Capitolo 13 - Un appuntamento per Lord Rujako

101 13 15
                                    

《Pronto per il tuo appuntamento? 》 Chiese Eifir a Rujako, mentre passeggiavano per la Foresta, come ogni pomeriggio, da quando lui era arrivato al Castello.
Il sole si insinuava pigro tra il denso soffitto di foglie e una sottilissima nebbia, tingendo ogni cosa che sfiorasse di una dolce nota dorata e accarezzando la pelle dei due ragazzi con il suo rigenerante tepore.
《Maledizione a te, stupida mezza squama!
Si può sapere come diavolo ti è venuto in mente una cosa del genere?!》le rispose Rujako, nascondendo la sua agitazione con un fastidioso tono beffardo e arrogante.
La loro marcia procedeva lenta, ma con sempre meno calma, attraverso bassi e floridi cespugli color olivite, grandi e piccoli massi, nascosti dallo scricchiolante e colorato tappeto di foglie, sui quali si poteva facilmente inciampare, mastodontiche felci dalle foglie un po'smorte e liane scure che dondolavano giù dai tortuosi rami degli alberi.
《A chi hai detto mezza squama, gallina cornuta?!》disse Eifir, inspirando profondamente quell'aria calda e ricca di umidità e riempiendosi i polmoni di tutti quei profumi dolciastri, freschi, intensi o delicati, che solo la Foresta aveva.
《Guarda che te la sei cercata tu. Se ti fossi stato zitto, ora non avresti alcun problema.》
Rujako rimase in silenzio, per qualche secondo.
《Beh tu potevi anche non infierire...
Sei una specie di Dio...e, come tale, saresti dovuta essere imparziale e non cedere alle mie provocazioni!》
Eifir gli sbarrò fulminea la strada e lo trapassò con uno sguardo feroce e terribilmente serio.
《Io non sono il Dio di nessuno...io sono...solo...io...》disse con sempre meno forza nella voce.
《Non dirlo mai più...》
《Ok! Ok !》le rispose Rujako, continuando a camminare.
《Non volevo offenderti...scusa...》
《Scusa anche me...ti ho infilato in bel guaio. Per fortuna sei un grande amico...》sussurrò la ragazza, muovendo appena le labbra e abbassando la testa.
《Che hai detto?》chiese lui, con un tono curioso e pieno di malizia.
Eifir lo guardò per un secondo, come per ricordare le sue stesse parole.
《Ho detto che sei grande.》
《Ehm...grazie...》
《Grande nel senso che hai messo su peso! Sei diventato così grasso che, oggi pomeriggio da Calawui, non riuscirai neanche a volare!》disse la ragazza, affrettando il passo.
《Ehi vacci piano con le parole!》
《Perché non sai il significato di metà delle cose che dico!》
《Mezza squama adesso ti faccio vedere io!》le rispose Rujako, procedendo sempre più in fretta.
《Ti conviene correre, ragazza!》
《E come pensi di prendermi con il sedere pesante che ti ritrovi!》disse lei, scattando fulminea in avanti e procedendo rapida e leggiadra per l'impervia Foresta.
《Coraggio lucertolone, vieni a prendermi! Sempre che tu ci riesca...》
Rujako ruggì a pieni polmoni, spaventato centinaia di uccelli che si librarono minacciosamente in volo oltre la volta arborea.
i suoi occhi si fissarono, poi, sulla scattante figura di Eifir, balzò verso di lei e si mise a correrle dietro sempre più rapidamente.
《Sei spacciata ora!》
Si procedeva a tutta velocità, ma cautamente, guidati da quell'ancestrale e innato istinto da preda e predatore: per ogni singolo passo, era fondamentale analizzare il terreno e sapere quanto peso scaricare su un piede; le caviglie si torcevano in modo innaturale, adattandosi alla conformazione del suolo; i polmoni e il cuore pompavano aria e sangue in tutto il corpo a pieno regime; la schiena rigidamente piegata in avanti, le orecchie tese, gli occhi vigili, attenti a ogni singolo dettaglio; ci si faceva strada ora a balzi, ora a falcate rapide, ora districandosi tra i rami.
Potrebbe sembrare assurdo dover pensare a tutti ciò solo per correre, ma quei due ragazzi avevano passato le loro giornate facendo solo questo: rincorrendosi per le foreste, le distese erbose e i cieli limpidi e nuvolosi, allenandosi con la stessa consapevolezza di un cucciolo per il giorno in cui tutto ciò avrebbe fatto la differenza tra la vita e la morte.
Adesso, però, importava solo vincere, non serviva neanche sapere cosa di preciso, bisognava solo prevalere.
Quando stavano insieme, infatti, riuscivano a trasformare ogni cosa in una sfida all'ultimo sangue: nessuno dei due aveva intenzione di prendere e ognuno cercava ogni volta di dare di più del proprio meglio.

NESHAAVRI - Il Risveglio Degli Innaturali (Volume I)Where stories live. Discover now