Sono passate ormai due settimane da quando sono uscita coi ragazzi. Voglio ancora molto bene a Ludo, ma ormai lo considero solo come il mio migliore amico. Io e Marty ci sentiamo tutti i giorni. Oggi fortunatamente è domenica, così mi sono alzata tardi. Purtroppo passo la mattina a fare i compiti noiosissimi. Matematica, storia e inglese. Quando finisco i compiti, pranzo con i miei genitori e Leo. Poi vado in camera mia e inizio ad ascoltare Emis sdraiata sul letto. SAI CHE C'È. Tra il dire e il dare non cambia soltanto una vocale. Tra sentire e ascoltare c'è una differenza che è abissale. Ad un certo punto Leo entra in camera. Mi tolgo una delle due cuffiette.
-Ciao Leo, cosa ti porta nella mia camera?
-Hai una visita, sorellina
Abbasso il volume della musica e mi metto seduta.
-Chi è?
-Gioele, lo faccio entrare?
-Certo, digli che arrivo subito da lui.
Leo esce dalla stanza,mi sistemo i capelli e vado da Gio.
-Ciao bella- mi saluta lui dandomi un bacio sulla guancia.
-Ciao Gio
-Ti porto in un bel posto
-Dove?
-In piscina
Rido e dico - ma Gio, è quasi ottobre! Fa freddo in piscina.
-Ma andiamo in quella coperta.
-Em, allora va bene. Vado a prendere il costume e l'asciugamano.
-Vai, ti aspetto qui!
Corro in casa e apro l'armadio. Costume intero o bikini? Camilla ragiona, vai in piscina con quel figo di Gio porta il bikini. Afferro il mio bikini azzurro con le righe blu. Lo metto insieme all'asciugamano nella borsa e vado da Gioele.
-Sei pronta?- mi chiede lui sorridendo
-Certo, andiamo.
Mezzora dopo esco dagli spogliatoi delle ragazze e vado da Gio che mi sta aspettando. Noto che quando arrivo mi osserva attentamente.
-Bellissima- mi dice schioccandomi un bacio sulla guancia.
-Grazie, anche tu non sei male in costume
È molto figo. Ha dei bei addominali e le braccia abbastanza muscolose. Lui si butta subito in acqua io ho troppo freddo così mi siedo sul bordo della piscina e lascio dondolare i piedi in acqua.
-Che fai? Non ti tuffi?- mi dice Gio avvicinandosi.
-Due minuti
-Faccio un paio di vasche mentre aspetto che ti butti
-Certo
Lo osservo nuotare e non sono l'unica, anche un paio di ragazze lo guardano. La cosa mi da fastidio.
- Resta qui, non fare più vasche- dico quando torna da me.
-Perché?
-Perché si
Lui si guarda attorno e nota le due ragazze.
-Gelosa?
Arrossisco- No! Mi sento sola- mento.
-Un rimedio c'è- dice afferrandomi una caviglia. Prima che io possa capire cosa sta per fare lui mi tira la caviglia e io finisco in acqua. Appoggio una mano sulla sua spalla perché non tocco. Continuo a tremare: l'acqua è troppo fredda. Quando mi sono abituata alla temperatura dico- Tu sei pazzo,questa me la paghi
ŞİMDİ OKUDUĞUN
Milla
Hayran Kurguessere un killer non vuol dire ascoltare ogni cosa che passa, killer vuol dire Emis Killa, killer vuol dire Emis Killa e basta.