7. Hermione

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Ero in biblioteca ad indagare su cosa potesse mai avere Harry.
Non conoscevo nessun incantesimo che faceva una cosa del genere, forse era solamente una brutta botta che gli aveva causato la perdita della memoria, ma non sembrava non ricordarsi chi era, anzi, pensava di essere qualcun'altro da quello che mi aveva sussurrato Ginny appena seduta a tavola.
Strano...
- Hermione! Siamo qui! - urlò Ron venendo dalla mia parte con Harry al suo fianco.
- Shhh! - lo zittì un gruppetto di Corvonero seduto la vicino.
- Scusate, scusate... - disse il rosso facendo la linguaccia. E per fortuna che aveva quindici anni!
Idiota.
Arrivati da me ci sedemmo a un tavolo.
- Scoperto niente? - mi chiese Ron.
- No, nulla. Non riesco proprio a capire cos'è successo a Harry. - sospirai.
- Percy - mi corresse Harry.
- Cosa? - chiesi stupita.
- Percy, mi chiamo Percy - ripeté.
- Percy? - chiese Ron.
- Percy - rispose lui.
- Percy... - riflettei io.
- Percy - ripeto lui.
- Ok, basta. - ci interruppe Ron. - Per caso è un brutto scherzo Harry?
- Cosa? No! Io mi chiamo Percy!
- Harry...non stai bene. - dissi con tatto. - Vai a riposarti, ormai è tardi. Tra poco arriviamo anche io e Ron.
- Ah! Mi prendete per pazzo! Lo sapevo io! E pensavo purè che tu fossi intelligente! - mi indicò. - Santa Atena, aiutami! Dimmi almeno se Annabeth sta bene e dai un po' di sapienza a questi ragazzi!
- Cosa sta dicendo! Cosa c'entra la dea Atena e...? - non riuscii a finire la frase che un donna ci interruppe. Era vestita da bibbliotecaria, con molti libri in mano. Era davvero bellissima, i suoi lunghi capelli neri erano raccolti in una crocchia ordinata e i meravigliosi occhi grigi sembravano pieni di saggezza.
- Salve ragazzi. - disse con voce amichevole. Poi guardò Harry. -Tu! Come osi disturbarmi.
- Sì, anche io sono contento di rivederti, suocera. - pronunciò quell'ultima parola con disprezzo nei confronti della bibliotecaria.
- Vuoi la guerra, Jackson? - disse adirata la signora.
- Che guerra sia! - rispose lui, in tono sarcastico.
- Ok, tranquilli, per favore. - si intromise Ron.
- Tu non ti impicciare, Ron Weasley. La tua media scolastica è più bassa di qualsiasi studente che frequenti questa scuola. Ma tu...- mi guardò. - Hermione Granger! Sei bravissima in tutto! Ok, forse mia figlia Annabeth è più intelligente di te, ma sei una della mie mortali preferite!
- Cosa? - chiesi, non capendo.
- Oh! Giusto! - guardò nuovamente Harry. - Cosa hai fatto? Ti sei reso conto di essere in un altro corpo, vero?
- In un altro corpo...?- chiese lui.
- Tieni. - la signora gli porse un specchio, che sembrava esser apparso dal nulla.
Harry ci si specchio dentro e...
- Di immortales! Cosa è successo al mio viso?
- Se non lo sai tu! - lo rimproverò la bibliotecaria. - Ad ogni modo...voi due.
Guardò me e Ron.
- Vi devo spiegare molte cose.

Qualche minuto dopo:
- Quindi, ricapitolando: tu se Atena, la dea della saggezza e della strategia militare, quello che noi pensavamo fosse Harry è un semidio figlio di Poseidone di nome Percy Jackson, nessuno sa come è arrivato qui e stanno succedendo cose strane pure a questo... Campo Giove?
- No, il Campo Giove è quello romano, io vengo dal Campo Mezzosangue, quello greco. - mi spiegò Percy.
- Ok...quindi, se tu ti trovi nel corpo di Harry... - incominciò Ron.
- È probabile che l'Harry che conosciamo noi, adesso sia in America nel tuo corpo. - conclusi io.
- Sì, è proprio così. Ora però, devo andare. - disse Atena.
- Non ci darà una mano? - chiese Ron.
- Ho già fatto abbastanza. Comunque... - guardò Percy. - Annabeth sta bene, ma ha capito che non ci sei tu nel tuo corpo. E vuole andare a trovare lui.
- Lui?!- urlò Percy. - Non la aiuterà mai!
- Speriamo di sì. - e la dea scomparve, in un vortice di oro.

Scambio di ruoli ~ PJ & HPWhere stories live. Discover now