Capitolo 3

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Inu no Taisho inarcò un sopracciglio osservando prima la moglie, poi la donna che era appena diventata la consorte di suo figlio Sesshomaru, e con cui poco prima aveva scambiato due chiacchiere in modo così affabile. Aveva ben notato che in quella giovane c'era qualcosa di decisamente strano, ma di certo non si era aspettato di scoprire che fosse umana e che avesse addirittura un netto legame di parentela con la propria moglie.

Tutto ciò l'aveva lasciato totalmente sorpreso ma, di in fondo, non gli dispiaceva affatto che il figlio si fosse sposato con un'umana; forse, a suo dire, tale legame avrebbe potuto portare la tanto agognata pace in cui lui sperava, sia per il regno umano che per quello demoniaco.

Spostò lo sguardo prima su Sesshomaru che pareva essere del tutto impassibile alla nuova scoperta, e si trovò a sperare che quella donna gli potesse insegnare il vero significato della parola "amore", come Izayoi aveva fatto con lui.

La sua attenzione si focalizzò sulla neo regina, che pareva essere diventata più pallida di un cadavere e non riusciva a staccare gli occhi da sua moglie. Intanto Izayoi aveva preso a mordicchiarsi il labbro, cercando una spiegazione logica da dare alla nipote, che pareva chiamarsi Rin.

Il parlottio dei sudditi giunse alle orecchie dell'ex Re Dei Demoni, che per evitare uno scandalo proprio nel giorno dell'incoronazione e del matrimonio del nuovo Re, agì d'istinto porgendo Inuyasha a sua moglie, che lo prese al volo, con gesti malfermi, tanto che Inu No Taisho temette di veder ruzzolare per terra il figlioletto, poi con calma mise un braccio attorno la vita della moglie, aiutandola a tenere anche Inuyasha, e una mano alla base della schiena di Rin, sospingendole entrambe verso l'enorme portone dietro il trono, facendole così entrare nella stanzetta privata, in modo da poter dar loro l'opportunità di parlare e chiarirsi in tutta tranquillità, senza che orecchie indiscrete origliassero i loro discorsi, infine puntò gli occhi su Sesshomaru.

"Seguici!" Fece con voce autoritaria l'Ex Re Dei Demoni mentre avanzava di qualche passo spingendo le due donne a fare lo stesso.

Inu No Taisho sorrise per un secondo quando percepì il sospiro estasiato di Rin. La sua ilarità aumentò nel sentirla poggiare la testa sul suo braccio: in confronto a lui, la ragazza era davvero bassa.

Spostò lo sguardo sulla moglie che si era stretta a lui: con una mano teneva Inuyasha, mentre l'altra l'aveva portata alla bocca per mangiucchiarsi le unghie a causa, Inu No Taisho ne era certo, del nervosismo, e sapeva anche che la moglie si stava scervellando per trovare qualcosa da dire alla neo consorte di suo figlio.

Non appena l'enorme portone si richiuse dietro le loro spalle Rin, resasi conto di essere completamente appoggiata all'ex Re Dei Demoni, annaspò nel panico staccandosi di scatto da lui.

"Come osi toccarmi lurido demone!" Urlò.

Sesshomaru inarcò un sopracciglio e così fece anche suo padre.

"Ehi signorinella, modera i toni!" La richiamò Izayoi scattando sull'attenti. Inu No Taisho guardò di sottecchi la moglie e sorrise. Per una volta in vita sua era bello sentirsi protetto dalla propria compagna.

Rin abbassò lo sguardo con fare colpevole ma si riscosse all'istante.

"Osi rimproverarmi zia!" Urlò.

"Oso! Oso! Vorrei farti notare che stai dando del lurido a mio marito!" Ringhiò Izayoi.

"Oh per i Kami, ma allora è vero!" Fece la ragazza guardando la zia con un'espressione quasi inorridita e portandosi una mano tremante davanti la bocca.

"Cosa?"

"Che questo orrendo demone ti ha plagiata e sedotta!" Esclamò Rin.

L'ex Regina abbassò lo sguardò su Inuyasha, poi si schiarì la voce.

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