Capitolo 16

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Appena arrivo a casa mangio velocemente la basta al pomodoro seduta al tavolo della cucina. Da quando abbiamo litigato Leo non mi prepara più i suoi fantastici piatti. Sparecchio e mi rifugio in camera mia. Non vedo l'ora di dare la buonissima notizia ai miei amici. Mi lancio di peso sul letto appena rifatto buttando per terra le mie pantofole azzurre. Metto il cuscino contro al muro e mi appoggio. Ora sono abbastanza comoda. Tolgo il telefono dalla tasca dei jeans e con le mani tremanti per l'emozione compongo il numero di Martin.
-Ciao Marty!
-Ciao Milla!
-Ho una notizia stupenda da darti!- dico quasi gridando. 
-Parla! Non tenermi sulle spine!
-Indovina chi verrà da voi fra tre settimane?
-Mmm, non saprei 
-Stupida! Verrò in gita con la mia classe
-È fantastico Milla
-Fra solo tre settimane, cioè ventun giorni, ci rivediamo.
-Non vedo l'ora!
-Anche io. Quando l'ho scoperto sono diventata la ragazza più felice del mondo.
Lei ride e dice- Ma tu sei sempre di buon umore!
-Quasi sempre. Fino a ieri ero depressa per Leonardo 
-Avete chiarito?
- Cambiamo argomento per favore,non voglio rovinarmi la giornata 
-Scusa hai ragione 
-Tranquilla- la rassicuro -Ora chiamo Ludo per dare anche a lui la buona notizia
-Oh, em ok
-Ciao bella- saluto.
-Ciao- dice lei e riattacca.
Martina mi ha fatto tornare in mente il mio litigio con Leonardo. Quello zuccone deve rovinare sempre tutto. Camy non pensarci. Ricorda che fra poco potrai riabbracciare i tuoi amici. Compongo velocemente il numero di Ludo. Ho bisogno di sentire la sua voce.
-Ciao piccola Camy- mi saluta lui.
-Ciao bellissimo
-Tutto bene?
-Devo dirti una cosa: fra tre settimane verrò da voi- dico tutto d'un fiato.
-Ma è fantastico 
-Non vedo l'ora di rabbracciarti. Tu e Marty mi mancate un sacco.  
-Anche tu manchi a noi. Soprattutto ci manca la Camy che inizia a cantare le canzoni di Emis Killa in mezzo alla strada. 
Ridacchio.
-Guarda che sono serio- dice.
-Vi voglio bene Ludo.  
-Anche noi, non dubitarne. Neppure per un istante.
Le conversazioni con Ludo sono sempre tenerissime <3.
-Vi farò conoscere i miei nuovi amici. Si chiamano Gabriele e Sara. 
Restiamo a chiacchierare per ancora mezzora minimo e riattacco con un sorriso stampato in volto. Ventuno giorni passano in fretta. Penso. Spero. Non ho voglia di stare in casa, ho bisogno di uscire così vado a fare un giro con Lucky. Lui cammina davanti a me scodinzolando felice. A lui piace sempre passeggiare siamo uguali io e Lucky. Si dice che il cane è il migliore amico dell'uomo. Vero. Sorridendo gli accarezzo la testa. Lui mi guarda e abbaia. Ridacchio. Sono vicina alla casa di Gio quando lo vedo uscire di casa. Che strano questa mattina mi aveva detto che oggi non poteva uscire. Perché mi ha mentito? Calma Camilla, forse si è liberato all'improvviso dal suo impegno. Certo, è sicuramente così non può essere altrimenti. Vorrei chiamarlo, ma cambuo idea.Lui non mi ha vista così decido di seguirlo senza farmi vedere. Mi sento un po' in colpa a pedinarlo, ma voglio scoprire dove sta andando.
-Zitto Lucky- sussurro. Sembra stupido parlare col proprio cane, ma penso che lui mi capisca a volte. Mi incammino tenendomi a una certa distanza da Gioele. Lo seguo finché non arriviamo al parco. C'è poca gente a quest'ora. Lui si siede su una panchina e io mi nascondo dietro ad un albero. Sembra che stia aspettando qualcuno. Chi sarà? Spero che sia un amico. Forse non mi ha mentito. Molto probabilmente oggi non può uscire con me perché deve incontrare i suoi amici.  Non devo aspettare molto per trovare una  risposta alla mia domanda, infatti presto vedo una chioma rossa sedersi sulla panchina. Non l'ho vista in faccia perché, proprio nel momento in cui è arrivata, sono stata distratta da Lucky. Riconoscerei quei capelli ovunque. Solo una ragazza può avere dei capelli così rossi. Serena. Mi avvicino un po' finché non riesco a distinguere la sua voce da oca.
-E quella bambina? Cosa farai con lei. La mollerai?- dice lei.
Sbaglio o Serena mi ha paragonata a una bambina? Abbiamo la stessa età cavolo. Ma stava veramente parlando di me?  Se la rispista é sì Gio le dirà di no. Ne sono sicura. Lui in fondo mi vuole bene. Sono sicurissima che non provi niente per quell'oca. 
-Per me esisti solo tu- dice Gio baciandole la bocca. 
Stava parlando di me. PER-ME-ESISTI-SOLO-TU. Una frase. Cinque parole. Diciassette lettere. In qualsiasi modo le consideri fanno male al cuore. Mi sento illusa, ferita, ma anche arrabbiata. Questi sentimenti mi danno un coraggio che non sapevo di avere così sbuco fuori da dietro l'albero applaudendo. Lo,so che non è la migliore entrata di scena, ma li ho stupiti.
-Complimenti!- esclamo -Siete veramente perfetti insieme. Due perfide serpi. 
-Camilla! Che ci fai qui?- dice Gioele alzandosi dalla panchina e guardandomi negli occhi. Sembra stupito.
-Non voglio più vederti! Mi hai illusa dicendomi che eri innamorato di me e che per te ero la ragazza più importante. Ti sei dimenticato di tutto o era solo una finta? Se hai finto per tutto questo tempo complimenti sei anche un bravissimo attore!- dico con gli occhi lucidi. Non piango però. Non voglio dargli questa soddisfazione. 
-Lasciami spiegare!- dice lui.
-Cosa dovresti spiegare?- dico con aria di sfida 
-Non è come sembra
Rido, una risata finta ovviamente, e dico -Ah, no!? 
-No, vedi, tu..., insomma, hai frainteso tutto
Non riesce neppure a formulare una frase corretta. Come ho fatto a stare con lui?
-Io avrei frainteso? Mi fai schifo Gioele- dico.
Serena nel frattempo é seduta sulla panchina e ci guarda sorridendo con l'aria vittoriosa. Non ho mai detestato una persona tanto quanto detesto loro due.
-Non fare cosi Camilla- mi dice Gioele quasi implorante.
Sbuffando mi giro e mi incammino verso casa trascinando Lucky con me. Ho fatto un paio di metri quando Serena dice quasi gridando - Lasciala perdere! È solo una bambina viziata!
Aumento il passo. Non posso andare a casa ho bisogno di un amico così vado da Gabry. Vado a piedi devo smaltire la rabbia. Cammino ignorando ciò che succede accanto a me pensando solamente a ciò che è appena accaduto.
Non mi fido dell'amore, perché è un brutto gioco che inizia con un "Ciao" e finisce nello stesso modo. ERA MEGLIO IERI.
Fai bene a non fidarti dell'amore Emis, io mi sono fidata di Gioele e ora con lui ho chiuso. Mi ha solo ingannata per tutto questo tempo.  Perché? All'improvviso mi vengono in mente delle coincidenze. 1 L'ex di Serena si chiamava Gioele.  2 Quando ho conosciuto Gioele avevo appena finito di parlare con Serena. 3 Mi ha portato ad una festa dove c'era anche Serena.
Quindi quei due stavano insieme prima che venissi ad abitare qui. Lui ha scoperto che siamo in classe assieme e mi ha usata per farla ingelosire. Così quando l'oca ha scoperto che lui STAVA insieme a me ha deciso di rimettersi con lui. Piano riuscito alla perfezione. Complimenti Gioele. Non pensavo che fossi capace di arrivare a tanto. Nel frattempo sono arrivata a casa di Gabry. Suono il campanello e aspetto che lui mi apra.
-Chi è?- chiede qualcuno dall'altra parte del citofono.
-Sono Camilla.
-L'amica di Gabriele?
-Si
-Vieni entra
Il cancelletto si apre e io entro in casa. Una ragazza di circa vent'anni mi accoglie dicendo- Ciao Camilla! Gabriele mi ha parlato molto di te! Finalmente ti conosco.
-Ciao, Gabry c'è?- chiedo alla ragazza. 
-Certo è in camera sua. Vieni ti faccio strada.
-E Lucky?
-Bellissimo il tuo cane. È abituato a stare in casa?
-Certo, ma preferisce il giardino.

