DOMINUS

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Il re dei demoni correva a perdifiato per raggiungere nel minor tempo possibile il proprio palazzo reale. Lo scontro contro il demone drago Ryokotsusei era stato violento e lui era rimasto gravemente ferito, ma alla fine era riuscito ad avere la meglio su di lui ed ora il suo pensiero fisso era quello di correre dalla propria compagna. Gli era giunta voce, infatti, grazie al suo fedele servitore Miyoga, che la propria regina era in travaglio e che stava per partorire il suo secondo genito.

Non appena però era arrivato a palazzo, i suoi servitori e le levatrici non gli avevano permesso di assistere la moglie nelle ore di travaglio e ne era certo, per più di una volta aveva rischiato di perderla e lui non poteva far altro che attendere e sperare.


Quattro ore dopo...


La neve cadeva fitta da un cielo grigio ardesia quando il re dei demoni Inu no Taisho entrò nella stanza della regina e capì non avere più la mente lucida per continuare a governare il proprio regno. Non che non ne fosse più in grado, solo che ultimamente nella sua mente regnava sovrana la sua regina. Lentamente si avvicinò al letto dove la compagna se ne stava sdraiata e priva di sensi e si stese accanto a lei, osservandola a lungo, mentre tutta l'ansia e il nervosismo delle ore precedenti lasciava il posto a una profonda preoccupazione per la sua giovane sposa.  Erano secoli che governava come re, secoli che pensava prima al prossimo anziché a se stesso e adesso era giunto il momento di prendere una decisione, l'unica a suo dire fattibile.

Nella stanza imperiale della casata demoniaca, infatti, il re dei demoni se ne stava comodamente sdraiato sul proprio letto e su un fianco, la mano artigliata destra poggiata sulla tempia del proprio viso mentre con la mano sinistra giocava con i capelli corvini e sudati della propria donna.  Il braciere a forma di camino ardeva in un angolo della stanza donando quella luce e quel calore necessario per non far sì che lei non si ammalasse. In quel momento lei era fin troppo debole, esausta dopo un parto durato quasi tutta la notte.

La neo regina dei demoni contrasse leggermente il viso per il dolore non appena il suo possente corpo era entrato in contatto con quello minuto di lei. Il parto era stato dannatamente complicato e pericoloso e più volte, dalle urla e grida preoccupate e ansanti delle levatrici demoniache all' interno della stanza, gli avevano fatto ben intendere che la sua donna aveva rischiato la vita più di una e due volte quella notte per mettere al mondo suo figlio.

Istintivamente si avvicinò maggiormente a lei per donarle il proprio calore e far in modo che lei si rilassasse maggiormente, facendola sentire al sicuro.  Il re dei demoni aveva una gamba poggiata su quella della neo moglie e la schiena leggermente dolorate a causa della posizione in cui era. Una posizione non proprio comoda per lui ma calorosa per lei. Erano passate due ore da quando Izayoi aveva partorito il suo secondo genito, e le levatrici avevano portato via suo figlio Inuyasha per prestargli le dovute cure dopo parto, poi la sua giovane sposa era svenuta per il troppo dolore e per la stanchezza. Quelle ore erano state terribili, agonizzati, ma per fortuna pareva che adesso lei stesse meglio.


Inu no Taisho era dannatamente orgoglioso di lei. Izayoi, decisamente umana, era riuscita a mettere al mondo un suo erede e sano come un pesce, ma la preoccupazione del re era dovuta al fatto che la regina, non accennava a riprendere conoscenza.

Aveva gli occhi puntati su di lei da ore in cerca di un minino malessere da parte di lei. Il respiro del re sembrava essere regolare e le continue carezze al viso della donna gli davano un aria completamente rilassata. Tuttavia se qualcuno avesse avuto il privilegio di leggere nella sua mente, avrebbe notato una grande attività, una paura ben celata agli occhi di tutti tranne che a due persone. Suo figlio Sesshomaru e Izayoi, sua moglie.

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