Il magico mondo della biancheria intima da donna

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Come ogni volta che non ho niente di meglio da fare e visto che ho proprio bisogno di un reggiseno nuovo, mi sono messa a passare i vari siti di intimo che posso trovare più o meno nella mia zona e ovviamente non posso fare a meno di parlare e sfogarmi per sta cosa.

Il primo è stato Tezenis. Economico, modelli carini e sul sito dicono di avere un bell'assortimento di taglie. La verità? Balle!
Io posso solo parlare del negozio vicino casa, ma quella sede, mannaggia a lei, chissà perché tiene solo coppe B. Solo. Coppe. B.
Non coppe A o C, no no, solo quelle dannatissime coppe B.

Passo alla Lovable e alla Triumph, per chi non conoscesse queste marche, vi dico che sono una manna dal cielo per chi come me fatica davvero tanto a trovare la propria taglia, la qualità è alta, i modello davvero fantastici, il problema?
Devi vendere un rene per comprarti un completo.
Un reggiseno costa, di media, 40/50€. Sì avete letto bene fortunelle che trovate la taglia giusta in ogni dove, 40/50€.

Io posso capire la qualità e tutto, ma è possibile che una donna debba sborsare così tanto per non avere mal di schiena durante la giornata o per evitare di segarsi le spalle?
Perché c'è anche quel problema lì!
Non capirò mai perché fanno reggiseni con coppe superiori alla C, con spalline per una coppa A. Non ha senso! Ti ritrovi a fine giornata con le spalle doloranti e piene di segni rossi. Alcune sono talmente sottili che senti proprio le cuciture raschiarti contro la pelle come in una tortura continua.

Poi alcun* si chiedono per l'amica/quello che volete vuole tornarsene a casa senza un motivo apparente, non è perché si sta annoiando! È perché non sopporta più di tenere addosso quella macchina della tortura che le hanno propinato ad un prezzo ragionevole!

E vogliamo parlare delle commesse?
Non generalizzo, ci sono commesse che sono davvero molto brave nel loro lavoro, ma sfiga vuole che io sia io, perciò qualche tempo fa, mentre cercavo dei costumi decenti, mi è capitata sta commessa che insisteva sul farmi provare anche dei reggiseni. Ho ceduto, li ho provati, il problema stava nel fatto che sta qui entrava in camerino quando avevo ancora tutto al vento e per vedere se la coppa era giusta toccava senza ritegno, tirando la stoffa del reggiseno fino a quasi farmi male e al mio dirle chiaramente che mi stava mettendo a disagio e che avrei preferito pensarci da sola, la sua risposta è stata: "ma non devi sentirti a disagio! Siamo tutte e due donne, io ne vedo decine ogni giorno, non farti problemi!"

Allora. Allora!

Premettiamo che io in quel posto non ci metterò più piede neanche se mi pagassero, ma se una persona ti dice che si sente a disagio per qualcosa, tu non campi scuse, non le dici "non devi esserlo", non continui a fare come ti pare solo perché "tanto siamo donne tutte e due, non devi sentirti in imbarazzo". Quello che devi fare è portare rispetto, devi rispettare il volere e la sensibilità dell'altra persona, scusarti ed essere più discreta, perché in fin dei conti sei una sconosciuta e per quanto tu possa essere abituata a vedere sconosciute mezze nude, non significa che quelle sconosciute siano abituate ad avere altre sconosciute che invadono la loro privacy.
Ma queste persone lo capiscono? Certo che no! Troppo prese dall'idea di essere nel giusto a parere mio, ma va beh.

E comunque quei costumi non solo mi erano costati un occhio della testa, ma mi si sono rotti dopo du settimane.

My mad incazzoso diaryOù les histoires vivent. Découvrez maintenant