-Allora lascialo a me lo curo io.Quella è la camera di mio fratello. Io torno a prendere il sole in giardino- dice lei indicando una porta. Le passo il guinzaglio di Lucky e lei si allontana seguita dal mio cagnolino. Aspetto qualche secondo e busso alla porta che mi ha indicato. Appena Gabriele mi apre mi butto fra le sue braccia e finalmente le lacrime che ho trattenuto fino a questo momento scorrono abbondanti. Come un fiume che rompe la diga. Lui mi fa sedere sul letto, chiude la porta e si accomoda accanto a me. Non parla e mi abbraccia.Aspetta pazientemente che mi tranquillizzi. Grazie <3.  Piangere non serve a un cazzo come un paio di ali in carcere.CONSAPEVOLEZZA.  Emis ha ragione, come sempre, piangere non risolve niente, ma non posso farne a meno. Quando le lacrime smettono di uscire mi accorgo di avergli bagnato tutta la maglietta. Per fortuna oggi non mi sono truccata. 
-Scusa- dico con voce tremante.
-Per cosa?- mi chiede non riuscendo a capire.
-Per averti bagnato la maglietta 
-Non importa.
Resto fra le sue braccia per molto tempo. Mi sento protetta.
-È uno stronzo- dico all'improvviso
-Chi?
-Mi ha illusa- dico ignorando la sua domanda- Avevate perfettamente ragione. Domani non posso andare a scuola e vedere quell'oca. Ma non posso neppure darle la soddisfazione di essere riuscita a farmi arrabbiare.
-Milla, se non mi racconti ciò che è successo non posso aiutarti.
Ops, non gli ho raccontato niente. Mi sono limitata a lamentarmi e basta. Mi sciolgo dal suo abbraccio e gli spiego tutto.
-Lo sapevo che era stronzo, ma non fino a questo punto!
-E il peggio è che per colpa di quello lì ora ho litigato con Leo, il mio superfratello.
-Con Leo farai pace.
-Lui mi aveva avvertito, ma io non gli ho creduto. Sono la più stupida del mondo.
Gabry mi abbraccia di nuovo e mi dice- Tuo fratello ti vuole bene. Ti perdonerà sicuramente. Stai tranquilla.
-Grazie per avermi ascoltato killer.
-Gli amici servono a questo- dice dandomi un bacio sulla fronte. Gli sorrido e mi alzo.
-Devo andare da Leo. Devo mettere la parola fine a questa storia.
-Certo, vai
Lo saluto con un bacio sulla guancia e vado a recuperare Lucky.

CIAO!!! VI PIACE QUESTO CAPITOLO O SIETE RIMASTI DELUSI? FINALMENTE AVETE SCOPERTO LA VERITÀ SU GIOELE. SE VI È PIACIUTO VOTATE E FAREMI SAPERE COSA NE PENSATE.

QUALCHE GIORNO FA HO LETTO UN LIBRO BELLISSIMO. SI INTITOLA CERCANDO ALASKA. IO HO PRESO IL LIBRO IN BIBLIOTECA, MA HO SCOPERTO CHE C'È ANCHE SU WATTPAD. È ENTRATO NELLA CLASSIFICA DEI MIEI LIBRI PREFERITI PERCHÉ È SCRITTO MOLTO BENE E ALLO STESSO TEMPO FA SIA RIDERE CHE PIANGERE. VI CONSIGLIO DI LEGGERLO. <3

MillaWhere stories live. Discover now