora profondamente, e si crogiolò sotto i raggi del Sole, confortato che tutto fosse rimasto immutato, che avrebbe potuto cominciare presto a cercare May e sorrise con sincera allegria, come non faceva da tempo.

Nella stanza riecheggiava il suono ovattato di lenti respiri e il cinguettio degli uccelli della Foresta, armoniosi come una cantilenante ninna nanna.
Tutto era calmo, fermo, statico: i pensieri quasi assenti e per lo più felici; il calore del sole si confondeva con quello di una strana e lieve gioia che cresceva nel petto del ragazzo, rendendo il corpo leggero come una piuma.

Improvvisamente, però, un ricordo si fece largo nella sua testa, prima sfocato, poi sempre più definito e nitido, spazzando via ogni altra cosa.
《Le lezioni sono iniziate da un pezzo!》Urlò Sharu, realizzando quanto fosse tardi, visto il sole già alto nel cielo.

Si mise in piedi di scatto e iniziò a vestirsi in tutta fretta.
《Su ragazzi svegliatevi! Siamo in ritardo!》Disse Sharu, scuotendo vigorosamente i suoi amici.
Ruai e Kation si svegliarono di soprassalto, spalancando le palpebre e mettendosi in piedi fulminei, quasi per riflesso, ignorando i lancinanti dolori in tutto il corpo.

《Che diavolo è successo!?》disse Kation, sgranchendosi i muscoli dolenti.
《Abbiamo dormito troppo! Le lezioni saranno cominciare da almeno due ore!》Urlò Sharu, lanciando loro i vestiti, che erano finiti a terra, sparsi sul pavimento e riordinando i libri degli amici, abbandonati malamente al suolo.

《Oh cielo!》disse Ruai, cercando di sistemarsi i capelli che sembravano essere impazziti.
《È tardissimo!》
《È da una vita che ve lo sto dicendo!》Urlò di nuovo Sharu, mettendo i suoi libri e il disegno di May in un tascapane trovato, per puro caso, nel vecchio baule accanto al letto.

I tre ragazzi si prepararono in tutta fretta e lasciarono la stanza, sfrecciando per i corridoi alla velocità della luce: ogni muscolo bruciava, tirava e chiedeva riposo, ma non potevano fermarsi perché il terrore di un'altra punizione come quella del giorno precedente era più forte di qualsiasi limite fisico; misero a tacere il dolore e continuarono a correre e correre.

Salendo come saette su per alcune rampe di scale, arrivavano al piano delle aule, ma lo trovarono deserto e stranamente silenzioso

《Dove sono finiti tutti?》urlò Ruai, continuando a correre su e giù per il corridoio.
《Sembra che siano spariti!》le rispose Kation, sbirciando in un'aula.
《Le classi sono vuote!》
《Su! Saliamo al piano superiore! 》suggerì Sharu, sfrecciando verso le scale, ma, anche lì, i corridoi erano deserti.

NESHAAVRI - Il Risveglio Degli Innaturali (Volume I)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora