Prologo

7.3K 363 25
                                    

Secondo libro della serie: "The Alpha King".
Buona lettura!




Due ragazzi erano seduti sul grande prato della villa del Re. Erano giovani e rilassati.

Avevano lo sguardo rivolto verso il cielo. La più giovane scosse la testa energicamente, facendo muovere a cascata i suoi lunghi capelli neri, ereditati dal padre.

Sbatté le palpebre più volte per mettere meglio a fuoco la figura che aveva al suo fianco.

"Non voglio andare al ballo" disse la ragazza ad un certo punto, distogliendo i pensieri del fratello.

Lui la guardò dolcemente e accarezzandole la testa color della pece disse: "Andiamo, ci sarò anche io, non vorrai mica abbandonarmi?".

"Ci stavo pensando" rispose, cominciando a ridere, stendendosi sul prato.

Jonatan alzò gli occhi al cielo e imitò i suoi movimenti.

Si mise due mani sotto la testa e guardò il cielo limpido e azzurro di quella mattina. "Poi sarà tra due giorni, hai ancora tempo" la confortò lui.

La ragazza gli sorrise e sbuffò. "Si ho ancora tempo".

Il fratello la guardò corrugando la fronte, cominciando a ridere.

"Che hai da ridere?" Lo rimbeccò, mettendosi seduta sul grande e verde prato della Villa.

"Mi sembra impossibile che tu abbia paura di andare ad un ballo, in fondo ci andiamo tutti gli anni" disse lui, guardandola di sbieco.

Lei ringhiò infastidita. "Non ho paura, non voglio andarci, semplice" spiegò, girando lo sguardo verso la maestosa casa che si ergeva davanti a loro.

"Si che hai paura, ma non so di cosa" disse l'altro, scrutando con gli occhi e lo sguardo teso di Eveline.

Quest'ultima sospirò e alzò gli occhi al cielo.
"Sembri papà quando fai così" disse incrociando le braccia al petto, mentre i suoi occhi azzurro ghiaccio si immergevano in quelli del ragazzo, identici ai suoi.

"Grazie del complimento" rispose, mentre un sorriso splendente si faceva spazio sulle sue labbra.

"Secondo te cosa si prova a trovare il proprio compagno?" Chiese la sorella ad un certo punto, facendo voltare la testa del giovane.

Quest'ultimo non capì il perché di quella domanda, forse era quella la paura più grande di Eveline.

"Non lo so, ma penso sia qualcosa di unico" rispose, ripensando al rapporto che vigeva tra i suoi genitori.

"Hai paura di questo?" Continuò, spostandosi più vicino a lei. Lei apprezzò quel gesto.

"Non è paura, è qualcos'altro" ammise l'altra, spostando il suo sguardo verso la foresta.

"Il tuo compagno ti proteggerà da qualunque cosa, non devi dubitare di questo, a meno che nostro padre non lo uccida prima" disse Jonatan, mentre cominciava a ridere.

La ragazza lo trucidò con lo sguardo.
"Non lo ucciderà" sibilò a denti stretti. "Beh, se non lo farà lui, lo farò io" disse, guadagnandosi una gomitata sul ventre.

"Non dire idiozie Jonatan!" Gridò la sorella, ringhiando e alzandosi di scatto dall'erba.

"D'accordo, non ti scaldare" rispose, alzando le mani in segno di resa.

The Alpha King: The PrincessWhere stories live. Discover now